Capitolo 21

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Paris' pov

Bethany continua a chiedermi dettagli sul fidanzamento di mio padre ed Amanda. Le sto rispondendo a monosillabi, a dire la verità. Il matrimonio della sorella della mia migliore amica è ad ottobre, quindi tra moltissimo tempo, mentre papà mi ha accennato che non vogliono aspettare molto. Immagino che nei prossimi giorni ne sapremo di più.
Intravedo Blake che parla con Darren e mio fratello e mi intristisco subito. Sono davvero una pessima ragazza. «Paris, mi stai ascoltando?» Beth schiocca le dita davanti al mio viso, guardandomi confusa.

«No, scusami.» È inutile fingere, quando sa benissimo anche lei che non stavo seguendo il suo discorso. Mi dispiace dirlo, ma è da un giorno che ignoro tutti e purtroppo la mia migliore amica non fa differenza. «Cosa stavi dicendo?»

«Nulla di importante.» Beth mi prende per il gomito, in modo da farmi fermare. «Paris, è tutto okay?» Vorrei proprio dirle di no e sfogarmi, magari piangere pure, ma la nostra conversazione viene interrotta da Blake che ci saluta. Poi mi guarda, ed io vorrei correre lontano. «Possiamo parlare un attimo?» Mi chiede, alludendo a Beth di allontanarsi. Lei non mi chiede neanche se è okay, semplicemente mi dà un bacio sulla guancia e si allontana, andando stranamente da Darren e William.

Blake sembra arrabbiato. Beh, ha tutti i motivi per esserlo infondo. Non sto rispondendo alle sue chiamate o ai suoi messaggi neanche per sbaglio. «Mi spieghi perché mi stai evitando?» È stato stupido da parte mia sperare che non se ne accorgesse. Da quando ci conosciamo passiamo tanto tempo insieme, soprattutto la sera stiamo ore e ore a telefono. Era chiaro che si sarebbe accorto che ieri ho rifiutato le sue chiamate.

Non mi va di affrontare l'argomento, per cui scuoto la testa. «Non ti sto evitando.» È la prima ora del lunedì e non sta proprio iniziando bene questa settimana. Almeno ho quindici minuti prima dell'inizio delle lezioni: oggi non c'era traffico, per cui abbiamo fatto prima.

Blake ridacchia, chiaro segno che non mi crede. Una volta pensavo che appena fidanzata sarei stata felice per mesi e mesi, senza mai essere triste. Adesso vorrei darmi un pugno per un pensiero così stupido. «È per quello che è successo sabato in macchina?» Addolcisce la voce, ma sembra anche spaventato. Le mie guance si tingono di rosso al solo ricordo. Gli ho praticamente levato la camicia durante una serie di baci appassionati. Non so proprio cosa mi sia preso, forse era per l'euforia.

«Cosa? No, no, quello mi è piaciuto.» Per tutti i santi, mi ritrovo a pensare. Non volevo dirglielo così. Blake sorride, ma è sempre un po' preoccupato. Sospiro. Non c'entra in tutto... lui mi piace e mi sento attratta da lui in un modo inspiegabile e sabato è stato facile fingere che andasse tutto bene tra di noi. Ma appena ho chiuso la porta una volta tornata a casa, le parole di Chloe mi sono tornate in testa. Perché me l'avrebbe dovuto dire se non fosse vero? Cos'ha contro il cugino del suo ragazzo? Guardo a terra, verso i miei piedi. Non voglio farlo stare male, ma ho bisogno di risposte. «Io mi fido di te, Blake, tantissimo, ma tutti non fanno altro che dirmi di non farlo.»

Blake Moore non è chi ti dice di essere. «Tutti? Di chi stai parlando?» Sembra confuso, e ferito, ed io mi sento sempre più nervosa. O i dubbi che ho sono veri oppure non lo sono, ma in quel caso lui ha tutti i motivi per mandarmi a quel paese.

«Jessie, la ragazza di tuo cugino...» Non ho nessun altro da aggiungere, ma anche se fosse non ne avrei il tempo, perché Blake mi interrompe. «Chloe? Chloe ti ha detto cosa, scusa?»

Scuoto lentamente la testa. So che lui è sincero, allora perché ho così tanta paura di sapere se c'è qualcosa tra loro? «Che non sei chi dici di essere. Al bar venerdì, quando sono andata in bagno lei mi ha seguito e me l'ha detto. Che significa, Blake? C'è qualcosa tra di voi?» O c'è stato? Oltre Dylan e Jessie, ci mancava soltanto una che mi viene a dire che il mio ragazzo non è sincero.

UndercoverWhere stories live. Discover now