Capitolo 10

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Clyde's pov

«Dobbiamo parlare.» Entro come una furia nell'ufficio di Chloe, con le dita delle mani che formicolano per la rabbia. Poteva far saltare la copertura, e in realtà ho anche paura di cosa ha detto a Paris nel momento in cui sono state loro due da sole in ospedale. Non sposta gli occhi dal computer, così appoggio una mano sopra lo schermo per richiamare la sua attenzione. «Adesso.»

Sospira e si alza. «Dimmi, Clyde.» Per un attimo mi fermo ad osservarla. Gli occhiali sottili che si mette solo quando deve stare al computer e lo chignon le danno un'aria ancora più attraente. Ma sono troppo nervoso per notarlo del tutto. Non mi ero accorto di essere così arrabbiato con lei finché non sono entrato dentro l'edificio dell'FBI. Ha un sorriso irritante incorniciato in faccia, forse lo sta facendo addirittura di proposito.

«Quello che hai fatto sabato sera è stato irrispettoso, Chloe. Ci hai interrotto, hai messo in pericolo l'intera missione. Ti rendi conto che ho bisogno che Paris si innamori di me, vero?» Cerco di non urlarle in faccia, di avere un tono normale e solo leggermente infastidito. Non voglio neanche che gli altri sentano, motivo in più per restare calmo.

Chloe alza gli occhi al cielo e si avvicina, per chiudere la porta dietro di me. «Non farti sentire da Thanos, quell'uomo è capace di licenziarmi se ti sente.» In questo momento, è cattivo dirlo, ma non mi dispiacerebbe neanche tanto. Chloe si appoggia alla porta chiusa. «Mi dispiace, Clyde. So che è la tua missione e che dovrà succedere, ma non volevo che tu la baciassi proprio davanti a me.»

Non voglio neanche chiederle il perché. Forse è per lo stesso motivo per cui non mi fermo a riflettere sul perché mi piace passare del tempo con Paris: so la risposta, ma mi spaventa. E so la risposta di entrambe. «Sarò onesta con te.» Preferirei di no. «Tu mi piaci, va bene? E non come amico o come collega, quando questa missione sarà finita e i Collins non saranno più un problema vorrei davvero darci una possibilità.»

Non so come dirle che non ricambio in un modo carino e indolore, per cui dico la prima cosa che mi viene in mente. «Chloe, siamo colleghi. Non credo sia-» Vengo interrotto dal suo indice, che si posa sulle mie labbra con insistenza. «Non pensiamo a questo, Evans.» Sposta il dito e, prima che possa anche solo capire, le sue labbra si appoggiano sulle mie.

Ci vuole un po' prima di riuscire a staccarla da me, più o meno quando il bacio a stampo che mi sta dando sta per diventare alla francese. Sarò anche un agente dell'FBI e saprò anche sparare in petto ad un criminale, ma non mi piace spezzare i cuori alle persone, soprattutto se sono brave persone come Chloe. «Ti prego, no.» La allontano da me, portandomi una mano tra i capelli. Mi sta guardando come se avesse visto un fantasma. Ma mi ha appena baciato e non posso far finta di niente, anche se vorrei tanto che fosse così. «Io ti voglio bene. Sei una delle mie amiche più care, e mi piace lavorare con te. Ma Chloe, non credo che noi due siamo fatti l'uno per l'altra, almeno in quel senso.»

Apre di poco la bocca, poi la richiude. Si limita ad annuire e io mi sento male al pensiero di averla appena rifiutata. Sarebbe stato molto meglio se lei avesse avuto una cotta per Chase. Ma molto, molto meglio. Sto per chiederle scusa, e di rimanere come eravamo fino a due giorni fa, ma Steven Gonzalez -anche chiamato da noi Thanos- entra nell'ufficio dove siamo. «Clyde Evans, non sapevo che fossi già arrivato.»

«Sono arrivato cinque minuti fa.» Gli rispondo, senza però spostare gli occhi da Chloe. «In modo da fare il resoconto di sabato sera e di oggi.»

Steven sospira, affranto. So perché è da me, non per sentire come sta andando, dato che oltre al resoconto del primo giorno e della prima settimana non c'è mai stato. «Oggi è un mese, Clyde. Abbiamo organizzato una piccola commemorazione in loro onore, farebbe piacere a tutti se tu venissi.» So di starmi comportando da stronzo, ma non mi interessa. Mi hanno abbandonato. E, anche se non possono saperlo, io sto abbandonando loro. Scuoto lentamente la testa.

UndercoverOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz