9: il bacio della discordia

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I gemelli sono tornati con l'ananas prima di quanto mi aspettassi; nel frattempo noi abbiamo parlato del più e del meno, non si è più aperto quello strano discorso con Addison e, forse, è meglio così. William ci ha raccontato dei problemi di Izzy nell'organizzare il matrimonio, essendo la damigella d'onore ha gran parte del carico sulle spalle, ma ci ha anche detto come Harry la stia aiutando nell'impresa-oh, il mio Harry-. JJ ha commentato dicendo che avrebbe dovuto chiamarci se serviva una mano, ma Kat è subito corsa al riparo affermando che non era compito nostro-o loro visto che io non c'entro molto. Addison ha proposto di andare alla festa di un certo Mark questa sera, è un suo amico d'infanzia e voleva approfittare dell'occasione per riallacciare i rapporti. Tutti hanno accettato la richiesta di buon grado, soprattutto Lena che non vede loro di farsela con qualche bel figone-parole sue non mie. Io invece penso me ne starò in un angolo a guardare gli altri che ballano bevendo succo di frutta, no scherzo...cercherò di seguire la mia amica e divertirmi, soprattutto perché sono lontana da casa e mia madre non è presente per vedere sua figlia sballarsi e ridursi come uno straccio. Direi che è ora no?

Per quanto riguarda i parenti dei gemelli: sono tornati mentre loro erano fuori, ci hanno beccati seduti attorno al tavolo della sala da pranzo mentre ridevano come degli ossessi al ricordare Russel vestito da dinosauro-in realtà solo Cintya, Aria e Karen si sono presentate, ma è normale visto che gli uomini sono partiti per risolvere degli affari importanti.

Volete sapere il colmo? Cintya sembrava super felice di vedere gli amici dei gemelli, ha persino abbracciato Addison, però, quando si è voltata verso di me, mi ha lanciato quell'occhiata glaciale che farebbe irrigidire anche il più pericoloso dei Killer. Penso William se ne sia accorto perché ha subito proposto di ordinare una pizza e chiuderci nella sala giochi a mangiarla; grazie al cielo Russel e Dylan sono rientrati in quel preciso istante attirando l'attenzione con il loro balletto "l'ananas ho comprato ma non sono un disperato"-sì c'è anche la canzone, recita più o meno così: l'ananas ho comprato ma non sono un disperato, ho corso fino in centro e ci sono stato dentro, Kitty mi ha sgridato e mi sento accaldato, senza i vestiti faremo santi riti.

Non voglio sapere a quali santi riti si riferiscano.

Sta di fatto che questo è servito per farci allontanare dagli adulti e riuscire ad ordinare una pizza in santa pace.

<<no!>> esclama Russel <<noi non andremo alla festa di...Mark>> pronuncia l'ultima parola come se fosse una parolaccia <<io odio quel tizio>>

<<tu odi tutti, è diverso>> fa notare Kat.

<<non è vero>> si offende il gemello <<non odio voi>>

<<perché riusciamo a sopportare le tue stupidaggini>> penso che la rossa abbia ragione, chiunque altro lo avrebbe abbandonato per strada insieme al fratello.

<<ma se sono io che sopporto voi>> dice addentando una fetta della sua pizza al salame. È stravaccato su una poltrona da gioco, gambe divaricate e cartone sulle cosce; Dylan è nella sua stessa posizione solo sulla poltrona parallela.

Io e Lena ci siamo accomodate su un pouf blu elettrico e con la mia pizza margherita tra le mani. Kat, JJ e Addison hanno scelto il tavolino rotondo mentre William la poltrona imbottita vicino al minibar-penso voglia approfittarne per bersi un goccetto di qualcosa quando non lo guardiamo.

<<quindi cosa dico a Mark?>> domanda Addison.

<<nulla>> risponde Kat <<ci andiamo e basta>>

<<vacci da sola, io non vengo>> Russel incrocia le braccia al petto e mette il muso come un bambino.

<<fai come vuoi, farò conoscere a Kayla gli amici di Mark>> alza le spalle la ragazza.

Le cronache dei fratelli ClarkeWo Geschichten leben. Entdecke jetzt