17: il mago di Oz

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La mia fiaba preferita è sempre stata "Il mago di Oz": mi piace Doroty perché aiuta i suoi amici a cercare quello di cui hanno bisogno. Non ricordo precisamente com'è la storia, è passato molto tempo da quando la tata me la leggeva, però ricordo che rimanevo incantata dall'ascoltare quell'intricato accadersi di vicende che si mischiavano tra di loro per poi portare ad un finale che ti toglie il fiato.

Ho guardato anche il film da bambina ed è strano come non mi facesse paura la parte iniziale: quella dell'ospedale dove Doroty viene incatenata su una brandina perché ritenuta pazza. Poi finisce ad Oz, lì prendeva un frutto da un albero e all'interno vi era del cibo-simile ad un porta pranzo. Tirava fuori un panino e poi non ricordo cos'altro. Ho sempre sperato di trovare un frutto di tali dimensioni da potervi trovare all'interno qualcosa di sorprendente, ma le mie speranze piano piano sono andate a calare quando mi sono resa conto che quella era solo una fiaba e che non avrei mai visto qualcosa di tanto meraviglioso.

Quindi la mia vita è cambiata: sono passata da ragazzina capace di sognare e vivere di avventure immaginare a donna dedita agli studi e che non può aspirare ad altro nella vita. Tutti i miei sogni e le mie speranze si sono affievolite con il passare degli anni, sono andate a scemare nel momento in cui i miei genitori mi hanno imposto che scuola frequentare e quando mi sono resa conto che qualsiasi cosa desiderassi o volessi non l'avrei mai ottenuto, che non c'era un vero futuro per me.

Poi ho incontrato i gemelli e la piccola fiamma che se ne stava tranquilla in fondo al mio cuore si è riaccesa. Quella piccola fiammella ha iniziato ad ardere e bruciare al solo pensiero di poter fuggire e cantare davanti a milioni di persone. Loro mi hanno ridato la luce...almeno per poco.

Come Doroty che è riuscita a fuggire ad Oz anch'io sono fuggita da casa mia per andare negli Hamptons e vivere insieme a due persone improbabili con cui non avrei mai creduto mi sarei mischiata. Invece la vita a volte ti sorprende, ti regala cose che non sai come usare ma finiscono per tornarti utili. A volte la vita è davvero imprevedibile e non sai cosa potrà succedere, ma stai certo che accadrà qualcosa di bello.

Perché, prima o poi, succede sempre qualcosa di bello.

Se una porta si chiude non è un dramma, semplicemente non era la porta giusta per te e, a volte, forzare la serratura rischia solo di romperla.

<<KITTY!>> e alla fine i miei pensieri vengono sempre interrotti. Ogni volta che mi fermo e penso a qualcosa di profondo ecco che uno dei gemelli mi distrae facendomi ritornare alla realtà. Facendomi ritornare a questo momento, davanti alla vasca del pesce farfalla. Non so perché mi sia venuto in mente adesso quella fiaba e non so nemmeno come mai l'acqua cristallina e i tanti esserini che nuotano mi abbiano reso tanto profonda, però così è stato e non credo che sia sempre un male <<KITTY HAI VISTO?>> urla Russel da lontano. È appiccicato ad una vasca immensa dove all'interno nuota uno squalo <<C'E' UNO SQUALO!>>

<<lo vedo>> rispondo. Durante il viaggio non ha fatto altro che dire di non veder l'oro di stare davanti alla vasca dello squalo perché è il suo animale preferito, un giorno vorrebbe nuotare con loro.

<<dici che mi fanno nuotare con lui?>> domanda una volta che mi sono avvicinata; Dylan è poco più lontano e picchietta contro la vasca della stella marina sperando di vederla muovere, è da penso quindici minuti che lo sento dire "hey tu. Ci sei? Perché non ti muovi? Sei in dopo sbronza?". Non voglio proprio sapere cosa sta pensando quella povera creatura.

<<penso proprio di no>>

<<ma a me piacciono gli squali>> prova a fare gli occhi da cucciolo ma lo sa perfettamente che con me non attaccano.

Ormai è passata più di una settimana da quando sono qui e credo di essermi abituata ai loro modi di fare, a come parlano e a come si compartono. Sinceramente pensavo di sentirmi più a disagio invece le cose stanno andando sempre meglio: penso che potremmo persino definirci "amici".

Le cronache dei fratelli ClarkeWhere stories live. Discover now