2: abbiamo qualcosa da proporti

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Quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla serata si è trasformata in un bordello. Russel Clarke sa sicuramente come divertirsi. Quando c'è lui di mezzo è impossibile che non si distrugga qualcosa, in questo caso la calma e la mia possibilità di avere un'avvincente conversazione con Harry. Lo odierei se non mi spaventasse tanto.

Non avrei dovuto accettare. Non sarei dovuta venire qui.

Ma come potevo sapere che un normale falò sarebbe diventato una festa con alcol, ragazze poco vestite e musica spaccatimpani? Evidentemente nessuno se lo aspettava. Forse avevano in mente di passare un ultimo giorno solo tra di loro prima che i più grandi se ne andassero al college.

Il giardino è inondato di persone che non conosco. Forse alcuni di loro non vanno nemmeno alla Helen, sembrano più studenti di una...scuola pubblica. Prima volta in vita mia che sono così a stretto contatto con persone non altolocate. Di solito i miei mi sballottano a destra e sinistra, tra ricevimenti, aste di beneficenza e cene con governatori. Devo dire che è eccitante in un certo senso, per la prima volta mi sento una cattiva ragazza. Non è poi così male.

Un DJ ha improvvisato una postazione per diffondere musica nelle casse che non so da dove siano spuntate. Tutti i camerieri che prima giravano con vassoi pieni di tartar si sono volatilizzati. I giovani con cui stavo precedentemente parlando si sono separati per capire cosa cavolo sia successo. In effetti dev'essere strano ritrovarsi dei completi sconosciuti a casa propria. Non vorrei essere nei panni del gemello quando gli faranno una strigliata, se gliela faranno. Ho seri dubbi.

Dopo l'arrivo di tutti, Dylan ha ripreso il buon umore. Si è buttato nella mischia iniziando a dare spettacolo in tutti modi immaginabili. Sul serio. Ad un certo punto si è anche buttato su un tavolo facendo movimenti con il bacino a ritmo di musica. Credo sia stata la visione più disgustosa a cui potessi mai assistere. Sarà perché sono di buona famiglia e sono sempre stata abituata ad un certo comportamento: mai andata ad una festa, mai oltrepassato il limite e mai infranto le regole. Avete presente quando si parla di una brava ragazza? Ecco. Probabilmente sul dizionario ci sarà anche una mia foto accanto al termine. Giusto per farmi sentire ancora più sfigata di quanto effettivamente sono.

In questi anni Lena ha sempre cercato di trascinarmi a qualche party organizzato da non so chi, ma ho spesso rifiutato. Un po' perché non ne avevo voglia, un po' perché ero sicura che i miei non mi avrebbero mai lasciata andare. Sono molto rigidi e qualsiasi cosa che potrebbe rovinare la loro reputazione li spaventa. Me compresa. Continuano a lamentarsi di qualsiasi cosa faccia, nonostante sia una delle prime del mio grado e non abbia mai dato effettivi problemi-tranne una volta: un ragazzo più grande ne stava bullizzando un altro solo perché gay, non potevo guardare e far finta che non stesse succedendo nulla. Sono intervenuta beccandomi anche un pugno in faccia. Ma questo non ha calmato i parenti, anzi, si sono preoccupati più dell'opinione della gente che del benessere della loro figlia. Solo mio fratello mi è stato accanto, ma non più del necessario. Alla fin fine la cosa avrebbe potuto mettere a rischio la sua inscrizione a Yale, era meglio lasciar perdere e scusarsi con i genitori del ragazzo e con la scuola. Quando io non avevo nessuna colpa. Non stupitevi di tutto questo. Ormai sono abituata alla mia famiglia.

E non avete visto ancora il peggio.

Quando conoscerete mia zia Amalia e mio zio Gunter ci sarà da divertirsi. Sono le persone più conservatrici che io conosca. Non apprezzano nemmeno che io frequenti una scuola mista, a loro parere dovrei stare rinchiusa in un collegio femminile senza contatti con il genere maschile fino a quando non decideranno loro l'uomo che dovrò sposare. Dirgli che l'istituto che frequento è uno dei migliori del paese non è servito a nulla, quando si mettono in testa una cosa è quella e basta. Nessuno può far cambiare idea a un Nichols, nemmeno il principe di qualche paese straniero.

Le cronache dei fratelli ClarkeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora