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5:45 di mattina, ho dormito circa tre ore: l'ansia e l'adrenalina mi hanno divorato il cervello.
Non solo ho fatto un intero weekend a vedere un gran premio, ma lo sto facendo dall'interno di un box parlando con meccanici, ingegneri e osservando uno dei miei piloti preferiti.

Io, Anna, Luca e Samuele siamo di nuovo davanti all'entrata del paddock.
Bert arriva in orario, ci lancia i pass e ci dice di sbrigarci perché non ha tempo da perdere: oggi ci vuole molta concentrazione per la giornata importante che sta per iniziare.

"Oggi non potrete stare nel box, regole dai piani alti".

Nessun problema, mi sembra di aver già realizzato più di un sogno in questi ultimi due giorni.

"Potrete passare a salutare molto velocemente i vostri nuovi amici, poi dovete andare nella hospitality" aggiunge Bert con un sorriso.

Ci guardiamo intorno ed ecco di nuovo gli occhi azzurri che mi fissano e iniziano a correre verso di me.

"Ludo mi raccomando, mantieni la calma e cerca di non fare la groupie, ricordati di respirare e augurargli solo l'in bocca al lupo" dice scoppiando a ridere Samuele.
"Luca sa benissimo che sono in grado di intrattenere una conversazione senza impanicarmi"
"beh più che intrattenere una conversazione riesci solo ad annuire ascoltando ciò che dicono gli altri" ribatte l'amico.

"Ciao Ludi, ciao ragazzi"
"Lando i loro nomi sono: Anna, Samuele e Luca"
"Faccio un sacco fatica a ricordarmeli"
"Però Ludovica te la ricordi" sogghigna Bert.

"Ti senti pronto per oggi? come pensi andrà?" chiede Samuele.
"L'obiettivo, come sempre, è quello di vincere. Non so se ci riuscirò ma farò del mio meglio"
Lo guardo negli occhi, poi sorrido abbassando lo sguardo e gli sussurro: "vedrai che ce la farai, noi crediamo in te", ma non faccio in tempo a finire la frase che Bert ci sta già trascinando verso i nostri nuovi posti.

Ormai, già girata di spalle, penso che non avrò più occasione per dirgli quanto per me sia importante che lui parli di salute mentale, ma mentre faccio questo pensiero mi sento prendere la mano: è Lando che, non lasciandomi, mi ringrazia per le dolci parole.

Ancora sbalordita per tutto ciò che è successo negli ultimi 10 minuti, mi ritrovo seduta al tavolo e Samuele sta ordinando 4 cappuccini.
L'agitazione del box si percepisce fino ai piani delle delle tribune centrali. La domenica di gara è sempre la più emozionante, perché qualsiasi evento potrebbe ribaltare la griglia.

Le ore passano velocemente tra una chiacchiera e l'altra ed ecco che arrivano le 14:50.
Le macchine si stanno preparando sulla griglia di partenza, pronte per fare il giro di formazione.
Manca pochissimo e l'ansia è alle stelle.
Ecco i semafori rossi e... via! La gara è iniziata.
Durante i primi giri non ci sono grandi azioni, solo qualche tentativo di sorpasso che però non va a buon fine.

Ecco Norris tenta di superare il pilota Mercedes col numero 77: ci prova in prima variante, dall'interno ma il pilota finlandese non cede subito, ma ecco che l'inglese fa una mossa azzardata e porta a termine il suo primo sorpasso: sale in terza posizione.
Bottas non cede e tenta di recuperare la sua posizione. Inizia una dura lotta per il terzo posto: Norris seguito da Bottas e Sainz che sta alle sue calcagna.
Gli spalti sono in delirio, era un po' di gare che non si vedeva qualcosa del genere e finalmente si vede una competizione al di fuori della solita lotta per il primo e il secondo posto.

Il tempo passa veloce e manca sempre meno alla fine della gara, Norris ora è in seconda posizione, Sainz si trova terzo, dopo che Bottas, essendo andato lungo, è finito sulla ghiaia e ha ceduto il suo posto. Hamilton invece è quarto perché ha fatto un pit stop, ma ovviamente vuole prendere il primo posto e non lascerà che qualche pilota gli rubi il podio.
La competizione diventa sempre più accesa, mancano due giri e potrebbe succedere l'impossibile.
Lando non è tanto distante da Verstappen, ma manca troppo poco affinché possa raggiungere la prima posizione e inoltre deve pensare a difendere il suo secondo posto.

Io e miei amici siamo in piedi nel completo delirio del tifo. Riusciamo a scorgere tutta la squadra della McLaren in piedi con le mani tra i capelli o chi saltella per gestire l'ansia.
Sainz non è ancora soddisfatto della posizione conquistata, ne vuole prendere almeno ancora una e dovrà lottare contro il suo grande amico - ex compagno di squadra.
Carlos prende la scia, manca poco meno di un giro e il secondo posto è a rischio.

"NOOOOOOO" tutti gli spalti sono in delirio.

Spazio autrice:
Chiaramente non è la gara avvenuta a Monza quest'anno, è pura invenzione cercando però di scrivere qualcosa di vero simile e non di fantascientifico (così come tutto il resto)




A piccoli passiWhere stories live. Discover now