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Lando's pov

Tornato a casa dall'ultima gara ho passato un paio di giorni in famiglia. Avevo solo bisogno di stare tranquillo e di passare qualche ora nel letto a guardare film o serie TV.

Il rapporto con i miei genitori è un po' complicato: mi vogliono bene, ma mi hanno sempre spinto a dare il massimo, anche quando mi era difficile e quando non centravo l'obiettivo il loro volto veniva ricoperto dalla delusione.
"Lando se non vinci poi devi tornare a studiare seriamente", "Lando come è possibile che tu abbia sbagliato?", "Lando devi essere il migliore", "Lando se non sei nei primi tre sarai solo un pilota mediocre": queste sono le frasi che mi ripetevano più spesso quando ho iniziato a correre nelle formule minori.

Non lo hanno mai fatto con cattiveria, andare a scuola per me è sempre stato complesso: da un lato l'impegno con lo sport non mi ha mai dato la possibilità di concentrarmi al 100% sullo studio e di conseguenza non sono mai stato uno studente brillante, anche a causa delle mie grandi difficoltà spesso individualizzate come "non ha voglia di studiare".
Inoltre il rapporto coi compagni di classe non è mai stato dei migliori, forse per i miei giorni di assenza che venivano visti come favoritismi nei miei confronti, ma a me non davano altro che problemi.

Avevo paura che con il mio ritorno ci sarebbe stato uno strano clima in casa, ma, a parte qualche battuta da parte di mio padre, devo dire che è andata abbastanza bene. Anzi, mia mamma mi ha anche chiesto quale fosse stata la causa del mio basso rendimento, sembrava davvero interessata.

"Mamma, posso farti una domanda?" Avanzo in salotto.
"Dimmi figliolo"
"Se non passassi il Natale qui, voi come la prendereste?"
"Non ci siamo visti molto nell' ultimo periodo, un po' mi renderebbe triste, ma posso sapere dove vorresti andare?"
"Vorrei già scendere in Italia. Ludovica si è fatta avanti e indietro spesso per me e non so quando poi avrò di nuovo la possibilità di raggiungerla"
"Tanto torneresti a casa il 3 gennaio, giusto?"
"Sì, perché Zak mi vuole in ufficio il 5"
"Dille di salire con te, così possiamo conoscerla. Tuo fratello pensa ancora che sia finta".
"Oliver non smette mai di sminuirmi eh".
"Lo sai che lo fa perché a lui spiace di non aver raggiunto i tuoi stessi risultati".
"Sì mamma, ma io non l'ho mai sminuito con la sua fidanzata".
"Hai ragione. Facendogli conoscere la tua però potresti fargli cambiare idea".
"Le chiedo se può salire, ha il lavoro e non so se se la sente di lasciare suo padre solo".
"Non ha la madre?"
"Sono separati e non nutre un grande affetto per la madre, che fin da piccola non ha fatto altro che renderle la vita difficile. Ha cercato di mantenere un rapporto solo perché suo padre ci tiene che vadano d'accordo".
"Povera ragazza. Comunque se ti senti più felice a raggiungerla, per questa volta me ne farò una ragione. Però poi dovrete organizzarvi perché non posso rinunciare a te per sempre"
"Mamma... In che senso poi?"
"Oh Lando, per le prossime festività e per i prossimi anni" mi risponde spazientita.
"Non capisco cosa insinui".
"Non mi racconti molto, ma ti ho visto in tv come la guardi, come la cerchi e come mi parli di lei. Non è una storiella, tu sei proprio innamorato e se riuscirete a trovare i giusti compromessi come già fate, allora vedrai che sarà una lunga relazione".
"Dai mamma mi imbarazzi. La guardo come la guarderebbe chiunque, è una ragazza solare che tiene alle persone a cui vuole bene".
"Sì, ma i tuoi occhi brillano e sta diventando il tuo punto di riferimento".
"Va be' discussione finita. Vado a chiederle per i giorni in Inghilterra".
"Lando fatti abbracciare, stai diventando un ometto e io sono fiera di te".

Le sue braccia intorno a me scaldano il cuore. È una sensazione strana e quasi nuova, questo suo modo di fare mi fa realizzare che qualcosa sta cambiando davvero.
Che cosa strana diventare adulti, questa conversazione mi è sembrata bizzarra, ma mi ha anche quasi commosso.
Stare lontano da casa per tanto tempo per me non ha mai pesato più di tanto negli ultimi anni, la McLaren è come una famiglia per me, mi ritengo molto fortunato ad avere dei compagni di squadra così amichevoli, non è per tutti così.

Torno in camera e chiamo Ludi:
"Ciao babe! Come stai?"
"Ciao amore, tutto bene! Sono solo un po' stanca e inoltre... I bambini hanno scoperto chi sei ahaha"
"Non mi conoscevano?"
"Ma sì, alcuni sì. Solo che un bambino ha notato delle nostre immagini in TV e mi ha detto di essere fortunata perché ho parlato con un amico di Charles"
"Ah quindi sarei solo un amico di Charles?"
"Ma no! Non mi sembrava il caso di dirglielo così, sarebbe strano a un bambino. Però la mia collega è molto più astuta e ho confessato tutto".
"Quindi finalmente anche nel tuo mondo vengo presentato come il tuo fidanzato".
"Dai Lando, lo sai che diventa imbarazzante per me, poi iniziano a fare strane domande, a chiedermi se lo faccio per soldi, come ci siamo conosciuti e io mi intristisco".
"Non discutiamo, piuttosto: ti ho chiamato per dirti una cosa".
"Spara".
"Ma se io domani sera arrivassi da te? Così poi sono già lì per la montagna"
"Amore ma sei sicuro? E il natale con i tuoi?"
"Mia madre ha detto che poi puoi venire qua poi se non hai impegni".
"Ma sei sicuro?" Risponde sbigottita.
"Tu sei libera dal 3 per qualche giorno?"
"Sì sì, fino all'8 io sono in ferie".
"E allora io scendo, faccio natale e capodanno in Italia e poi vieni su con me e ti presento alla mia famiglia"
"Ma come mi presenti? Ma sei sicuro? E se poi non piaccio? Ma è un passo importante".
"Calmati. Tu mi hai già presentato a tuo padre più di un mese fa. E poi mia madre non vede l'ora di sapere chi sei".
"Ma davvero?"
"Abbiamo appena avuto una conversazione profonda per i nostri standard, non avviene quasi mai".
"Lando allora io vengo. È un passetto in più"
"E io allora arrivo domani. Fammi posto e avvisa tuo padre".
"Buona serata straniero".
"A domani babe".

Chiudo la chiamata e mi metto le mani sul viso: non sono mai stato così contento.
So che di giorno lavorerà e quindi non potrò fare grandi cose, ma l'idea di averla al mio fianco mi fa venire le farfalle nello stomaco.
Saranno due settimane intense e farò il carico di amore, così da poterlo conservare per quando poi saremo lontani.

A piccoli passiWhere stories live. Discover now