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Un rumore alla porta ci sveglia di soprassalto.
Qualcuno bussa insistentemente e corro alla porta senza rendermi conto di essere mezza nuda.
Apro leggermente, cercando di coprire il mio corpo e mostrando solo una parte del viso.

"Cretina di una Ludovica, si può sapere cosa stai facendo?" Si rivolge a me Anna con tono esasperato.
"Perché? Che ore sono?"
"È mezzanotte passata e avevi promesso che saresti tornata in camera, ma io non sono tuo padre e non ti aspetto sveglia. Muoviti"
"Ehm... Sì un attimo"
"Ludo ti prendo per i capelli"
"Ehhh entra" e le apro la porta facendomi da parte.
La biondina si gira probabilmente per rimproverarmi, ma appena vede in che condizioni sono si ammutolisce.
"Ah. Oddio scusatemi. Eh vabbè vado" dice mentre si copre gli occhi con le mani.
"Ma no che hai capito, ci siamo addormentati"
"Sicura?" Mi risponde con sguardo ammiccante.
"Dai, mi vesto e arrivo".

Lando resuscita dal mondo dei sogni e si avvicina a me "vai?"
"Sì"
"quindi?"
Mi vengono le lacrime agli occhi. Mi guarda come se fossi il giocattolo più bello del pianeta e lui un bambino davanti a una vetrina che non può averlo.
"Quindi adesso ci salutiamo e ci vediamo il prima possibile".
"Ludi".
"Lando".
"Mi mancherai".
"Anche tu".
Ci abbracciamo, la nostra pelle, ormai fredda, si incastra perfettamente in quella dell'altro e i nostri battiti cardiaci vanno a tempo.

"Eh scusate, vi volete dare una mossa?" Anna e il suo inaspettato cinismo non si fanno attendere.
Mi vesto velocemente, butto i vestiti in valigia e mi dirigo verso la porta della camera. Corro indietro e stampo un bacio al mio pilota del cuore e un sorriso compare sui nostri volti.
"Ricordati che sei stupenda"
"Pure tu" ed esco dalla camera.

"Si può sapere cosa avete combinato?" Bisbiglia Anna mentre si dirige verso la nostra stanza.
"Ma niente, ci siamo fatti travolgere dal momento, poi i nostri pensieri hanno sovrastato anche quello e ci siamo addormentati, credo".
"Se fossimo in una serie TV sareste la coppia che più tiene il fiato sospeso a un intera nazione".
"In che senso?"
"Siete innamorati l'uno dell'altra e ci sono voluti secoli per farvelo ammettere e ora ad ogni minimo movimento il vostro desiderio carnale viene fermato da qualcosa"
"Anna ma cosa dici?" rispondo imbarazzata.
"Vi desiderate. Vi volete e vi mangiate con gli occhi, ma non riuscite a concludere, qualcosa vi frena."
"Vabbè ma mica ci siamo tenuti la manina e basta. Semplicemente rispettiamo i nostri tempi. Non ci sono obblighi o scadenze da rispettare"
"No assolutamente, fate benissimo. Ma in una serie TV avreste già fatto impazzire tutti i vostri appassionati".

Apro la porta della camera ed entriamo.
"Ce l'avete fatta!" Esclama Samu.
"Qualcuno si era addormentata, di nuovo" mi rimprovera Anna.
Cerco Luca con lo sguardo, ma mi sfugge.
Così mi siedo di fianco a lui.
"Ti sei ripreso?"
"Ludo dobbiamo dormire, domani dobbiamo svegliarci presto"
"Va bene, quando vuoi ne parleremo" e mi alzo dal letto per dirigermi in bagno.

Con una stupida scusa chiedo ad Anna di raggiungermi e le racconto di Luca, riportando anche la conversazione avuta prima.
"Ma allora l'amore ti ha fritto il cervello" commenta.
"In che senso?"
"È possibile che abbia una cotta per te?!"
"COSA" Urlo.
"Sei proprio rimbambita"
"Ma dai Anna, non far la scema. Si sveglia adesso?"
"Perché tu invece sei una svegliona vedo"
"Oh porca miseria".

Usciamo dal bagno e vado a letto, ma questa volta non prendo sonno. I fatti a cui pensare sono troppi e cerco di dare ordine, ma non si può.
Sembra essere la notte più lunga della mia vita, quando la sveglia suona e il compito di far alzare la mia amica dal letto diventa l'impresa della giornata.

Ci prepariamo, lascio un biglietto sotto la porta di Bert e Johnny con scritto solo "quando volete vi offriamo una pizza" e saliamo in macchina.
Le Alpi non sono mai state così belle e vederle alle luci dell'alba rende ancora tutto più magico.

Manca un mese ad Abu Dhabi e ora devo inventare una serie di scuse con cui paccare Lando per poi fargli la sorpresa.

Sempre che non mi lasci prima.

Varco la soglia di casa e mi chiama un numero sconosciuto.
"Pronto? Parlo con la signora Ludovica Costa?"
"Sì"
"È la scuola elementare S.Andrea di Biassono, la contattiamo perché avremmo bisogno di una supplente di sostegno. È disponibile?"
"Certamente!"
"Allora passi oggi pomeriggio a firmare i documenti e da domani inizia"

Mi metto ad urlare. Ho un lavoro, uno stipendio, una nuova routine e nuove sfide da affrontare.
Mando un messaggio a Lando:

Ludo: "Buongiorno! Indovina? Mi hanno chiamata da una scuola! Ho un lavoro😍"

Lui mi risponde circa un'ora dopo, io nel frattempo ho avvisato i miei che sono fieri di me.

Lando: "Baby! Che bello, sono fiero di te. Ora conquista il mondo"

Il fatto è che non ho ragionato sul cambiamento più grosso che avrà questo lavoro sulla mia vita: solo i weekend liberi, niente più lunedì e venerdì in giro per l'Europa o il mondo.
Sembra che il mondo ce l'abbia con me e presto so che ci saranno degli scontri, perché nessuno dei due vuole che io molli il lavoro. Allo stesso tempo non vedersi non creerà altro che tristezza e incomprensione.
Spero solo di poter andare negli Emirati Arabi perché ci tengo tanto a renderlo felice, ma sono sicura che in qualche modo ce la farò.

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