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Non ho tempo di badare alle lune storte di Luca, devo prepararmi per il carpet della premiere e devo chiedere soccorso alle mie nuove amiche: le wags (così le chiamano tutti).
Isa ormai sembra farmi da sorella maggiore, mi dà tutto il necessario per prepararmi e anche ottimi consigli, mentre Charlotte è quella più serena, sembra che per lei degli eventi del genere siano la normalità.
C'è anche Katerina con noi, è di una dolcezza infinita ma è ancora un po' timida.
Anna è con me a tenermi la mano, ma chiedo di prepararsi anche lei perché tengo che ci siano anche loro al mio fianco più tardi, così la monegasca prende una palette e inizia a sistemarle il trucco.

Charlotte, la PR di Lando, è stata chiara con me: abito lungo e tacchi ma con eleganza e sobrietà. Non è proprio un outfit da tutti giorni però mi adeguo, perché non vorrei che succedano casini.

Ci ritroviamo tutti nella hall per dirigerci verso Villa Ciani, dove ci aspettano i giornalisti e la troupe di Netflix.
Ci schieriamo pronti per sfilare sul carpet, così metto Anna, Samu e Luca vicino a me. Voglio che entriamo tutti insieme e Lando è d'accordo, ma Luca sembra distratto, tanto che anche Samu lo percepisce strano.

Dopo la famiglia Raikkonen tocca a noi e via: Charlotte ci dà una spinta, così stringo fortissimo la mano del pilota perché la paura di cadere è altissima. Mi giro a cercare con lo sguardo i miei amici e mi sorridono, così allungo la mano verso anche la biondina che ricambia con un "dai" mimato.
"Lando! Ludovica! Guardate qui" è la prima volta che i fotografi chiamano il mio nome e mi fa un certo effetto. È davvero questo quello che voglio?
Facciamo anche una foto buffa del quartetto magico con Norris che ci guarda stupefatto, dopodiché ci dirigiamo in sala.

Dopo una breve presentazione dalla troupe Netflix e dai membri presenti della F1 si inizia la visione del primo episodio.
Per me sono scene quasi tutte note, ad eccezione dei backstage in cui invece i piloti prendono parola e spiegano le loro sensazioni ed emozioni della gara.
Quando compaiono i titoli di coda le luci si accendono e mi giro verso Lando: sta dormendo.
Mi tocca tirargli una gomitata, ma Charlotte lo ha notato e lo fulmina con lo sguardo. "Sembri proprio un bambino!" Gli dice.

Verstappen alza la mano e con la sua aria sarcastica chiede se anche nella quarta stagione ci saranno tagli su scene in modo tale da cambiare i fatti reali.
In sala prima cala un silenzio gelido, poi un chiacchiericcio inizia a diffondersi e ovviamente Lando deve farsi riconoscere con la sua risata contagiosa.

Dopo aver salutato buona parte degli invitati, il gruppo ristretto di ieri sera si ritrova a cena, questa volta c'è anche Kelly con la piccola Penelope.
Mi sono sempre piaciuti i bambini e infatti iniziamo a giocare insieme, anche se in difficoltà dalla barriera linguistica.
Baby P continua a trotterellare in giro, obbligandomi a rincorrerla, ma a causa dei tacchi faccio fatica, così Lando viene a darmi una mano.

"Guarda quei due cabrones, sembrano proprio a loro agio".
Kelly sorride "se volete ve la lascio qualche giorno!".
Lando si tira ritto in piedi con la piccola in braccio e guarda il tavolo terrorizzato: "ma se non riesco a badare a me stesso figuratevi a una piccola creatura" facendoci scoppiare tutti a ridere.
Riportiamo la bimba dalla sua mamma e ci sediamo per il dolce.

Ennesima candelina sulla torta, anche se non avevamo detto niente ai camerieri, ma quanto pare non sfugge il compleanno di uno sportivo.
Facciamo una foto di gruppo, Luca rimane vicino a Max. Non è che non voglia, però mi fa strano, lo conosce solo da un paio di giorni... No ma chi sono io per giudicarlo, d'altronde il mio ragazzo lo conosco veramente da due mesi.
Però questa situazione non mi va più bene e decido di parlarci direttamente, ne approfitto quando va fuori a fumare una sigaretta.

"Luca? Si può sapere che cos'hai?"
"Ludo, sto solo fumando"
"Questo l'ho visto, ma è tutto il giorno che ti comporti in modo strano"
"Ma no, che dici..." Sospira
"Luca, te lo chiedo per favore. Puoi sputare il rospo con me"
"Ludo, è complicato"
"Niente lo è, troveremo una soluzione"
"No non puoi"
"Sì posso e sono testarda, lo sai"
"Ludo ascolta, vai dentro dal tuo ragazzo e divertitevi tanto"
"È questo il problema? Il fatto che tu non abbia una relazione? Non è questo che ti rende felice. Ci sono mille progetti nella vita e non è una persona a completarti"
"E se invece ci fosse?"
"Allora diglielo!"
"Non posso"
"E allora sei stupido"
"No, la stupida qui sei tu" e spegne la sigaretta per poi rientrare.

Rimango fuori da sola a pensare a queste sue parole. Perché sono stupida? Cosa non ho capito?
Le porte del ristorante si riaprono: l'inglese è venuto a cercarmi.
"Ludi, andiamo?"
"Sì, credo sia meglio"
Rientro a salutare e avviso Anna che dormirò con loro stanotte, così da poter partire presto per tornare a casa.

Rimango pensierosa per tutto il viaggio, così da non rendermi neanche conto che Lando mi sta chiedendo quali sono state le impressioni del primo episodio.
"Ludi? Ci sei?"
"Sì, scusa"
"Stai bene?"
"Sì stavo solo pensando alla tesi"
"Godiamoci questi ultimi momenti, ok?"
"Hai ragione"

Rientriamo e gli metto il pacchetto regalo sul letto.
"Ieri mi sono dimenticata... So che non è molto, ma quando ho visto questa felpa non ho potuto non pensare a te"
"Ma Ludi non dovevi" mi risponde tutto imbarazzato.
"Almeno poi te la potrò rubare e profumerà di te"
"Vieni qui" e mi stampa un bacio.
Poi un altro, ancora uno e un altro ancora.
Lo bacio sul collo e lui fa lo stesso: il mio corpo viene attraversato da un brivido.
Mi rilasso, ma questa sensazione mi piace molto, non riesco a farne a meno.
Le mie mani scivolano sul suo petto e gli slaccio la camicia, le sue mani arrivano alla zip del vestito e in un attimo lui si ritrova a petto nudo, mente io in intimo.

Ho la tachicardia, è una sensazione nuova per me: con Matteo non mi ero mai spinta fino a questo punto e dopo di lui non c'è stato nessuno. Sono spaventata a morte, mettermi a nudo in senso sia fisico che figurato non mi è mai piaciuto, mi fa sentire vulnerabile.
Ci guardiamo, ci osserviamo, ci studiamo, ci respiriamo e ci sfioriamo. Mi sento in una bolla fuori dal mondo, ho perso il senso dello spazio e del tempo.
I suoi occhi non si staccano dai miei, si siede sul letto e io rimango davanti a lui attonita.
"Non partire. Rimani con me" mi mormora.
"Lando lo sai"
"Tornerai quando devi dare gli esami, scriverai la tesi con me. Stai con me"
Mi siedo anche io, gli accarezzo la testa
"Adesso non posso, devo organizzarmi e poi ne potremo parlare"
La sua schiena tocca il materasso.
"Perché deve essere così difficile?"
Mi sdraio anche io e metto la testa sul suo petto, sento il suo cuore battere all'impazzata e io non sono da meno.
"Non è difficile, stiamo facendo tutto a piccoli passi"
"A piccoli passi" ripete.
E mi addormento.

A piccoli passiWhere stories live. Discover now