Sono appoggiata al bancone in cucina mentre sorseggio una tazza di latte fumante. Nunzio è appena entrato e si è diretto nella sua nuova camera per posare le valigie.
Non so cosa mi lasci più turbata: se il ritrovarmi con lui nella stessa casa o il fatto che manchino esattamente due puntate al serale, con classifiche quotidiane che potrebbero interrompere il percorso di uno di noi da un momento all'altro.« Come stai? » mi chiede Serena, dopo essere rientrata in casetta.
Alzo le spalle. « Un po' in ansia per queste ultime puntate. » rispondo, ma so che si sta riferendo ad altro.
« Parlo di ciò che è successo oggi. » precisa mentre si siede sullo sgabello difronte a me. Lega i capelli ricci in uno chignon disordinato e poi incrocia le braccia. « Non pensavo che Raimondo avrebbe accettato un altro latinista dopo Mattia. È quello che aveva detto a tutti. »
In quell'esatto momento vedo entrare Carola e Nunzio in cucina che ridono e scherzano tra di loro. Sembra esserci tanta sintonia e questo, per qualche strana ragione, mi fa storcere il naso. Sono legati ed è chiaro, solo un non vedente potrebbe dire il contrario. È come se si conoscessero da sempre.
Nel momento in cui i nostri occhi si incrociano, sento il cuore accelerare. Lui mi fissa per qualche istante, poi abbassa gli occhi e sul mio viso prende posto un sorriso amaro. A quanto pare sono l'unica ad essere rimasta ancorata al passato.
« Una meraviglia. » rispondo alla mia amica che osserva la scena in assoluto silenzio « Non potrebbe andare meglio di così. » aggiungo e lascio cadere un'ultima occhiata sui due ragazzi che avevano raggiunto la cucina.
Poi mi dirigo nella mia camera.Chiudo la porta e mi butto sul letto. È qui da quanto? Cinque minuti? E già la convivenza è difficile.
Fisso il soffitto in religioso silenzio constatando che da quel momento in poi non ci sarebbe stata più pace per me.
Vedere il modo in cui é passato avanti mi fa venire il mal di stomaco. A malapena riesce a sostenere il mio sguardo, come se la colpa di tutto fosse la mia. Sicuramente nessuno dei due si aspettava di rincontrarsi dentro questa scuola, anche perché quando Nunzio fece i casting per la prima volta io non c'ero ancora; sono entrata in merito ad una sfida qualche giorno dopo.È incredibile che dopo tutto il tempo che è passato, le cose tra di noi continuino a sgretolarsi senza sosta. Non c'è mai stata una fine, è come se avessimo continuato a logorarci a vicenda: non riusciamo nemmeno a guardarci.
Ho sempre pensato che io e lui fossimo legati da un filo invisibile che, qualsiasi cosa noi facciamo o in qualsiasi posto andiamo, ci tira sempre l'uno verso l'altra, facendoci scontrare violentemente. Ed è quello che è successo oggi.Ma mantenere la distanza da lui, per me, è fondamentale: in questi sei mesi lontana da Nunzio mi sono convinta di aver superato la questione, che è acqua passata, non mi avrebbe più influenzato ciò che è successo ad Agosto passato.
Ho iniziato a proteggermi e ho una tremenda paura di non riuscire a farlo più.Passa una buona mezz'ora ed io sto quasi per chiudere gli occhi, quando bussano alla porta ed io sono costretta a ricompormi. Mi siedo e appoggio la schiena alla testata del letto.
« Avanti. » rispondo e con mia sorpresa appare Luigi con un grande sorriso.« Scusami se ti disturbo, ma Maria ci vuole tutti sulla gradinata per una comunicazione. »
« D'accordo, sto arrivando. » dico e mi alzo dal letto sistemandomi la felpa dorata.
Entrambi arriviamo dagli altri e sento un vuoto nel petto quando noto che Carola e Nunzio sono seduti vicini e la testa di lei è appoggiata sulla spalla di lui. Rilascio un lamento, ricevendo un'occhiata confusa da parte di Luigi. Poi prendo posto in attesa che Maria parli.
« Va tutto bene? » mi chiede il mio amico ed io annuisco, anche se infondo so che non è così.
La voce della conduttrice risuona in casetta: ci viene spiegato come si svolgerà il serale. Non è molto diverso da quello dello scorso anno, con la possibilità aggiunta di poter fare duetti. Per di più, ci informa che a breve si formeranno le squadre e già alcuni dei ragazzi hanno iniziato a fare ipotesi sulle possibili opzioni.
« Secondo me, potrebbe esserci un plot twist. » comincia Albe « Celentano Cuccarini, ad esempio. »
« Mh, non credo sai? » ora è Dario a parlare mentre coccola dolcemente Sissi, seduta al suo fianco « Saranno le stesse dell'edizione passata, quindi Zerbi Celentano, Pettinelli Peparini e Todaro Cuccarini. »
« Vedremo appena ce lo diranno. Ho lezione con Montesso, devo andare. » dico e lascio cadere gli occhi su Nunzio che si sta alzando e sta venendo nella mia direzione.
« Ho lezione anche io, Umberto mi sta aspettando. Mi avvio assieme a Val, ci vediamo dopo. »
Lo guardo qualche secondo prima di incamminarmi verso la porta senza attenderlo. Dobbiamo stare lontani se vogliamo che nessuno dei due si faccia male.
Lui dopo poco mi ha già raggiunta e mi affianca. Sta in silenzio per un po' prima di parlare.« Hai fretta? » domanda notando il mio passo svelto. In effetti no, non ho fretta. Mancano ancora circa quindici minuti alla lezione. La verità è che avevo bisogno di uscire fuori a prendere aria perché vederlo così appiccicato a Carola mi stava tormentando. E so che non dovrebbe infastidirmi così tanto.
« Non starei correndo altrimenti. » rispondo secca.
Ancora silenzio. Poi sospira. « L'ho guardata la tabella degli orari. Sei in anticipo di un quarto d'ora. » precisa « Quindi, cosa c'è che ti infastidisce? »
Non gli parlerò ancora. Non gli è dato sapere nulla e non serve neppure che faccia il finto preoccupato. Dopotutto non l'ha fatto quando ha pensato bene di baciare un'altra.
Continuo a camminare fino a raggiungere la porta della sala di danza. Mi blocca appena appoggio la mano sulla maniglia per aprirla ed entrare.« Non deve andare per forza così. »
« Così come? » chiedo. Sono già esausta e non ho ancora cominciato ad allenarmi.
« Così. Che non mi parli neanche. » incrocia le braccia al petto e abbassa lo sguardo. Tipico modo di fare di Nunzio quando è nervoso. « Val, ti ho già chiesto scusa un centinaio di volte, cosa devo fare di più? »
« Non mi sembra il caso né il luogo adatto per parlarne. Per favore, lasciami andare. » tento di liberare il polso dalla sua presa, ma non riesco.
Voglio solo che mi stia il più lontano possibile.« Non volevo perderti. Non ho mai voluto. Sai benissimo quanto tu sia importante per me, Valentina. » comincia « Non credi che se ci siamo ritrovati qui, significa qualcosa? Non passa un minuto senza che io non pensi a te e vederti così vicina in casa e non poterti parlare mi distrugge. »
Sento gli occhi formicolare e il nodo alla gola stringersi sempre di più. Odio che abbia ancora quest'effetto su di me, dopo ciò che mi ha fatto dovrei detestarlo.
Trattengo tra i denti il labbro superiore e mi concentro per calmare sia il mio respiro accelerato che i battiti del cuore.« Guardami, almeno. » se non conoscessi chi ho davanti, potrei dire che sembra quasi che mi stia implorando di farlo. Ma so anche che lui è bravo a colpire i miei punti deboli e purtroppo il mio unico punto debole é lui. Ancora.
« Nunzio, devi lasciarmi andare. Non voglio sentirti parlare e non voglio vederti. È già difficile così, non c'è bisogno che complichi le cose. Io ora ho la mia vita e tu hai la tua. Pensa al tuo rapporto con Carola che vedo andare a gonfie vele. » asserisco acida e quando la sua mano scivola via dal mio polso, entro in sala e mi chiudo la porta alle spalle.
So che quella è stata la cosa giusta da dire, allora perché mi fa così male?
È la persona che mi ha ferito più di tutti, non so se sarei in grado di perdonarlo. Ma quando lui mi è vicino, sento cadere tutte le barriere che ho alzato per proteggermi.
La sua mano sul mio polso mi ha provocato una scarica di brividi su tutto il corpo e sarei disonesta a dire che non mi è mancato il suo contatto. Il problema è che sono al corrente che per quanto possa farmi bene, mi ferirà sempre il doppio ed io non voglio soffrire di nuovo.
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a un passo da te | nunzio stancampiano.
FanfictionTu dimmi se c'è ancora per me Un'altra occasione, un'altra emozione Se ancora sei tu Ancora di più un'altra canzone fresca e nuova Tu dimmi se ormai qualcosa di noi c'è ancora Dentro agli occhi tuoi.