11.

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Luca è da almeno mezz'ora che cammina avanti e indietro senza sosta in sala musica. Oggi non riesce a concentrarsi ed ha sbagliato le parole di "Ricordami" di Tommaso Paradiso.

« Che cazzo. » sbotta quando i fogli con il testo cadono dal leggio che ha appena urtato ed è costretto a fermarsi ancora una volta.

« Perché non provi a sederti? » gli chiedo cercando di farlo calmare « Ti sarà più facile mantenere il focus. »

Lui sospira e poi si siede sulla sedia nera con il microfono tra le mani. « Non la riesco a cantare 'sta canzone. Non ci sto proprio con la testa. »

« Pensa a qualcosa che ti fa stare bene o a qualcuno. » gli consiglio e sottolineo per bene l'ultima parola « C'è per forza qualcuno a cui la canteresti. »

« Fai partire la musica e mettiti di fronte a me. » così mi avvicino al computer e spingo play, poi mi sistemo davanti a Luca.

Prende un grande respiro poi comincia a cantare.

Noi che crediamo solo ai sogni e basta
Noi che fumiamo mentre va la pasta
Noi che sbagliamo a mandare i messaggi
Nessuno che capisce i nostri sbagli

Porta il tempo con il piede, battendolo sul pavimento. È un buon inizio, sembra essere molto più nel pezzo rispetto a prima.

A noi che non ci piace fare finta
A noi che a volte non abbiamo grinta
Amore Sally toccami la mano
Scopiamo pure su questo divano

Adesso si alza e comincia a camminare a ritmo di musica per tutta la sala.

E se finisse pure il mondo adesso
La nostra vita resterà lo stesso

Si avvicina a me e mi porge la mano, facendomi fare una giravolta su me stessa.

Abbracciami
Baciamoci
Ricordami
Tanto comunque andrà sarà un successo
Sarà un successo, uoh
Sarà un successo, uoh

Conclusa la canzone, afferra il mio viso tra le mani e mi da un bacio, poi un altro e un altro ancora.
« Sono stato bravo? » mi chiede poco dopo, tornando a posare il microfono sull'asta.

« Un vero performer. » gli dico raggiungendolo e abbracciandolo da dietro. « Ti voglio carico così in puntata, capito? »

« Promesso, scricciolo. » risponde ed io sorrido istintivamente sentendo il nomignolo che mi aveva attribuito.

« Scricciolo? » domando e lui si gira verso di me abbassandosi alla mia altezza.

« Si. Scricciolo. » ribadisce e poi mi stringe forte a se « Sei tanto importante per me, davvero. » confessa con la testa appoggiata nell'incavo del mio collo.

« Anche tu, mi fai stare bene.
Però devo scappare, la Celentano vuole vedermi. » mi allontano leggermente e gli lascio un ultimo bacio sulle labbra.

« Stasera ci prendiamo del tempo per noi? » dice stringendomi le mani ed io rispondo in modo affermativo. « Ti voglio tanto bene, Vale. »

« Anche io, tanto. Lo sai. » lo rassicuro prima di uscire dalla stanza.

Cammino a passo svelto verso la sala tre dove, una volta arrivata, trovo la maestra già seduta oltre il plexiglas ad aspettarmi.
Mi saluta ed io ricambio, sedendomi a terra a gambe incrociate pronta ad ascoltare ciò che ha da dirmi.

« Dunque, ovviamente ti ho chiamata per parlare della proposta di Raimondo, ma penso che già tu lo sapessi. Se non ti dispiace, riguardiamo assieme la coreografia e poi ti dirò come la penso. » annuncia. Tiene l'attenzione puntata sullo schermo tutto il tempo, fino alla fine. Terminata la visione, si alza e scuote la testa. « Io ho letto la lettera di Todaro e, in tutta sincerità, non vedo perché affiancarti a Nunzio. Vuole farlo sfigurare? Sai come la penso riguardo al ballerino che è, non mi piace né nel suo né al di fuori del suo. La cavolata sulla versatilità poteva risparmiarsela perché nel corso del pomeridiano hai sperimentato un po' tutti gli stili. Proprio per questo motivo, accetto la proposta così da mettere ancora di più in mostra la tua capacità di spaziare. »

a un passo da te | nunzio stancampiano. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora