6.

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« Lo sapevo! » urla Serena facendo un piccolo balzo sul letto.
Le sto raccontando di ciò che è accaduto con Luca questa mattina, del nostro quasi bacio e di Nunzio che ci ha visti.
È stato come ricevere una pugnalata vederlo sulla porta guardarmi in quel modo.

« Tu come ti sei sentita? » mi domanda la mia amica mentre porta alla bocca un'altra Pringles.

Io scuoto la testa. È stato strano, non mi sono mai avvicinata a nessun altro dopo l'ultima relazione finita male. Serena mi ha detto che ormai se ne sono accorti tutti dell'interesse che Luca ha nei miei confronti e che i miei atteggiamenti fanno capire che non mi è del tutto indifferente. Ed è vero, non mi è indifferente. Mi piace come mi parla e come mi guarda, sa farmi ridere e mi viene facile fidarmi di lui e sicuramente fuori da questa scuola non c'avrei pensato due volte e buttarmi a capofitto per provare a costruire qualcosa. Ma la verità è che ora è tutto più difficile.

Con Nunzio che vive sotto il mio stesso tetto, che mangia seduto al mio stesso tavolo e che dorme a due stanze di differenza dalla mia, mi sento frenata. Perché per quanto io non voglia, è qui a sottolineare che Luca non sarà mai lui. Ed è questo il lato negativo: Luca non è Nunzio.

« Sono stata bene. Non ci stavo capendo più niente. Ma non credo sia giusto per me al momento, non vorrei correre troppo e poi... fare quella stessa fine. » confesso.

« Vale, devi vivere però. Non puoi restare ferma a lasciarti divorare dalla paura. Ci sono rapporti che sono destinati a finire, determinate persone sono solo di passaggio nella nostra vita, ma ci aiutano a forgiare quello che diventeremo. » mi dice appoggiando una mano sulla mia spalla « Se Luca ti fa sentire bene, e lo vedo che è così, non impedirti di provare belle emozioni. Vorrei vederti sorridere più spesso e quando sei con lui lo fai, perciò... Non voglio dirti ciò che devi fare, ma se questo puo ridarti un po' di luce, io giocherei bene le mie carte. »

« Ti voglio tanto bene. Non so cosa farei se non ci fossi tu. » mi getto tra le sue braccia prendendomi l'abbraccio che mi serviva tanto. Lei sa sempre come farmi cambiare prospettiva e rendere il tutto un po' più colorato. Vagherei al buio senza Serena.

« Ti voglio bene anche io. » dice. Poi si stacca e aggrotta la fronte. « Ma perché stanno gridando così di là? »

Presto attenzione e in effetti mi rendo conto che ha ragione.
Il nostro intento è quello di andare a controllare ma Leonardo ci precede, bussando ed entrando in stanza.
« Stanno facendo i balli di gruppo e si stanno gasando perché Nunzio sta insegnando a Carola a ballare l'hully gully. Solo che lui lo fa peggio di lei. » dice con il suo accento veneto.

Per un attimo sento il cuore fermarsi.
« Ah. » è tutto ciò che riesco a dire e mi alzo uscendo dalla stanza non ascoltando i continui richiami di Serena.

Sono tutti posizionati in cerchio attorno ai due ballerini. Nunzio ha la fronte leggermente imperlata di sudore, alcuni dei ricci attaccati su di essi e la camicia nera semi sbottonata. Deglutisco a vuoto e mi chiedo da quanto vada avanti tutto questo perché sembra di essere appena tornato da una maratona.
Carola che si muove a ritmo di musica e lui che le batte le mani a tempo. Quando termina la musica le prende una mano e le fa fare una giravolta, poi la stringe a se.
Sento un vuoto all'altezza del cuore, ma che posso farci? Era questo quello che volevo, che mi lasciasse stare e lui l'ha fatto.

« Eccola qui! Pensavo stessi dormendo. » mi raggiunge Luca lasciandomi un bacio sulla guancia che mi fa sorridere. « Mister Latino e Carola sono stati bravi, secondo me noi potremmo batterli. »

Aggrotto le sopracciglia non capendo subito cosa volesse intendere. Mi tira gentilmente per il braccio fino a portarmi al centro del cerchio che i ragazzi avevano formato poco prima.
Nunzio sembra avermi notato solo in quel momento perché mi guarda per un paio di secondi e poi si allontana, andando a sedersi sulle gradinate in alto, in disparte.

« Lasciati andare. » sussurra LDA al mio orecchio « Fammi vedere come sai essere te stessa. »

Dario fa partire La Colita e chiudo le palpebre. Per una volta decido di essere libera. Mi faccio guidare dalla musica e comincio a ballare.
Mi sento davvero bene, circondata dall'affetto dei miei amici e da quello inaspettato di Luca. Mi fa sentire felice.
È proprio lui che, ad un certo punto, mi solleva da terra facendomi volteggiare mentre canticchia le parole della canzone. Rido di cuore, mi sto divertendo tanto. Avvolgo le mia braccia attorno al suo collo quando i miei piedi ritoccano il pavimento. Le sue labbra si posano sul mio naso, poi mi abbraccia stretta tra gli schiamazzi e gli applausi di chi è lì con noi.

« L'AMORE NELL'ARIA. » grida Christian e corre a dare una pacca sulla spalla al suo amico che arrossisce violentemente. « Mi chiedevo quando ti saresti dichiarato. »

Resto in silenzio e abbasso lo sguardo. Mi sento in imbarazzo nonostante il moro non stia parlando con me.
« Non mi sono dichiarato. » risponde LDA rosso in viso come un peperone « O meglio, non del tutto. Ma ci hai pensato tu per me, quindi... »

Si gira verso di me e spalanca le braccia. « Non posso più negare di avere sentimenti per te ormai, Val. Dato che Christian l'ha resto plateale. »

Lo vedo che è in difficoltà, per cui mi limito ad abbracciarlo e a dirgli che va tutto bene.
Non mi infastidiscono le sue attenzioni, per nulla a dire il vero.
« Ti voglio bene, Lu. Viviamoci questo rapporto, magari si evolverà e diventerà qualcos'altro o si consoliderà un'amicizia strepitosa. »

« Troppo zucchero. » commenta ridendo Michele che si sposta per andare a prendere un pacco di crackers dalla credenza.

« Per me sono carini. » ribatte Carola. Lei mi sorride ed io dovrei evitare di avercela con lei solo perché è in confidenza con Nunzio. Non ha colpe e se volessi attribuirgliene qualcuna non potrei. Quella storia è chiusa e va bene così.

« Come me e te. » l'affianca immediatamente il ballerino di latino a cui pensavo poco prima e le porta un braccio attorno alle spalle.

Sento il respiro accelerare ma devo mantenere la calma. Devo essere coerente con ciò che dico.
Sfoggio uno dei miei sorrisi più forzati e prendo la mano del cantante accanto a me. Lascio intrecciare le nostre dita sotto lo sguardo attento di Nunzio che serra la mascella.

« È vero, siete molto carini. » rispondo e spero che la voce agitata non mi abbia tradita.

Ce la farò. Ce la voglio mettere tutta per riuscire ad andare avanti e Con le persone giuste accanto non sarà un problema.

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Angolo autrice.
Buona Pasqua a tutti voi!! Ho aggiornato oggi così da potervi fare gli auguri. Mi raccomando, passate questa giornata al meglio con la vostra famiglia e divertitevi, state bene.
Grazie di cuore a tutte le persone che leggono, votano e apprezzano questa storia.

Vi voglio tanto bene <3

a un passo da te | nunzio stancampiano. Onde as histórias ganham vida. Descobre agora