14.

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Sono sdraiata sul divano, con la testa appoggiata sul petto di Nunzio che mi tiene stretta a se, avvolgendomi con il suo braccio.
Non so neppure dire quanto mi sia mancato stargli vicino in questo modo, poter toccarlo, guardarlo senza il pensiero di dover frenare le mie sensazioni.

Mi lascia innumerevoli baci sulla testa e mi accarezza dolcemente.
« Non mi sembra ancora vero. » pronuncia con gli occhi fissi su di me « Tu, che mi stringi così. Mi sento bene. Mi sei mancata così tanto... » e mi bacia così piano da mandarmi fuori di testa.

« Sembra esser tornati indietro nel tempo. » constato « In un contesto un po' diverso. » faccio spallucce e gli sorrido.

« Val. » improvvisamente si mette seduto ed io corruccio la fronte, imitando la sua posizione.

« Cosa? » incrocio le gambe e gli faccio cenno con la testa invitandolo a parlare.

« Ho parlato con Carola. » comincia ed io m'irrigidisco « So di quello che ti ha detto e ho precisato che sarebbe dovuta venire da me a parlarne dato che sono stato io a baciarti - »

« Si, ma io ho ricambiato. » lo interrompo; so di avere colpa e so di meritare la collera di Carola. Non posso addossare tutta la responsabilità a Nunzio, perché io ero con lui.

« Ti sei pentita? » chiede subito ed io gli prendo il viso tra le mani.

« No, non pensarlo neppure per scherzo. » lo rassicuro. Se non avessi voluto baciarlo mi sarei allontanata, ma non l'ho fatto perché lo volevo davvero. Da troppo tempo, probabilmente.

« Si sente presa in giro. » Nunzio riprende il discorso di prima. So che ci sta male, lo vedo. « Quando le ho parlato, » si inumidisce le labbra « inizialmente non voleva neppure starmi a sentire. Poi mi sono scusato, però non le é importato. Mi ha chiesto di lasciarla stare. »

Lascio scivolare la mie mani dal suo viso alle sue. « Abbiamo sbagliato entrambi. Io con Luca non ho certo fatto di meglio rispetto a te. Non possiamo biasimarli se ce l'hanno con noi, Nu. Ogni azione ha una conseguenza. »

Non ho mai voluto illudere Luca. Pensavo davvero di poter arrivare a provare qualcosa per lui, per il modo in cui mi faceva sentire. Stavo bene, ero serena. Ho sbagliato nel momento in cui ho compreso che quello che sentivo era solo affetto, ma ho comunque continuato ad andare avanti. Avrei dovuto mettere subito le cose in chiaro, non sarei arrivata a questo punto qui.

« Ti perdonerà. » gli dico e sfrego il pollice sul dorso della mano « Nessuno resiste a questo faccino. » rido per sdrammatizzare. Infondo però ci credo davvero, Carola tiene tanto a Nunzio e viceversa. Riusciranno a parlarsi.

« Ah no? » si sporge in avanti e mi parla con fare provocatorio.

« No. » sussurro appena. E ancora una volta la sua bocca è sulla mia mentre le sue mani corrono veloci lungo le mie gambe.
Stringe leggermente la mia coscia ed io mi lascio scappare un verso forse poco consono all'ambiente in cui ci troviamo ora. Lo sento ridere divertito. Sale più su, sfiorando l'orlo della tuta grigia che porto addosso.

« Nunzio, non possiamo. » gli ricordo « Le telecamere. » ma lui non mi ascolta e continua a baciarmi, mentre le sue dita sollevano l'elastico dei miei pantaloni.

Le sue labbra sul mio collo, le mie mani tra i suoi capelli. Se fossimo stati altrove non lo avrei fermato.
Mi lascio scappare l'ennesimo sospiro quando lo sento soffermarsi su un punto preciso della mia pelle.

« Nu, ti ripeto che non è fattibile. » dico col fiato corto e lui si allontana, sbuffando.

« Lo so, lo so. » risponde. Si alza e si stiracchia. « Ho lezione tra poco, devo prepararmi. Tu cerca di coprire quel segno che hai qua. » si tocca il collo ridendo.

a un passo da te | nunzio stancampiano. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora