17.

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Maria ha appena annunciato che l'eliminato in casetta è Christian. Sta piano piano salutando tutti che lo abbracciano con le lacrime agli occhi.
« Non meritavi di uscire stasera. » gli sussurro mentre lo stringo.
Dopo tanto tempo ho finalmente rivisto il vero Christian, con quell'energia e quella carica che aveva quando è entrato. Non doveva andare a casa così.

« Oh, ma ci rivediamo fuori eh. » risponde ridendo « E poi, il percorso inizia adesso. Almeno sono stato felice di aver ritrovato il vero me e la voglia di ballare su questo palco. » continua e abbozza un sorriso « E poi oh, ora posso finalmente rivedere il frate. »

Annuisco e sfrego una mano sui suoi capelli. « Sei stato bravo. Davvero. Ti voglio bene. »

« Mi mancherete tutti. Siete diventati la mia famiglia. Non pensate che una volta terminato Amici ci perdiamo, non è che ci dimentichiamo l'uno dell'altro. » precisa Christian.

Stare nella stessa casetta per sette mesi consecutivi, il viversi ogni giorno porta le persone a legarsi in maniera naturale. Chri ha sempre dato tanto qui dentro, si è battuto per farsi valere, per dimostrare che la sua danza non era meno alle altre. Si è cimentato in tutto ciò che sapeva di poter affrontare, poi per un po' la sua luce si è spenta, l'ho visto perdersi in mille pensieri e paranoie. Se avesse mantenuto la stessa carica anche al serale, oggi non ci starebbe lasciando. Purtroppo abbiamo tutti dei momenti no, ma questo dev'essere il suo trampolino di lancio.

Nunzio si avvicina a lui. Hanno cominciato male, le circostanze erano complicate, troppi sentimenti contrastanti che hanno prevaricato il resto e che non hanno permesso a nessuno dei due di mettere da parte le divergenze. Poi hanno imparato a conoscersi, hanno riso, scherzato, si sono scontrati, ma si sono rivalutati a vicenda.

« Sei proprio forte. Non ti buttare giù. » Nunzio appoggia la sua mano sulla spalla di Christian « Tanto lo sai anche tu che spaccherai là fuori. »

« Non avrei mai pensato di dirlo, ma ti voglio bene fra. Ti voglio proprio bene. » mi spunta un sorriso quando sento Chri pronunciare queste parole e stringere Nunzio. Se mi avessero detto qualche tempo prima che sarebbero diventati amici, non c'avrei mai creduto. Eppure la vita è una sorpresa continua.

« Anche io, sei un vincente. » risponde il mio ragazzo dandogli una pacca sulla spalla.

Christian sbuffa e poi si sfrega gli occhi. Ha capito che è il momento di lasciare la casetta e, a malincuore, si dirige in camera per prendere le valigie. Si muove lentamente sotto lo sguardo di tutti e prende un bel respiro.
« Grazie di tutto, non sarei resistito un giorno di più dopo l'uscita di Mattia qui dentro. Lo sapete. Ci si becca fuori. » dice ancora, agita la mano ed esce definitivamente di casa.

Stringo la mano di Nunzio, le nostre dita si intrecciano ma nessuno dei due dice una parola. E poi mi guarda e alza le spalle, scuotendo la testa. Ancora mano nella mano, mi trascina con se verso la cucina.
« Mi dispiace che sia andato via così presto. » confessa mentre afferra dalla credenza una tazza. Mette il pentolino contenente l'acqua sul fuoco e poi si appoggia al frigo con le mani dietro la schiena. « Abbiamo legato troppo tardi. »

« Avrete modo di recuperare fuori. Ha già detto che ci rivedremo tutti una volta concluso il percorso. » mi siedo su una delle sedie vicino al bancone. « Non porta rancore Christian, se è questo che ti preoccupa. Non ne è proprio capace. »

Lui annuisce e inserisce la bustina del tè nella tazza, che riempie subito dopo con l'acqua ormai bollente, spegnendo il gas.
La sorseggia in silenzio, non dice più una parola e comprendo che va bene così. Fa bene ad entrambi esserci vicini senza dover necessariamente parlare. Vorrei tanto che smettesse di pensare al modo in cui si sono parlati per la prima volta con Christian e che apprezzasse di più la loro volontà di ricominciare. So che lo fa, ma ora ha solo bisogno di rifletterci su. Il serale da tanta ansia, stress. È un mix di emozioni che ti rendono instabile e delle volte ti fanno perdere di vista l'equilibrio che tenti di crearti.

a un passo da te | nunzio stancampiano. Where stories live. Discover now