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Salto sul posto a gambe unite inspirando ed espirando. Ci siamo: la prima puntata del serale sta per cominciare.
È tutto pronto, da adesso si fa sul serio. Nessuno di noi può più permettersi di sbagliare, ogni errore può essere fatale.
Il pensiero che oggi stesso due del gruppo andranno via, subito, mi rattrista. Ho legato con tutti qui dentro, chi più chi meno, ma ci siamo sempre rispettati e supportati a vicenda nonostante i battibecchi che – in una normale convivenza – ci sono.
Vorrei che potessimo continuare il nostro percorso insieme fino alla fine, ma so che non è possibile.

Luca è accanto a me, mi sta stringendo la mano e questo mi rincuora un po'. Riesce a tranquillizzarmi.
Poco prima gli ho parlato del sentirmi l'anello debole della nostra squadra: riconosco il modo in cui ognuno di loro di arrivare al pubblico, di dominare la scena ed io mi sento sempre un po' costretta, come se non riuscissi a dare il massimo.
« Te l'ho già detto, Val. Sei quello che tutti vorrebbero essere. Sei tecnica, sai far vivere la storia che racconti a chi ti sta ad osservare. E sei bellissima. Credi di più in te stessa, lì fuori ti ameranno tanto quanto lo facciamo noi qui dentro. »
Le sue parole mi hanno fatto sorridere e trasmesso un po' di serenità, quella che basta per riuscire a pensare che devo solo permettere a me stessa di fare ciò che ama: ballare.

Serena è più indietro con Albe. Sorridono insieme e sembrano tranquilli. Ogni tanto vorrei avere la sua forza, gliel'ho sempre detto che è un esempio per me. È capace di non abbattersi mai, di continuare per la sua strada e, benché a volte possa piangere, questo non le impedisce mai di rialzarsi e lottare più di prima. È una macchina da guerra.

Christian sta chiacchierando con Calma e Gio Montana. Gio farà squadra con noi dopo che Anna Pettinelli ha deciso che non fosse in grado di sostenere una sfida importante come quella del serale. È tra quelli che vedo più agitati, non riesce a stare fermo un secondo e batte il piede a terra in maniera frenetica.
Dario e Sissi invece si limitano a stare vicini senza dirsi una parola: la riccia è appoggiata di schiena al petto del suo ballerino.

« Buona fortuna. »

Nunzio è davanti a me, in camicia e giacca, che mi tende le mano.
Sarà la prima competizione che affrontiamo davvero separati. Non saremo lì a supportarci a vicenda come abbiamo sempre fatto. Ora siamo soli. Non sarà più come quando gareggiava ed io ero seduta sugli spalti a tifarlo.
Esito un po' prima di stringerla e, quando mi decido a farlo, lui abbozza un piccolo sorriso. Ma quello è ciò che basta per farmi sentire una morsa allo stomaco.

« Anche a te. » gli dico e, quando ci informano che stiamo per iniziare, va verso Carola e le avvolge le spalle con il braccio, lasciandole un bacio sulla tempia.

« Va tutto bene? » mi chiede Luca riportando la mia attenzione su di lui.
Annuisco e gli accarezzo il viso. « Se mi resti accanto può solo che andare bene. »
A quelle parole i suoi occhi sembrano illuminarsi e senza accorgermene le sue labbra sono appoggiate sulle mie. La delicatezza con cui le sue mani accarezzano la mia nuca mi fa battere il cuore.
Quando mi lascia, poggia la sua fronte contro la mia. « Non potevo più aspettare. Non ce la facevo più. »
« È okay. » gli rispondo e mi sporgo in avanti per lasciargli un ultimo bacio prima di entrare in studio.

3, 2, 1. Ci siamo. Ora non si torna più indietro.

Camminiamo verso i nostri rispettivi posti sulla parte superiore al palco.
Sento mancarmi quando mi accorgo che è molto più grande e fa molta più paura rispetto a come l'ho sempre visto in tv. Pensare che qui hanno ballato persone che stimo tantissimo mi fa chiedere se io sia adatta e pronta a farlo a mia volta. Mi mordo il labbro ricordando le parole di Luca, che è seduto affianco a me e che non ha lasciato la mia mano neppure un secondo.

a un passo da te | nunzio stancampiano. Where stories live. Discover now