12.

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La mattina è arrivata troppo presto. Neppure il tempo di chiudere gli occhi che il sole già batte alle finestre.
Ieri ho fatto un po' più tardi del solito, senza rendermi conto che oggi avrei cominciato le prove per quel dannato passo a due.

Cerco di coprire la luce che mi infastidisce gli occhi coprendomi la faccia con il braccio, ma è del tutto inutile dato che oramai sono sveglia.
Con ancora il pigiama addosso, vado verso la cucina per la colazione. Sono le sette di mattina e onestamente avrei dormito fino alle due del pomeriggio se avessi potuto.

« Buongiorno. » dico sbadigliando a Serena e Aisha sedute a mangiare il latte.

« Sembra che ti sia passato addosso un camion. » constata la mia migliore amica fissandomi mentre afferro uno yogurt dal frigo.

Mi siedo sulla sedia sotto lo sguardo attento delle mie compagne. « Ho fatto tardi ieri notte, sono stata con Luca e ho perso la cognizione del tempo. » confesso e sospiro « Ora ho lezione e non so come riuscire a stare attenta. »

« Ma che ora avete fatto scusatemi? Non dormi da tre giorni a vederti così. » afferma la mora.

« Le quattro. » rispondo « Non ci siamo proprio resi conto. »

« Ah l'amore! » esclama Serena facendomi arrossire.

Sorrido pensando a ieri e alle parole di Luca. Con lui tutto è in equilibrio, c'è sempre tranquillità. Non siamo mai in bilico, non ho mai quella paura di cadere giù, è quasi tutto perfetto. Con la mente ripercorro ogni singolo istante della notte precedente, a come mi sono lasciata trasportare dalle sensazioni del momento e a quel contatto che mi è tanto piaciuto.

« Possiamo considerarlo il tuo ragazzo a tutti gli effetti? » domanda Aisha poggiando i gomiti sul bancone e assottigliando gli occhi.

Mi mordo l'interno della guancia e giocherello con il cucchiaino forse un po' presa alla sprovvista. Mi sarei dovuta aspettare prima o poi una domanda del genere, solo che ancora né io né Luca abbiamo definito il nostro rapporto.

« Non ci siamo ancora dati un'etichetta. Non ne abbiamo parlato, ma... Ieri mi ha detto di essersi innamorato di me ed io l'ho baciato con trasporto, volevo davvero farlo - » vengo interrotta da Serena che mi affianca.

« Quindi si, stanno insieme. » conferma la bionda dandomi uno scappellotto.
Nascondo il viso con le mani consapevole che le mie guance si sono tinte di rosso. « È inutile che ti copri, lo vedo comunque che sei rossa peperone. E mangia lo yogurt che tra poco devi andare. » mi dice ridendo e mi lascia un bacio sulla testa.

« Buongiorno. » sento la voce di Luca arrivare da dietro e avvolgermi le spalle baciandomi la tempia. Lo guardo sorridendo notando con piacere che lui sta facendo la stessa cosa.

« A te. » rispondo premendo le mie labbra sulle sue « Dormito bene? » chiedo mentre porto alla bocca il cucchiaino per mangiare.

« Poco, ma si. Dormito bene. Molto bene. » sorride e finisce di scompigliarmi i capelli sfregano velocemente la mano sulla mia testa.

« Vuoi mangiarlo tu questo? A me non va, e poi devo correre a prepararmi. Devo essere in sala tra dieci minuti. » chiedo a Luca indicando il vasetto di yogurt.

Lui aggrotta le sopracciglia. « Ma non hai lezione oggi. » afferma e in effetti era così, fin quando la Celentano non ha accettato la richiesta di Todaro.

Sospiro e annuisco. « Devo provare il tango, sai... La Maestra ha deciso di farmelo fare. » dico e Luca abbassa gli occhi di colpo. So che lo infastidisce sapermi con Nunzio in sala, così gli afferro il viso con le mani e lo guardo fisso. « È solo una coreografia. Ti fidi di me? » gli domando, ma lui non risponde subito.

a un passo da te | nunzio stancampiano. Where stories live. Discover now