20.

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Guardo l'orario. Sono le 12:40. A momenti l'aereo di Nunzio dovrebbe finalmente atterrare ed io potrò riabbracciarlo dopo due settimane in cui mi è mancato più di qualsiasi altra cosa.
Accanto a me c'è Andrea, suo fratello, che nonostante abbia quindici anni sembra più grande di me in quanto almeno venti centimetri più alto. Abbiamo un bel rapporto da sempre, non ci siamo mai evitati o allontanati neppure quando io e Nunzio chiudemmo la prima volta. Anzi, molto spesso mi ritrovavo a parlare della situazione proprio con lui. È il mio fratellino, posso dirlo.

Siamo tanti oggi ad accoglierlo, tra amici e famiglia c'è una grandissima folla che lo aspetta e questo mi rende davvero felice. Voglio che si senta apprezzato il più possibile.

« Guarda mamma, » Andrea indica la donna bionda che attende più avanti suo figlio « sta fremendo. Non vede l'ora che arrivi. »

« Lo immagino. Ha fatto male a me che non lo vedo da sole due settimane, figurati lei che non lo fa da tre mesi. » ed il ragazzo accanto a me annuisce, avvolgendomi le spalle con un braccio.

« Tu sei proprio cotta di mio fratello, » mi prende in giro ed io rispondo facendogli la linguaccia « ma ti conviene farti avanti prima che venga assalito dalle persone. » continua indicando Nunzio che ha appena oltrepassato le porte correndo verso sua madre.

Smetto di respirare per un secondo ed il mio cuore prende a battere velocemente. Non è più dietro uno schermo e posso correre ad abbracciarlo di nuovo. Guardo un'ultima volta Andrea che mi spinge leggermente dalla schiena per esortarmi ad andare verso il mio ragazzo.
« Si ma tu vieni con me. » gli dico e lo afferro per la mano, portandolo con me.

Appena Nunzio vede suo fratello lo stringe in un abbraccio fortissimo. Andrea è sempre stato il fan numero uno di Nunzio e viceversa. Ci sono sempre stati l'uno per l'altro.

« Mi sei mancato proprio tanto, campione. » Andrea gli sfrega una mano sulla schiena « Ma ti prego, butta questi occhiali che sono osceni. » dice facendo ridere tutti « Però fratello, mi stai soffocando così. » va avanti e Nunzio immediatamente allenta la presa, staccandosi di poco.

Ho il cuore che batte all'impazzata. Poi succede tutto in fretta: Andrea si sposta, rivelando la mia figura. Nunzio schiude la bocca dallo stupore, non si aspettava di trovarmi lì a quanto pare. Io sollevo le spalle e sorrido e, in un attimo, sono stretta a lui. Le sue braccia mi avvolgono completamente ed io posso finalmente dire di sentirmi a casa. Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi, per godermi ogni singolo istante di questo momento.

« Vita mia. » sussurra tra i miei capelli « Quanto mi sei mancata. Non vedevo l'ora di poterti riavere con me. »

« Mi sei mancato anche tu, in un modo incredibile. Sei stato bravissimo lì dentro. » rispondo ancora abbracciata a lui « Sono tanto orgogliosa di te e del tuo percorso. »

« Eri l'unica persona a cui pensavo mentre ballavo. Anche durante l'ultimo ballottaggio, avevo in testa solo te e mi ha fatto meno male perché nel sapere che ci saresti stata tu lì fuori ad aspettarmi, io non ho avuto paura. » mi confessa discostandosi di poco e guardandomi negli occhi « Sei il mio posto sicuro, Val. » poi china la testa in avanti e soffia sulle mie labbra « Ora devo proprio baciarti. » e in un attimo congiunge la sua bocca con la mia, facendole scontrare lentamente e dolcemente. Le sue mani mi accarezzano le guance e le mie braccia sono avvolte attorno al collo. Mi sento in paradiso in questo momento. Mi morde leggermente il labbro inferiore prima di staccarsi e poggiare la fronte alla mia.

« Ci guardano tutti, Nunzio. Stanno scattando decine di foto. » gli faccio notare ridendo.

« Va benissimo. Almeno sanno che sei tu la donna che amo. » afferma e mi solleva in aria « Ti amo. »

a un passo da te | nunzio stancampiano. Where stories live. Discover now