1. il principe azzurro

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Tw violenza ,alcool

Quel pomeriggio Melissa aveva deciso di bere fino anche a scordare il proprio nome,e così stava facendo infatti.

Erano ormai le tre passate di notte e non aveva per nulla intenzione di andarsene.

Sorrise al pensiero che i suoi genitori non l'avrebbero mai scoperto . Si era trasferita lontano da loro appena iniziata la triennale in lingue ,e questa distanza continuava ancora ora ,che frequentava la facoltà di economia e gestione aziendale. Tutta la sua storia universitaria era perfettamente in riga con la dovuta "tabella di marcia".
Da fuori sembrava la figlia perfetta,almeno sotto il profilo scolastico .
Eppure ,lei sentiva di essere tutto fuorché questo.
Il suo nome derivava dal greco e voleva dire "dolce come il miele" . "Miele",non le era mai piaciuto ma per un qualche gioco del suo cervello annebbiato dall'alcool lo ricollegò a un altra bevanda e ,proprio in quell'attimo ,si accorse che avrebbe bevuto volentieri un tazzone di latte .
Ridacchió da sola,forse sembrando pazza da fuori,immersa nei suoi pensieri sconnessi.
In un pab, nel centro della città ,dubitava vendessero una cosa del genere.

Lasciò perdere e prese a bere i vari schottini presenti sul bancone. Si stava sfidando con un ragazzo dall'aspetto davvero per niente affidabile ...poco le importava.
Non lo conosceva,quella era la prima volta che lo vedeva .

Il perdente avrebeb pagato tutti gli shot,anche quelli del vincitore. Quindi quel tipo per lei voleva dire solo una cosa :alcool gratis.

In poco tempo,meno di quello impiegato dall'altro sfidante,spazzó via tutto.
Si alzó e dopo aver fatto un sorrisino si allontanó dal bancone sparendo tra la folla.

Era da sempre stata veloce nel buttare giù shot e coktail vari,fin dalle prime feste adolescenziali ,relative ai tempi delle superiori,ma negli anni ,doveva ammettere a se stessa,si era certamente migliorata.

Camminò con passo lento e misurato ,da fuori probabilmente avrebbe anche potuto risultare sensaule ma in realtà non era questo il suo scopo ,anzi ,quell'andatura era causata dal suo maledetto cervello ,che, improvvisamente ,aveva deciso di farle vedere il mondo a rallentatore. Che mascalzone no?

Ció che non sapeva era che qualcuno la stava tenendo d'occhio : il tipo non aveva preso bene la sconfitta ,ferito nel proprio orgoglio di maschio alpha ,e i suoi amici erano più che intenzionati ad aiutarlo nel vendicarsi.
Aspettarono pazientemente finché non la videro avvicinarsi a una zona più isolata nella ricerca di un po' di calma .

L'accerchiarono e subito uno le tiró un pugno nello stomaco.
Gli altri intanto le ballavano intorno per nascondere la scena.

Del resto è questo che fanno i veri amici, no?
Si aiutano tra loro ....si aiutano ,forti del numero,a prendersela contro una ragazzina ...si ,è proprio questo che fanno le bestie.

Una biondina, peró, fortunatamente, li notó ed andó ad avvisare la sicurezza.

Dimitri,quel di ,finito il consueto turno in caserma ,si era diretto al BlueSky,il locale di Edoardo ,un suo caro amico dai tempi delle superiori .
Non era l'unico . Edoardo col suo carattere spigliato e intraprendente aveva ben presto aperto vari pub,nightclub e locali un po' sparsi qua e la ma quel mese , Michelangelo ,uno dei soliti buttafuori aveva richiesto un periodo di congedo,al seguito della nascita del suo secondogenito.
Ovviamente Edoardo non avrebbe mai potuto rifiutare ,anzi ,aveva estesto il congedo parentale per agevolare la vita della nuova famigliola, ma ora rimaneva un grande problema : aveva necessità di un sostituto.
E non un tipo qualsiasi,era da sempre stato pignolo sul personale,a maggior ragione su quello che costituiva la sicurezza.
Era molto pretenzioso su questo e voleva assolutamente persone di fiducia,non qualcuno che alla terza rissa si girasse dall'altro lato ,troppo stanco o al contrario,fosse troppo violento coi clienti.

Dimitri se ne stava tranquillo ,fermo davanti alla porta ,con una sigaretta fra le labbra, pronto per uscire fuori per prendersi una piccola pausa,come di contratto.
Ci avrebbero pensato Thomas e Amos per quei dieci minuti ,per poi fare a cambio.
Per sua sfortuna però ,fu il primo che la bionda notò e a cui corse incontro ,su delle scarpe forse un po' troppo alte per quei movimenti,mentre lui stava cercando l'accendino nelle tasche della divisa.
La guardò ,non aveva l'aria di una di quelle che si fingevano ubriache per cercare di guadagnare una notte di fuoco,anzi,l'espressione seria e preoccupata presagiva una sola cosa : guai.

Dimitri si tolse subito la sigaretta dalle labbra ,andandole incontro e , non appena la ragazza ,le indicò il punto preciso subito si mobilitò dirigendosi verso il gruppetto.

Con facilità si fece largo tra i "complici-barriera" fiondandosi sul bulletto malefico.

Prima che arrivasse era già volato qualche pugno ed anche calcio. E non tutti erano da parte dei ragazzi,Melissa rispose più volte ,nonostante la difficoltà data dal numero ,i leggings neri e la maglietta larga grigia le permettevano di muoversi con facilità.
Lo stordimento era velocemente passato ,lasciando il posto al senso di sopravvivenza.

<<bene bene.. qui a qualcuno piace prendersela con i più deboli>>
Dimitri bloccò con forza il braccio del ragazzo , spostandolo ,o meglio, scagliandolo lontano dalla ragazza.

Le rivolse un rapido sguardo,giusto per accertarsi non presentasse ferite gravi .
Le sorrise appena ,era curiosa ,vestita in quel modo ,stonava con l'abbigliamento delle altre presenti in pista .

Poi tornò serio ,si girò verso gli amici del tipo e spintonò quest'ultimo lontano da se .

<< Andate via. E non tornate mai più in questo locale . Sciò>>

Disse con autorità , accompagnando il tutto da un gesto della mano.

Quelli non se lo fecero ripetere due volte ,insomma ,va bene essere stupidi ,ma..... oltre la statura, nettamente superiore alla propria,chi non conosceva quel metro e novanta che gli si parava davanti?
Diciamo che molti sapevano chi fosse Dimitri , sottotente militare.

Una volta essersi assicurato fossero andati via ,si girò verso la piccola ragazza che avevano preso di mira. Nonostante stesse in piedi ,con una facilitá disarmante ,la prese in braccio a mo' di sposa e la portó in un posto più tranquillo per farla riprendere.

Non fu difficile portarla via,il locale quella sera non era molto affollato ,ed una volta fuori riprese parola.

<<come ti senti?>>
Del tono ,quasi pauroso di poco prima era rimasto niente. La domanda era fatta in modo gentile e con una lieve vena di preoccupazione.
Preoccupazione ,già ,per quanto l'aspetto da montagna lo nascondesse bene Dimitri era una persona molto cordiale e disponibile.
Quella ragazzina poi , nonostante il comportamento violento di reagire, le sembrava così dannatamente indifesa e fragile .

Melissa ,in tutto ciò ,già da dietro il locale, non aveva fatto altro che mandargli occhiatacce e sbuffare.
Non le piaceva affatto che qualcuno si intromettesse nei propri affari,sapeva cavarsela da sola ,più o meno ,e il labbro spaccato che aveva vinto il suo avversario le sembrava una valente prova.

Quando fu presa in braccio stette ferma per qualche minuto ,giusto il tempo di realizzare. Gemette un attimo ,il pugno ricevuto allo stomaco non era stato affatto delicato, ed appena furono fuori dal locale gli piantò una gomitata al centro del petto, facendosi lasciare a terra. Atterrò facendo un altra smorfia,stavolta meglio camuffata e lo guardò dritto negli occhi.

<<non ho bisogno del principe azzurro>>
Sibilò a denti stretti.

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