24. regole,punizioni e safeword

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Pov Melissa

Tenendo stretta la mia mano in quella di Samuel,forse per paura di perdermi,infatti,nonostante quasi tutti fossero appartati tra di loro in gruppetti,c'era davvero molta gente ,velocemente però arrivammo in fondo alla sala,dove si trovava un vero e proprio parco giochi al coperto.
All'ingresso però vi trovammo una ragazza dall'aria simpatica,con una targhetta con su scritto il suo nome,Katia che ci fermò,salutò Samuel affettuosamente e poi si concentrò su di me.

<<ciao piccolina,per giocare qui c'è bisogno che almeno uno,se ne sono due o di più,dei tuoi daddy o mommy,o chi ne faccia le veci, firmino una liberatoria,potresti far venire qualcuno?
Se no,se sei single,dovresti firmarla tu stessa.>>
Io la osservai perplessa per qualche secondo, indecisa su cosa dirle,quando, a salvarmi da quella situazione fu proprio una figura alle mie spalle,Dimitri,che mi prese in braccio.

<<scusami Kótik,mi ero proprio dimenticato di questo particolare>>
Mormorò vicino al mio orecchio,in modo che solo io potessi sentirlo,per poi rivolgere un sorriso di cortesia a Katia.

<<ciao Katia,Melissa è la mia little,se mi dai il modulo firmo subito>>
La donna non se lo fece ripetere due volte che gli passò un modulo da firmare e compilare e una penna.

<<piccola,io mi chiamo Katia,mentre tu sei Melissa giusto?>>
Mi parlò proprio come se avesse davanti una bambina.
Annuì.

<<ora ti accompagno di là,così puoi andare a giocare,per qualunque cosa puoi chiamarmi o chiedere a Louis e Emilia>>
Mi spiegò indicandomi le altre due persone di lontano.

<<va bene?>>
Annuì ancora e Dimitri le passò il modulo,lei gli diede una veloce occhiata e poi mi sorrise.

<<ora andi- ....oh piccola ma hai sbagliato braccialetto>>
Notò,portando anche l'attenzione di Dimitri sul mio polso,con un braccialetto rosso senza fantasia,mistress libera.

<<sì,Kat,scusami.
L'altra sera è venuta qui da sola per farmi una sorpresa e ...che dire dei bambini? Gli piaceva il rosso e rosso è stato.>>
Rispose Dimka al mio posto facendo ridacchiare Katia.

<<tranquillo,Dim.
Più che altro attento che non ricapiti,in modo da evitare situazioni spiacevoli.
Soprattutto sai che genere attira quel braccialetto, sicuramente non andatto a una dolce little come Melissa,si piccolina?

Ma non c'è problema,ora risolviamo subito.>>
Disse la prima parte rivolgendosi al mio daddy e la seconda a me.

Aprì i bottoncini aprendo il braccialetto e sfilandolo e mettendomene subito uno azzurro pastello in sostituzione.

<<ecco fatto,ora saluta daddy e, se mi dai la mano principessa, andiamo a giocare>>

Io molto timidamente, con le gote rosse,per niente abituata a quel comportamento, che stranamente lì sembrava per tutti così tremendamente normale,mossi la manina per salutare Dimitri che imitò il mio gesto di rimando.

Ancora più esitante diedi la mano a Katia,lo ammetto,lo feci solo perché daddy mi guardava e volevo fargli vedere che poteva essere fiero di me,e la seguì fino alla vera entrata di quel magico mondo.
Ai lati vi erano delle scarpiera a muro e appena entrati un enorme pavimento in gomma e poi chi più ne ha più ne metta.

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