7. lacrime,non mi piacciono i medici!

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Si mise di nuovo in piedi e un pò a fatica e sbuffando ,in modo da cercare di mostrare tutta la propria disapprovazione, lo seguì.
Non molto felice e tanto meno leggera ,non sapeva dove stessero andando ma le dava sicurezza la presenza di Amos sull'entrata del BlueSky,che ogni tanto li controllava con lo sguardo.

Amos era un ragazzo con gli occhi azzurri,quasi grigi ,i capelli che si espandevano in piccoli ricci stretti e la pelle colore cioccolato; lavorava lì il venerdì ,sabato e domenica ,ed a volte anche in settimana . Quel lavoro in realtà non gli serviva ,i suoi genitori gli pagavano sia l'appartamento che l'università senza troppo problemi ,lui era lì giusto per avere un minimo di indipendenza ,qualcosa finalmente di suo.

Essendo lì da molto più tempo di Dimitri già conosceva Melissa e sarebbe stato più che contento di sbatterla fuori ma Edoardo ,il proprietario,l'aveva fermato.

Edoardo aveva osservato Melissa per un po' ,mentre lei era troppo occupata a bere e dopo un le si era avvicinato e gli aveva tolto di mano le chiavi della macchina. Era troppo ubriaca per guidare e fuori faceva troppo freddo per dormire in macchina.

Diciamo che poi ,senza scendere in particolari su come,nacque una bella amicizia.
Edoardo le fece promettere di non bere mai più così tanto e ,in cambio,avrebbe chiuso un occhio su certi comportamenti poco carini,come qualche rissa qua e la.

A furia di essere una presenza costante alla fine anche Amos si trovò costretto a cedere e pian piano, conoscendola capí che infondo non fosse così male , Melissa era solo una ragazzina ,che usava a volte i modi sbagliati per esprimersi ma nulla di più ,non era cattiva.

Raggiuta la macchina , dopo aver aperto la portiera, la fece sedere, aprì il cofano prendendo dal borsone la propria valigetta ,la raggiunse e la guardò per un attimo ,o forse un po' di più .

Poco dopo s'inginocchiò davanti alle sue gambe e con delicatezza la portó più verso di se.

Aprì la valigetta e dopo aver messo dei guanti tiró fuori soluzione salina, disinfettante e della garza sterile.

<<potrebbe bruciare, mi dispiace>>

Al contrario del tono calmo dell'uomo , Melissa era totalmente terrorizzata dalla visione dei guanti e tutte quelle altre cose. Perse di colore e proprio come una bambina tirò indietro la gamba.

<<Oh no no no,ho cambiato idea>>

Fece per mettersi in piedi ed andarsene ,però quando non vi fu più altra scelta,dopo essersi dimenata abbastanza, girò il capo di lato e si lasciò sfuggire qualche lacrima.

Dimitri sospirò e ,dopo aver sciacquato la ferita con della soluzione salina ,con una garza la tamponò, la disinfettó e con dei gesti delicati avvolse con dell'altra garza la sua coscia, accarezzandola involontariamente durante il processo.

<<ecco qui, va un po' meglio?>>

Si tolse i guanti guardandola, continuando a stare inginocchiato davanti alle sue gambe.

Alla fine la castana non rispose ,si coprì solo il viso con le mani non riuscendo a fermare i singhiozzi.

<<amh.. ehi..>>

Dimitri portó una mano sulla sua accarezzandola delicatamente.

<<Ho finito, non volevo spaventarti
...mi dispiace>>
Ammisse sincero seppur in modo un po' impacciato.

Non sapeva come comportarsi .
Lui era abituato a curare soldati ,che il massimo di reazione che avevano era un gemito di colore ,non certo una ragazzina spaventata dalla sola vista dei suoi strumenti.

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