6. ti fai aiutare?

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La sera stessa non ci fu il terzo incontro con Melissa come quasi si aspettava Dimitri,anzi della ragazzina nemmeno l'ombra.
Da un lato ne fu felice ,non voleva ritrovarsela in mezzo a un altra rissa,dall'altro ,un po' gli dispiacque . Nonostante non fosse assolutamente il suo tipo sentiva una strana attenzione verso quell'esserino minuto.
La serata passò tranquillamente ,e così quelle dei giorni a venire,che si susseguivano tranquilli , monotoni,quasi noiosi se non ci fosse stata una certa biondina in caserma.
Non avevano più ripreso in mano quell'argomento spinoso , passavano comunque molto tempo insieme, parlando del più e del meno e,non ricostruendo ,ma semplicemente rafforzando un legame che non si era mai davvero perso.

Ogni cosa sembrava tornata al suo posto se non fosse per ciò che accadde il venerdì sera di quella stessa settimana.
A quanto pare Melissa e Dimitri non riuscivano proprio a starsi lontani per più di sette giorni.
Questa volta l'incontro avvenne in un parcheggio poco prima del locale.

Dimitri si stava dirigendo verso il locale con ancora nella testa Melissa, pensiero che qualche secondo dopo perse d'importanza perché vide d'improvviso proprio la piccola ragazzina,padrona della sua mente,venir picchiata da un ragazzo.

Melissa era una vera e propria calamita per il fare a botte,solo che questa volta il suo avversario si era preparato a dovere con un tirapugni in metallo e un colettino svizzero a scatto,palesemente illegale.

Il bastardo le sferrò un gancio sullo zigomo sinistro e le strappò la maglia ma non fece in tempo a fare altro che Dimitri scese dalla macchina,con uno slancio si mise a correre verso di loro, afferró la più piccola tirandola indietro e poi si scaraventó sul malintenzionato afferrandolo per il collo e bloccandolo contro il muro.

<<ti sembra equo dimmi..?
picchiare una ragazzina con un tirapugni eh?>>

Assottiglió lo sguardo rendendolo più cattivo e duro.
Non gli era mai piaciuto chi se la prendeva coi più deboli, detestava ammetterlo a se stesso,eppure la rabbia e la preoccupazione non facevano che crescere in modo esponenziale se si trattava di quella moretta dagli occhi da cerbiatto,e se si usavano dei sotterfugi come un arma nascosta.

<<ti conviene non presentarti più qui, altrimenti potrebbe succederti qualcosa di molto brutto>>

Gli sorrise ,di un sorriso che non arrivava agli occhi,lasciandolo scappare poco dopo.
Per quanto avesse voluto pestarlo a dovere ,doveva pensare a Melissa,controllare come stesse ,insomma rimanere lucido ,come gli era stato insegnato quando era appena una matricola nell'accademia militare.

Melissa rimase seduta per terra. Il bastardo le aveva tagliato superficialmete la maglietta ,non era riuscito a ferirla li fortunatamente ma sulla coscia si, non in modo troppo profondo ma il dolore si faceva certamente sentire ,a vedere l'espressione sofferente che cercava di nascondere.

Rimase in silenzio, per una volta si era davvero spaventata:il tirapugni,il coltellino,il sangue ...non riusciva a sentire cosa dicevano nè a vedere il viso di Dimitri,troppo assorta nel suo mondo ,e forse era meglio così.

Dopo essersi ricomposto,cercando di calmarsi e mettere su l'espressione più tranquilla possibile si giró verso la ragazza ,si avvicinò a lei e quando vide la sua maglia strappata indugió qualche secondo sulle sue forme per poi sfilarsi la giacca della divisa per avvolgergliela attorno alle spalle coprendola.

Stranamente quando l'omone si girò verso di lei non si sentì spaventata,come con tutti gli altri uomini che gli si avvicinavano ma al sicuro.
Cercò solo di coprirsi al meglio con la maglietta,il vento freddo sulla pelle del fianco non era per niente piacevole,finché non venne avvolta nella giacca dell'uomo. Letteralmente le andava larghissima,le arrivava quasi alle ginocchia,come a voler evidenziare la differenza di stazza tra i due.

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