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Anche quel giorno a Capri spiccava un caldo sole.
La famiglia Massaro aveva deciso di fare un giro sulla barca, proprietaria di Massimiliano.
L'uomo era il fidanzato con sua zia Rita,il mese prossimo precisamente il 30 luglio dovevano sposarsi.
Matilde era felice che Rita finalmente avesse trovato l'uomo della sua vita,che l'amava per quello che era.
Con i suoi pregi e difetti.
Però la bionda non voleva che se ne andasse di casa.
Dopo il matrimonio si sarebbe trasferita insieme a lui a Roma,visto che lui era originario proprio di quella città.
L'uomo si era trasferito a Capri all'incirca all'età di Matilde,insieme alla sua famiglia semplicemente per scappare dalla vita frenetica della capitale.
Ma come si suol dire,troppa tranquillità ti rovina.

La ragazza si trovava sul proprio letto,dinanzi a lei c'era il suo borsone di Salvatore Ferragamo.
Doveva decidere gli outfit che si sarebbe portata per quella giornata.
Matilde non usciva moltissimo(per colpa di tutti quei ragazzi che le andavano dietro),ma una giornata in barca non riusciva a saltarla.
La diciannovenne guardò fuori, proprio in direzione di quella casa.
Ieri notte aveva visto un ragazzo su quel balcone,con solamente delle mutande addosso e per di più stava fumando.
Appena lo aveva visto il suo cuore aveva smesso di battere per un secondo.
Non capiva se lo affascinava oppure disgustava.
Essendo scappata,non capiva che sentimenti provasse.

Poi il suo sguardo finì su un poster che riguardava la sensibilizzazione al mutismo selettivo.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta,la quale era socchiusa.
"Posso?"era sua zia Rita.
Annuì e la donna la spalancò per entrare.
"Sei pronta?"le domandò con tono dolce.
La biondina le mostrò i costumi sparsi sul letto.
"Secondo me questo con le ciliegine sopra ti sta benissimo"le consigliò Rita.
"Mati ti vedo un po' strana,che succede?"le prese la mano.
Sperò con tutto il cuore che parlasse,era all'incirca tre mesi che non la sentiva parlare.
C'erano momenti in cui scambiava più di qualche parola e altri in cui non parlava proprio.

La ragazza scosse il capo come per dire che non ci fosse nulla,che andava tutto bene.
Rita sospirò e la baciò dolcemente il capo.
"Ti aspetto sotto,gli altri sono già tutti pronti"si alzò dal letto,sconfitta.
Nemmeno quella volta era riuscita a farla parlare.
"Mhm Jacob Elordi...hai buon gusto nennè!"prima di uscire dalla stanza, indicò un poster con sopra l'attore il quale stava fumando una sigaretta a petto nudo.
Matilde sorrise e poi sua zia uscì.
Subito dopo il suo sorriso scomparve,si rese conto che l'aveva di nuova delusa.
Doveva parlare,doveva superare quel cazzo di problema ma era più forte di lei.

Infilò dentro il borsone il costume con sopra le ciliegie e altri due,a tinta unita.
Buttò dentro l'accendino e le sigarette.
Poi da sopra il comodino prese il libro che stava leggendo:Lolita.
E lo mise nel borsone, dopodiché lo chiuse e si alzò.
L'ultima cosa che prese prima di uscire dalla stanza fu il telefono insieme alle cuffiette.

[...]
Erano appena arrivati al porto,in cui era parcheggiata la loro barca.
"Massimiliano!Che bello rivederti!"esclamò Maurizio,l'uomo che si occupava della barca quando nessuno della famiglia era presente.
"Maurì da quanno tiempo"i due uomini si abbracciarono in modo fraterno.
Maurizio era un uomo abbastanza alto e corporatura muscolosa,molto simile al fidanzato di sua zia.
"Il matrimonio è agli sgoccioli"gli ricordò, abbracciando Rita.
"Complimenti Rita,hai scelto un pezzo di uomo!"batté le mani l'uomo del porto.
Sua zia sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.

Ad un tratto vicino a Maurizio si avvicinò un ragazzo nonché suo figlio,Diego.
Matilde sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
Quel ragazzo le andava dietro dalle medie,ci provava in tutti i modi possibili e lui credeva di saperla farla parlare.
"Diego mi ha aiutato con il tutto, è proprio nu brav guaglione"suo padre,gli batté una mano sulla spalla.
"Ehi Matilde,quel vestito ti sta da dio"si complimentò lui,per poi avvicinarsi alla biondina.
Le prese la mano che baciò delicatamente.
La diciannovenne sorrise imbarazzata e poi,senza farsi vedere da nessuno,fece una faccia disgustata.
Diego aveva la corporatura simile a suo padre.
I suoi occhi erano di un verde scuro, i capelli ricci e tendenti al rosso.
Sembravano quasi ramato.

"Bhe visto che ti sei impegnato a trattare al meglio la barca,puoi venire con noi.
Così tu e Matilde potete stare insieme!"disse Massimiliano con un gran sorriso.
La bionda spalancò gli occhi e scosse il capo.
"Si, è un'ottima idea!Facciamo socializzare questi due amorevoli giovani"Deborah,l'altra zia, congiunse le mani e annuì d'accordo con l'idea del suo futuro cognato.
"Per me va bene,tanto sotto ho il costume"ovviamente Diego fu d'accordo, con la proposta del futuro marito di sua zia Rita.

Matilde guardò i suoi nonni,loro per fortuna non erano d'accordo.
Il rosso non gli ispirava fiducia,avevano paura che potesse fare del male all loro dolce nipote.
"Magari hai qualche impegno"Nina,sua nonna, cercò di fargli cambiare idea.
"Non si preoccupi signora,non ho nessun impegno"scosse il capo e portò un braccio dietro le spalle di Matilde.
"Dai,dai andiamo sennò si fa tardi!"Deborah salì sulla barca, portando con sé Diego.
"Divertiti guaglio!"sua padre alzò la mano e la sventolò, salutandolo.
Sulla barca salirono anche Rita e Massimiliano.
"Scusa nenné"sussurrò al suo orecchio Anselmo.
Sua nonna le accarezzò la schiena e le baciò i capelli.

Sulla barca aleggiava la leggera melodia di Paris Latino,dalla radio portata da Massimiliano.
Matilde era seduta con la schiena appoggiata su una parete di legno,sulle gambe era poggiato libro e tra le dita aveva la sua solita sigaretta proveniente dal pacchetto di Marlboro Gold.
A voce bassa canticchiava la canzone,mentre muoveva la testa a tempo di musica.

Qué bueno, qué rico, qué lindo
Paris Latino
Qué bueno, qué rico, qué lindo
Paris Latino

Ad un tratto il libro si chiuse,era stato Diego che stava cercando di attirare l'attenzione.
Matilde lo guardò male,aveva paura che lo avesse rovinato.
Ci teneva un sacco ai libri.
"Dai parliamo!Sono venuto qui apposta per scambiare qualche parola."spostò una ciocca di capelli dietro il suo orecchio.
La bionda sospirò e girò la testa dall'altra parte, continuando a fumare.
"Tra qualche giorno è il tuo compleanno,hai già deciso cosa fare?"le domandò il ragazzo dai capelli rame, socchiudendo gli occhi per il troppo sole così indossò gli occhiali da sole.
Non ricevette nessuna risposta,stava iniziando ad andare in panico.
Smettila di parlare, allontanati da me.
Pensò la diciannovenne, osservando le onde che colpivano violentemente la barca.

"Se non hai organizzato nulla,ho pensato di fare una bella passeggiata e poi cenare a Villa Margherita.
È un bel programmino,che ne dici?"lentamente la sua mano si avvicinò a quella di Matilde,poi si posò sopra di essa.
Per fortuna in quel momento la barca si fermò,erano arrivati ai faraglioni.
Voleva solo dire che ci si poteva tuffare,era il momento giusto per 'scappare' da Diego.
"Io mi butto!"esclamò Massimiliano, facendo una rincorsa e poi si tuffò.
"Mati vieni?"le domandò Rita,mentre si toglieva il pareo di dosso.
La bionda annuì.
Fece l'ultimo tiro e diede la sigaretta a Diego.
"Io vengo dopo,adesso vorrei abbronzarmi"disse, ovviamente fu ignorato dalla ragazza che nel mentre si stava per tuffare insieme alla zia.

Il ragazzo fece un tiro e lentamente buttò fuori il fumo dalle narici.
"È come se ci fossimo baciati Mati!"esclamò, mostrandole la sigaretta.
Matilde fece una faccia schifata e subito scosse il capo.
"Al mio tre, uno... due...tre!"al numero finale le due si tuffarono.

Anche Christian e Lucrezia si trovavano ai faraglioni,avevano affittato una piccola barca e avevano deciso di recarsi fin lì.
Per stare in tranquillità e non essere disturbati da nessuno.
La bionda era distesa sul telo da mare mentre ascoltava la musica.
Invece il riccio era in procinto di tuffarsi.
"Amore"la chiamò scuotendola.
"Mhm?"rispose, togliendo una cuffietta dall'orecchio.
"Vado a tuffarmi,vieni?"posò le labbra sulla sua spalla e la iniziò a baciare.
"Magari tra poco"
Il ragazzo annuì per poi tuffarsi.

Appena riemerse,si spostò i capelli dal viso e vide a qualche metro dinanzi a loro una barca molto grande.
Prese un gran respiro e andò sotto.
Si ritrovò davanti la stessa ragazza che aveva visto la sera prima,dedusse che si trovasse sulla barca grande.
Ora che la bionda era più vicina a lui,poteva notare alcuni particolari.
Aveva dei bellissimi occhi verdi,un naso perfetto e una bocca piccola.
Riemersero insieme.
Entrambi avevano il fiatone,come se avessero corso per vari chilometri.
Anche Matilde poteva scorgere i particolari di Christian.
Capelli ricci,bocca piccola a forma di cuore e occhi marroni profondi.
Rimasero guardarsi.
Matilde ingoiò un groppone di saliva e si morse il labbro inferiore,in crisi da quella situazione.

"Chri arrivo!Mi sto per tuffare!"la voce di Lucrezia ruppe quel momento che sembrava essere diventato magico.
La bionda velocemente si allontanò dal riccio, nuotando più veloce che poteva.
Il moro strabuzzò gli occhi, cercando di capire cosa era successo e soprattutto cosa gli stava succedendo.

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora