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Il ricordo della sera prima era vivido nella mente di Matilde.
La biondina si trovava in cucina e stava aiutando Renata a preparare una torta.
Nel mentre saltellava e ballava con in sottofondo una musica, proveniente da una piccola radio.
Era La più bella di Mecna e Coco.

Mi piaci più delle Nike, mi piaci più delle cose
Che non ho avuto mai, più di un ombrello se piove
Di un milione di like, di un milione di copie
Più di un "Ciao, come stai?" scritto alle quattro di notte

Renata osservava la ventenne con un sorrisetto divertito stampato sul volto,mentre preparava la torta.
"Oggi ti sei svegliata bene,Mati...hai sognato qualcosa di bello?"le domandò la domestica, versando l'impasto della torta nel contenitore sempre con l'aiuto della ragazza.
"Renata è successa una cosa bellissima!"esclamò, prendendole le mani.
"Cosa è successo?Sono curiosa"disse,per poi prendere l'impasto e infornare.
"Ho parlato!Ho parlato a uno sconosciuto!"prese di nuovo le sue mani e la ventenne iniziò a girare, facendo volteggiare anche Renata.
"E chi sarebbe questo sconosciuto...oh mio dio mi gira la testa"Matilde si fermò e con uno scatto si sedette sul bancone.
"Ti ricordi il ragazzo che alloggia davanti casa?Ecco,gli ho detto il mio nome"batté le mani e sorrise.

"È stupendo tesoro,ma quando è successo?"le chiese la donna in carne,prendendo una sedia e sedendoci sopra.
"Prometti che non lo dirai né ai nonni né agli zii?"abbassò la voce,per non farsi sentire dai suoi familiari.
"Promesso"poggiò una mano sul cuore.
"Ieri sera sono uscita di nascosto e l'ho visto.
Siamo andati in spiaggia e per la maggior parte del tempo ha parlato lui,quando se ne stava per andare ho parlato.
In realtà ho solo detto il mio nome,ma è un grandissimo passo."
"È bellissimo Mati, è veramente un gigantesco passo"la donna in carne congiunse le mani,si stava riprendendo dalla giravolta che aveva avuto con la ventenne.
"Mi ha anche detto il suo nome:Chistian ma si fa chiamare anche Mida...non so il motivo preciso"la ragazza si grattò il mento,cercando di pensarci.
"Piccolina,senti che potrebbe essere il ragazzo perfetto?"si alzò e poggiò le mani sulle sue cosce.

Matilde rispose facendo spallucce.
"Diego non mi va per niente a genio,ti farebbe solo soffrire"commentò Renata.
"La penso come te,i nonni e zia Rita... solamente a Zia Deborah garba"si mise a braccia conserte e sbuffò.
"Sicuramente lei e il padre di Diego avranno una storia insieme piena di sesso, sennò non c'è spiegazione"suppose la domestica.
"Renata!"esclamò Matilde, rimproverandola in modo scherzoso.
Per certi comportamenti nemmeno alla bionda zia Deborah le stava a genio,ogni tanto aveva pensato che avesse una storia con Maurizio.

Le due scoppiarono a ridere.
Ad un tratto proprio la cara Deborah chiamò la sua nipotina.
"Devo per forza andare?"guardò Renata e a malincuore la domestica annuì.
Matilde scese dal bancone e uscì dalla cucina, salì le scale ed entrò in salotto.
Per sua sfortuna trovò Diego,seduto sul divano che parlava allegramente con Deborah.
"Oh eccoti qui!Diego voleva fare una passeggiata con te, così state un po' da soli"disse lei,con un leggero sorrisetto malizioso.
Con lo sguardo cercò i suoi familiari,nessuno era nelle vicinanze.
Matilde ma non ci riuscì,la sua lingua si bloccò di nuovo.
Quante gliene voleva dire...

Matilde scosse il capo e indicò la cucina,per farle capire che stava preparando un dolce insieme a Renata.
"Ricordati che sei una Massera,la famiglia più ricca e potente di Capri.
Lei è solo una semplice domestica"le ultime parole le pronunciò con espressione leggermente schifata.
"Ha ragione,insieme noi due brilliamo"anche Diego si introdusse nel discorso.
"Forza,uscite su su"Zia Deborah li spinse fino fuori dalla porta.
Matilde non poté contraddire,doveva stare ai suoi ordini.

"Sei meravigliosa Matilde"le prese la mano e baciò dolcemente il dorso.
La bionda sorrise forzatamente,per fargli credere che fosse felice di stare con lui.
"Andiamo a Marina Grande,che ne dici?"le domandò il riccio,mentre attraversavano il cortile.
La ventenne fece spallucce,non le importava dove andassero.
Voleva solamente starsene a casa.
"Perfetto,andiamo lì"

Christian Prestato era disteso sul suo letto con il telefono in mano,era da un po' che cercava informazioni riguardo la bionda.
Matilde non era presente su nessun social,capì che la ragazza era parecchio timida e non le piaceva mettersi in mostra.
La sua ragazza si trovava in bagno a prepararsi,tra qualche minuto sarebbero andati in spiaggia.
La sera prima avevano fatto pace, l'uscita di Mida era servita.
Matilde lo aveva tranquillizzato.
"Eccomi qui"Lucrezia uscì dal bagno con addosso un bikini verde e pois bianchi.
Il moro posò il telefono sul comodino e si mise seduto,per osservare meglio la bionda.
"Ti sta benissimo amore"
"Grazie Chri"fece una giravolta,poi indossò un pareo per coprirsi la parte inferiore.
"Tu sei pronto?"gli domandò Lucrezia.
"Si,possiamo andare"prese il telefono e se lo mise in tasca.

[...]
Ben presto i due si ritrovarono sulla spiaggia di Marina Grande,la sua fidanzata era sul telo per abbronzarsi.
Anche lui stava prendendo il sole ma con le cuffiette nelle orecchie.
Quel giorno il sole picchiava forte,non sarebbero sopravvissuti molto quel caldo.
La coppia già era pronta a rifugiarsi in qualche bar con l'aria condizionata a palla.
Christian si mise seduto quando ad un tratto vide proprio Matilde,che stava passeggiando con Diego.
Il moro si tolse gli occhiali da sole e strabuzzò gli occhi.
Collegò il ragazzo al probabile fidanzato.

Ad un tratto Mida sentì una sorta di strana sensazione in corpo.
Sbuffò sonoramente e si distese di nuovo sul telo.
Pensò subito che fosse gelosia,ma andiamo perché dovrebbe essere geloso di una ragazza conosciuta da poco di cui conosce solamente il nome e cognome?
Scosse il capo e cercò di non fare pensieri del genere.

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Where stories live. Discover now