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Il mese di luglio si era avventato sulla vita degli abitanti di Capri.
Mancavano ventotto giorni al matrimonio di zia Rita e Massimiliano,il suo abbandono si stava pian piano avvicinando.
Sì, rimanevano i suoi nonni e Renata a proteggerla da zia Deborah.
Purtroppo non erano immortali.
Sua zia avrebbe in tutti i modi cercato di far fidanzare Diego e sua nipote.
Pensandoci le veniva il disgusto,Diego voleva solamente una cosa da lei.
Appena l'avrebbe ottenuta,subito l'avrebbe abbandonata.
"Nonna manca un mese al matrimonio, proprio adesso devi scegliere il vestito?"le domandò Matilde, buttandosi a peso morto sul letto mentre l'anziana si specchiava.
"Voglio essere bella,tutto qui"la donna fece spallucce.
"Tu sei sempre bella nonna,anche con un sacco di patate addosso"si alzò dal letto e si avvicinò alla nonna,poi le poggiò le mani sulle spalle.

Nina sorrise e si sistemò i capelli.
"La famiglia Massera deve sempre essere pronta a tutto"disse con tono deciso.
"Hai ragione"la biondina le diede un bacio sulla guancia.
"Mati puoi prendermi il porta gioie, perfavore?"le domandò dolcemente.
"Certo"si avvicinò al porta gioie.
Ma ad un tratto vide dei fogli riposti sotto il centrino del comò, corrugò le sopracciglia.
Ne prese uno e lesse una frase,che la allarmò parecchio.

Ospedale Monaldi

Le sue mani incominciarono a tremare,stessa cosa fecero le gambe.
Le risultò difficile muoversi.
Ingoiò un groppone in gola e i suoi occhi pizzicarono,segno che stava per scoppiare a piangere.
Sua nonna che stava male?No,non poteva essere vero.
No,no,no.
"Tesoro l'hai trovato?"le chiese Nina
"Si nonna...si"rispose con voce leggermente tremante.
Nascose i fogli sotto il centrino e portò il piccolo baule a sua nonna.
Era meglio non prendere i documenti, sennò lei se ne sarebbe accorta.

"Mati che ti succede?Sembra che abbia visto un fantasma"commentò la donna con una dolce risatina.
"Sto bene, tranquilla nonna"sorrise a labbra strette,mentre le porgeva il porta gioie.
"Sei bianca in volto,forse è meglio che ti distendi un po'.
Chiamo Renata?"
"No,no sto benissimo"fece un sorriso convincente.
L'anziana annuì lentamente per poi darle un bacino sulla guancia.
"Allora iniziamo a provare gli orecchini"enunciò Nina, prendendo il primo paio di orecchini:verde smeraldo molto lunghi.

Christian Prestato era seduto sul letto mentre la sua ragazza camminava avanti e indietro per la stanza,parlando o meglio litigando con lui.
La cena di qualche giorno prima stava letteralmente rovinando la loro relazione.
In poche parole durante la cena la bionda parlava con Mida,ma il moro aveva pensieri su altro.
Non rispondeva con passione piacere alle sue domande.
Subito Lucrezia optò che ci fosse un'altra ragazza,che stesse rovinando il loro rapporto.

Lucrezia non aveva tutti i torti,i pensieri del ventiquattrenne erano interamente incentrati su Matilde.
Da quella volta che aveva avuto pensieri impuri su di lei,la situazione era cambiata.
Mida era attratto non solo dalla sua possibile sensualità ma anche dal carattere.
Dolce, tranquilla,gentile e soprattutto misteriosa
Insomma non aveva difetti.
Poi voleva sempre vederla,era come se Matilde fosse una specie di droga.
Stava nascendo una dipendenza

"Cristo mi ascolti per un secondo?!Solo uno!"esclamò Lucrezia, fermandosi all'improvviso davanti al suo fidanzato.
"Ti ascolto"disse il milanese.
"Seh certo,a cosa o meglio a chi cazzo stai pensando?"i suoi occhi erano spalancati,le vene delle mani si facevano sempre più visibili.
Mida sospirò pesantemente e si passò una mano tra i suoi capelli.
Lucrezia sputò una risatina amara.
"Stai pensando alla figlia di papà, vero?"si mise a braccia conserte.
"Cosa?!No!No..."scosse energicamente il capo.
"Quanto cazzo mi fai ridere,quella ragazzina ti ha fottuto il cervello"sul volto della bionda era comparso un sorriso amaro, solamente per non scoppiare in lacrime.
"Senti Christian dimmelo adesso,dimmi che non mi ami più così la facciamo finita"il sorriso scomparve dal suo volto e strabuzzò gli occhi.
"Devo uscire"enunciò, alzandosi dal letto.

Uscì di casa chiudendo la porta con un notevole tonfo.
Lucrezia si buttò sul letto e sospirò pesantemente,visto che il suo ragazzo era uscito poteva sfogarsi piangendo.

[...]
Matilde Massera era seduta sui piccoli sassolini della spiaggia, osservando la luna che si specchiava sulla superficie limpida del mare.
Per tutta la giornata aveva avuto in mente quei dannati documenti di sua nonna, provenienti dall'ospedale.
La sua sigaretta si trovava tra le sue dita,non aveva ancora fatto un tiro.
"Speravo di trovarti qui"
La biondina sorrise,con la mano toccò lo spazio vuoto vicino a lei per fargli capire che poteva sedersi.
Christian eseguì il suo ordine,non perse tempo ad accendersi una sigaretta.

"Tutto bene?"le domandò il moro, inclinando di poco il capo.
"Rigiro la domanda"rispose prontamente Matilde,con un mesto sorriso sviando la domanda del milanese.
"Credo che la relazione tra me e Lucrezia stia per finire.
Sono stato tutto il giorno in giro per Capri,per pensare...in un certo senso"strinse le labbra e annuì,poi le riaprì per fare un tiro.

Passarono pochi secondi di silenzio.
"Mia nonna potrebbe morire e sembra che a nessuno della mia famiglia importi più di tanto"finalmente la ventenne fece il primo tiro dalla sigaretta che ormai stava terminando.
"Dio, mi dispiace un sacco Matilde... nemmeno ai tuoi genitori importa?"
"Adesso non pensiamoci,non roviniamo questa serata con i nostri problemi"con quella risposta,la ragazza sviò la domanda riguardante i suoi genitori.
Christian voleva tanto chiedergli come fossero e soprattutto che rapporto avesse con loro,ma lasciò perdere.

Il moro si accorse che la mano di Matilde stava leggermente tremando.
Il ragazzo guardò prima la ragazza,che aveva lo sguardo fisso sull'orizzonte,poi la mano tremante.
Senza pensarci due volte la tranquillizzò, posando la mano sulla sua.
La bionda abbassò lo sguardo e sorrise dolcemente,appena vide la mano di Christian sopra la sua.
"Sei bellissima Mati"quelle parole gli uscirono dalle labbra con una facilità disarmante.
Le guance della napoletana divennero di un rosso porpora e spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Poi si morse l'interno guancia, imbarazzata.
Tutti i ragazzi dell'isola le dicevano che era bella però senza sentimento,invece Mida era tutto il contrario.

Il cuore di Matilde stava battendo all'impazzata,era come se stesse uscendo dalla sua gabbia toracica.
I loro sguardi si incatenarono, Christian rimase incantato dagli occhi verdi della ventenne.
Lentamente il viso di Mida si stava avvicinando a quello della bionda.
Il volto di Christian si fermò a un centimetro dal suo, osservò i suoi occhi e in particolare le labbra.
"Non ho mai baciato nessuno"disse in un sussurro,come se fosse un segreto di stato.
Il milanese annuì comprensivo,fece per allontanarsi ma la napoletana gli strinse la mano per non farlo allontanare.
"Ti prego..."gli occhi di Matilde luccicavano grazie alla luce della luna.

Le loro labbra si unirono,in un dolce e lento bacio.
La biondina sorrise e cercò di provare al massimo tutte le sensazioni del suo primo bacio.
La mano del ventiquattrenne si spostò da sopra quella di Matilde,per poi posarsi sulla guancia.
Con il pollice iniziò ad accarezzare lo zigomo.
Ormai le sigarette dei due erano terminate e si trovavano a terra.
Le farfalle dello stomaco di Matilde stavano facendo un rave party e il suo cuore ormai era fuggito dalla cassa toracica.

La lingua di Christian entrò lenta e lasciva nella bocca di Matilde.
La ragazza sobbalzò,cercando di capire se quella sensazione le desse fastidio.
Le stava piacendo.
La bionda poggiò entrambe le mani sulle sue guance,per cercare in qualche in modo di aggrapparsi.
Le scappò un gemito,Mida sorrise capendo che il bacio stava piacendo.
Si staccarono, solamente per prendere un po' di fiato.
Entrambi sorrisero.
"Com'è andato?"le chiese, accarezzandole la guancia.
"È stato perfetto"rispose Matilde,dandogli un leggero bacio sulle labbra.

Matilde e Christian rimasero tutta la notte in spiaggia,a guardare il mare e ogni tanto scambiarsi qualche fugace bacio per poi crollare addormentati sulla spiaggia.

Sono tornata!Direi che il capitolo è stato pieno di emozioni.
Sono felice di essere ritornata,mi mancava tanto scrivere.
Comunque vorrei provare ad aggiornare tutti i giorni, sarà impossibile però ci provo.

Ci vediamo al prossimo capitolo!

Giulia🖤🍓

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora