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In casa Massera regnava sempre quell'aria di preparativi per il matrimonio tra Rita e Massimiliano.
Mentre i due futuri sposi si trovavano in salotto a parlarne,Matilde si trovava come al suo solito sul tetto a fumare.
Il sole sbatteva sulla sua pelle candida,per il 31 luglio voleva essere un po' scura così poteva fare bella figura.
Il vestito ancora non lo aveva trovato, sì nell'armadio ne aveva di belli però nessuno le ispirava per il matrimonio della sua cara zia.

La biondina,in tutti sensi,stava scappando da Zia Deborah.
Ogni volta che la incontrava per casa, l'argomento principale di cui voleva parlare era Diego.
Non lo sopportava proprio,voleva stargli il più lontano possibile.
Quando era uscita con lui, nonché il giorno prima,aveva passato le ore più insopportabili e lente della sua vita.
Il ragazzo la riempiva di complimenti e attenzioni,ma lei non lo voleva.
Purtroppo quando era in sua compagnia la sua lingua si bloccava,come se fosse arrotolata e attaccata con lo scotch.

Rigirò la sua Marlboro Gold tra le dita e fece un tiro.
Ad un tratto dall'appartamento di Christian e Lucrezia, sentì delle risatine.
La ventenne si mise seduta per vedere che stesse succedendo.
L'anta del loro balcone era semi aperta,i due erano distesi sul letto e si stavano baciando con passione.
Poi la fidanzata gli tolse la maglia, lentamente Christian le sbottonò i jeans.
Matilde fece una faccia schifata e scivolò sulle tegole,fino a scendere sul balcone ed entrare in casa.
"Dio,che schifo"disse tra se e se la biondina,chiudendo anche le ante del balcone per non sentire eventuali rumori molesti che sarebbero di subito arrivati ben presto.

Vedere Mida e la sua ragazza in quel momento,non era stato per niente piacevole.
Il suo stomaco era in subbuglio e il cuore era come se fosse stato schiacciato da un tir.
Spense la sigaretta nel posacenere e scese al piano di sotto,nella sua mente viaggiavano quelle dannate scene riguardo ai due.
Non se li riusciva a togliere dalla testa.
Matilde si ritrovò in salotto,Rita e Massimiliano stavano chiaccherando amabilmente.

La biondina sorrise dolcemente,desiderava avere un uomo che la amasse come Massimiliano amava sua zia.
"Mati"la voce di Renata la svegliò dalla sua sottospecie di trance.
"Renata...ti stavo disturbando?"le domandò la ragazza.
"No no stai tranquilla,la tua presenza non mi disturba mai"
"Ti ho vista persa nei tuoi pensieri e subito mi sono preoccupata"enunciò la domestica, continuando a pulire le mensole con lo spolverino.
"Pensavi al tuo principe azzurro?"abbassò la voce,come se non volesse farsi sentire da Rita e Massimiliano.

"In un certo senso"rispose Matilde, osservando la donna pulire.
"Non mi sembri tanto contenta,l'hai visto con la sua ragazza?"
Centrato in pieno.
"Si,stavano per...per farlo"balbettò la biondina, divenendo leggermente rossa.
"Quando li ho visti mi sono sentita strana.
Avevo un macigno pesante sullo stomaco"
"Ah l'amore,bello e doloroso allo stesso momento!"esclamò la donna in carne,con finto fare teatrale.
Matilde alzò gli occhi al cielo e sorrise.
"Non sono innamorata di Christian"disse mentre Renata le passava una fotografia, raffigurante Deborah e Rita nei loro anni d'oro.
"Da giovane zia Rita somigliava a me"inclinò la testa e con un dito sfiorò la sua figura,disse quello solamente per cambiare discorso.

"Stasera prova ad andare di nuovo in spiaggia,dove siete andati l'altra volta"le consigliò la domestica, riprendendo la foto e pulendola con un panno bagnato.
"Sicura che non c'è nessuna festa?Non voglio incontrare Diego e gli altri ragazzi dell'isola"si morse la punta dell'unghia.
"Da quello che so non c'è niente"la informò.
La ventenne annuì lentamente.
"Ripeto,non sono innamorata di lui"
Renata ridacchiò leggermente.

[...]
Matilde Massera era seduta sui sassolini della spiaggia,mentre fumava la sua solita sigaretta dal pacchetto di Marlboro Gold.
La luna,come al solito,splendeva lasciando il suo riflesso sull'acqua.
Aveva fatto una scelta azzardante,il moro poteva anche non venire.
La bionda guardò con tristezza la sua sigaretta che stava quasi terminando,segno che si trovava lì da tanto tempo e che Mida ancora non era arrivato.
Si alzò da terra e si pulì i jeans con le mani.
"Sorpresa"ed eccola,la sua voce.

Matilde sorrise per poi girarsi.
"Ti starai chiedendo del perché sono qui.
Semplicemente Lucrezia dormiva e io non avevo sonno"rispose lui, facendo spallucce.
"Te ne stavi andando,per caso?"
La ventenne ingoiò un groppone in gola,cercando di parlare ma alla fine annuì solo.
Gesto che compiva quando era in compagnia di sconosciuti.
Si maledì mentalmente, Christian è l'unico ragazzo e sconosciuto di cui si può fidare.
Le trasmette tranquillamente.
"Ti dispiace se rimani ancora qui, con me?"
"No"
All'esterno sul suo viso traspariva tranquillità invece dentro di sé,era praticamente scoppiata una festa.
Aveva aperto bocca,stavolta non per dire il suo nome.

Si sedettero a terra,senza perdere tempo Christian si accese una sigaretta.
"Ieri ti ho vista con un ragazzo, è per caso il tuo fidanzato?"Mida ruppe il silenzio che si era creato da poco.
"No no"la bionda scosse il capo.
Sul volto del ventiquattrenne comparì del sollievo,che subito nascose per non farlo vedere a Matilde.
Andiamo Mati,dì altre cose...non parlare a monosillabi!

"Comunque sembra tu sia un pelino meno timida, qualche parola l'hai detta"osservò Mida facendo un tiro.
Matilde sorrise e le sue guance divennero leggermente rosse.
"Vuoi fare un tiro?"Christian le mostrò la sigaretta che aveva tra le labbra.
Fece di no con la testa.
"Matilde... è un nome molto bello,in giro non si sente tanto questo nome"il ragazzo stava iniziando ad avere difficoltà,non era semplice avere una conversazione con una persona che non spiccica parola.
"Grazie..."

Ad un tratto delle voci di ragazzi si fecero sempre più vive nelle loro orecchie.
Il cuore di Matilde iniziò a battere all'impazzata e si guardò intorno, preoccupata.
Tra tutte quelle voci riconobbe proprio quella di Diego.
Subito pensò che erano andati in qualche bar a bere fino a sfondarsi il fegato,per poi bighellonare per l'isola.
"Matilde,che succede?"Mida le posò una mano sulla sua spalla.

"Piccré!"esclamò il rosso.
Matilde si alzò di scatto e cercò di scappare ma venne accerchiata dai ragazzi.
Christian la seguì e cercò di 'salvarla'.
"Hai trovato il fidanzato Matilde,mhm niente male."commentò Diego,dando un veloce sguardo al milanese.
"Deborah non sarà contenta,tu lo sai che lei preferisce me."
Gli altri ragazzi la osservavano avidamente,qualcuno la sfiorò.
"Lasciala stare"disse Christian con tono fermo.
"Uh il palo della luce si sta ribellando,senti vattene"Diego non aveva paura della notevole altezza di Mida.
Il moro prese per mano la ragazza e la allontanò dal gruppo.
"Senti cazzone ,Matilde non preferirà mai uno spilungone come te.
Non riusciresti a soddisfarla"sorrise in  modo strafottente e si morse l'interno della guancia.

La ventenne gli strinse la mano e guardò preoccupata il ventiquattrenne.
"Vattene"disse Mida a denti stretti, posò una mano sul suo petto e lo allontanò.
Diego scoppiò a ridere, Christian lo guardò confuso.
Il riccio smise di ridere e sferrò un pugno sul viso del ragazzo.
Matilde mise le mani sulla bocca,scioccata.
Christian barcollò un po',il sangue uscì dal suo labbro che pulì con il dorso della mano.
Anche il milanese colpì Diego,in pieno volto.
"Brutto figlio di puttana!"urlò lui, avventandosi sul suo corpo.
Gli amici di Diego andarono in suo aiuto.

Lentamente Matilde indietreggiò, guardando la scena inorridita.
Non sapeva che fare,non riusciva ad urlare.
L'unica cosa che le venne in mente fu quella di scappare.

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Where stories live. Discover now