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tw:mature context

Era passato qualche giorno dall'uscita in barca,il compleanno di Matilde si stava avvicinando e ancora non sapeva che fare.
La sua famiglia non aveva accennato nulla su cosa fare.
Ancora non aveva accettato la proposta di Diego.
Quel ragazzo piaceva solo a zia Deborah e a Massimiliano.
I suoi nonni non si fidavano tanto di lui, credevano che potesse fare del male alla loro unica nipote.

E poi c'era quel ragazzo.
Il ricciolino con gli occhi scuri e profondi,le labbra piccole e una forma del viso perfetta.
Matilde non sapeva nemmeno il suo nome e lo 'conosceva' solamente da pochissimi giorni.
Dedusse che fosse un turista, perché in giro per Capri non lo aveva mai incrociato per strada.
Su quell'isola si conoscevano tutti, purtroppo.
Le due volte che lo aveva visto era rimasta incantata,in un certo senso.
Aveva provato un miscuglio di emozioni in quei due momenti.
Amore, paura, disgusto o eccitazione?

La diciannovenne si trovava distesa sul proprio letto,era notte fonda e nella villa della famiglia Massera regnava un silenzio tombale che a tratti risultava rilassante e inquietante.
La biondina non riusciva a dormire,aveva provato mille posizioni.
Persino con le sue posizioni preferite non riusciva a dormire.
Sbuffò e chiuse gli occhi, però poi li riaprì subito capendo che non stava prendendo sonno.
I suoi pensieri erano incentrati sul ragazzo dai capelli ricci.

Si mise seduta sul letto e si sporse per guardare alla finestra.
Non c'era.
Ritornò a letto e si mise a braccia conserte.
Si era invaghita di lui?
Oppure provava solamente attrazione sessuale?
Dedusse la seconda.

Matilde,per colpa del suo problema,non aveva mai baciato e fatto sesso con nessuno.
Però grazie a riviste e film,qualcosa sapeva anche.
La biondina si guardò intorno,come per controllare se fosse vista da qualcuno.
Non voleva farlo,ma ne aveva bisogno.
Lo aveva fatto pochissime volte nella sua vita, perché da una parte si vergognava e dall'altra non voleva essere scoperta.
Sì era una cosa naturale che tutti facevano,ma non voleva deludere la sua famiglia.
Fortunatamente nella stanza accanto dormivano i suoi nonni,che avevano un sonno pesante.

Alzò di poco la coperta e lentamente la sua mano finì dentro i pantaloncini.
Con due dita iniziò a stuzzicare la sua intimità e poi chiuse gli occhi.
Subito gli comparve il ragazzo dai capelli ricci davanti.
Era fin troppo vicino a lei.
Grazie alla sua immaginazione il ragazzo che viveva di fronte a lei,la stava spogliando con molta delicatezza mentre la baciava con passione.
La diciannovenne sorrise e continuò a darsi piacere da sola.
Altro flash,in quel momento il moro stava accarezzando il suo corpo.
Le sue labbra erano sulla mandibola,che ogni tanto baciava e mordeva.

Un leggero ansimo uscì dalle sue labbra e si morse il labbro inferiore.
Inarcò la schiena e allargò le gambe, continuò a compiere movimenti circolari con le dita sulla sue intimità.
Gli ansimi fecero spazio ai gemiti,che divennero sempre più acuti.
A bassa voce diceva di continuare,come se il ragazzo ci fosse realmente.
Con l'ultimo e rumoroso orgasmo,venne sporcando il pantaloncino.

Poggiò la schiena sul letto e riaprì gli occhi,si accorse che purtroppo il moro non era insieme a lei.
Il suo viso era completamente rosso e lentamente tirò fuori la mano dai suoi pantaloni.
Le sue dita erano appiccicose.
In quel momento Matilde si sentì sporca,doveva capire che non aveva fatto niente male.
Si alzò dal letto e subito si diresse in bagno.
Lavò per bene le mani e poi si guardò allo specchio.
Si sentiva uno schifo,non capiva perché si stava vergognando di se stessa.
Le venne l'impulso di vomitare.
Tossì,segno che si stava avvicinando il momento,e corse verso il gabinetto.

Appena finì, scaricò e si pulì la bocca con un pezzetto di carta igienica.
Sospirò pesantemente e con il dorso della mano si asciugò le goccioline di sudore,che si trovavano sulla sua fronte.
Decise di togliersi il pantaloncino, rimanendo senza niente sotto.
Lo nascose, così Renata non poteva trovarlo.
Lo avrebbe lavato Matilde di nascosto,non voleva far sapere a nessuno quello che aveva fatto.
Poi si ricordò che il riccio aveva anche una ragazza,da lì si sentì ancora più in colpa.
Scosse il capo e ritornò in camera,per mettersi un nuovo pantaloncino.

Aprì l'armadio e ne trovò uno,che subito indossò.
Passò davanti al balcone e ci buttò un occhio,il moro stava fumando stavolta insieme alla sua ragazza.
Matilde si morse la punta dell'unghia, imbarazzata da quello che aveva fatto all'incirca cinque minuti prima.
Si batté una mano sulla fronte e poi ritornò a letto.

[...]
Matilde si trovava,come al solito,distesa sul tetto a fumare.
Non aveva tanta voglia di dirigersi in sala da pranzo per la colazione.
Aveva paura che quella notte qualcuno avesse sentito.
Era una cosa naturale ma si vergognava lo stesso.
In compenso si era sentita meglio,in un certo senso si era liberata.

Sempre in quello stesso momento Christian si era svegliato, Lucrezia ancora dormiva.
Il moro si accorse subito che la biondina si trovava sul tetto a fumare, così decise di uscire fuori al balcone.
Non capiva cosa gli stava succedendo,voleva tanto conoscere quella ragazza.
Ne approfittò e anche il ventiquattrenne si accese una sigaretta.
I suoi occhi erano posati sulla figura della dicianovenne.
Appena i loro occhi si incrociarono, Christian alzò la mano come se volesse salutarla.
Matilde,non scappò,con insicurezza accettò il suo saluto.
Christian, fortunatamente,non poteva vederla visto che il viso di Matilde era diventato completamente rosso.

Ad un tratto il moro sentì due braccia esili avvolgere la sua vita.
A quel contatto lui sobbalzò,non si era proprio accorto che Lucrezia si fosse svegliata.
Distolse lo sguardo da Matilde e si concentrò sulla sua ragazza.
Non doveva fare il coglione con le altre,lui amava Lucrezia e nessuna gli avrebbe fatto cambiare idea.
"Buongiorno Chri-Chri"disse con la voce ancora impastata dal sonno.
"Amore..."si girò verso di lei e si abbassò alla sua altezza,per darle un bacino sulla punta del naso.
"Sei troppo alto"sbuffò la sua ragazza,a braccia conserte.
"Madre natura mi ha creato con i miei 1,90 cm... prenditela con lei"ironizzò il moro, continuando a fumare.

Christian si girò per un secondo,la ragazza era sparita.
"Cosa a guardi?"Lucrezia si sporse,per vedere cosa stesse guardando il suo fidanzato.
"Nulla...nulla,stavo solamente guardando la villa.
Stavo pensando al proprietario..."
"Li ci vive la famiglia più ricca e conosciuta di Capri,il cognome non me lo ricordo onestamente"lo informò Lucrezia.
Lei aveva delle amiche che vivevano sull'isola, perciò sapeva alcune informazioni riguardo l'isola napoletana.
"Dai andiamo a fare colazione"la bionda lo prese portandolo dentro.


Capitolo abbastanza di passaggio, comunque mi sono appena accorta che il compleanno era il 12/07/2004 ma adesso ho cambiato con giugno, quindi il compleanno di Matilde è il dodici giugno.
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo capitolo!

Giulia🖤🍓

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Where stories live. Discover now