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01/07/2024

"Com'è stato?"le domandò Christian,poggiando una mano sul petto per cercare di calmare il respiro.
"Bello... si, è stato bello"rispose Lucrezia,sul suo volto non era presente così tanta sicurezza.
La bionda si coprì il seno nudo con il lenzuolo,Mida si accorse della sua espressione.
"Lu non ti è piaciuto,guarda che me ne sono accorto"
La ragazza sospirò pesantemente.
"Non è che è stato brutto, è stato strano"spiegò la ventiquattrenne gesticolando a malapena.
Mida annuì lentamente.

"Strano?"ripeté Christian, confuso.
"Si,non eri in te"
Mida era ancora più confuso.
"Normalmente mentre lo facciamo mi dai tante attenzioni,adesso sei stato più freddo.
Era solo una questione di finire il più presto possibile."la bionda gesticolò, poggiando la testa sul petto nudo del moro.
"Sarà una tua impressione Lulù"la tranquillizzò,dandole un tenero bacio sulla fronte ancora perlata dal sudore.
Ma quella rassicurazione non tranquillizzò la ragazza,era sempre più convinta della sua idea.
"L'ho notato anche altre volte Chri"disse flebilmente.
Da lì calò il silenzio.

"Questo silenzio equivale alla verità?"gli chiese Lucrezia, mettendosi seduta sul letto.
Il lenzuolo cadde dal sopra il suo corpo, lasciandola completamente nuda.
"No amore...no,io ti amo ancora"anche il moro si sedette e con il dorso della mano le accarezzò la guancia.
Poi Christian le diede un dolce bacio sulle labbra,la sua ragazza sorrise sopra di esse.
"E te lo dimostrerò"

Iniziarono di nuovo a farlo,quella volta Lucrezia era sopra di lui.
Mida era in completa estasi,le sue mani vagavano per il corpo della biondina facendola ancora di più eccitare.
Distolse per un secondo lo sguardo dalla sua ragazza,per guardare fuori.
Scelta più che sbagliata.
Trovò Matilde con le cuffiette alle orecchie,mentre leggeva Jane Eyre.
Chiuse gli occhi,altro errore che aveva commesso.
Per un secondo gli sembrò che sopra di lui ci fosse Matilde,la dolce e innocente Matilde.
I suoi occhioni verdi che lo fissavano con malizia,mentre si mordeva il labbro inferiore.
Ecco,quella particolarità faceva impazzire Christian.
Amava le ragazze innocenti, che poi si rilevavano essere bravissime a letto.

La prima a venire fu Lucrezia,dopo qualche secondo anche Mida arrivò al culmine.
Lentamente aprì gli occhi e l'immagine di una 'Matilde per niente innocente' spari completamente.
La sua ragazza sorrideva ampiamente, guardando il suo fidanzato con amore.
Christian aveva un mezzo sorriso,come se ci fosse rimasto male.
"Erano state solamente mie impressioni,avevi ragione tu.
Mi ami... eccome se mi ami"

Matilde Massera,con uno scatto,chiuse il libro e si tolse le cuffiette dalle orecchie con ancora la voce di Liberato.
Gettò un veloce sguardo al balcone di fronte,la coppia si stava facendo le coccole a vicenda.
Erano entrambi felici, soprattutto Christian.
La bionda sospirò pesantemente e rientrò in camera.
Poggiò il libro sul comodino insieme alle cuffiette.
Il suo sguardo cadeva sempre sul poster riguardante il mutismo selettivo.
Era tutta colpa sua.
Non riusciva ad avere una vita sociale che una ventenne dovrebbe avere.
Per colpa del mutismo selettivo non riusciva ad avere una conversazione normalissima con uno sconosciuto, nemmeno con Christian.
"Perché mi comporto così? Perchè? Perché? Perché?"

Ad ogni 'perché' si diede dei pugni sulla testa, facendosi anche abbastanza male.
Cercò di non scoppiare a piangere,per non preoccupare i suoi parenti e Renata.
"Matilde! C'è Diego!"annunciò zia Deborah,con voce parecchio fastidiosa per le sue povere orecchie.
Scosse il capo,non voleva di nuovo uscire con lui.
"Forza Mati non essere maleducata,scendi subito!"il suo tono di voce si alzò ancora di più,di conseguenza più fastidioso.
La bionda uscì fuori al balcone e salì sul tetto,era il suo piccolo posto sicuro.
Era una via di fuga dalla prigione di vetro, nonché casa sua.
Sicuro l'avrebbero trovata.

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta,Matilde chiuse gli occhi e li riaprì sconfitta pensando che fossero Deborah e Diego.
"Mati,sono io"la voce era di Renata.
La ventenne tirò un gran sospiro di sollievo e scivolò sulle tegole,fino a scendere sul balcone.
Entrò in camera e andò ad aprire.
La donna fece per aprire bocca ma la ragazza la interruppe subito.
"Ti prego Renata dì a zia che sto male,ti prego...non ho voglia di uscire con quello"congiunse le mani.
Annuì lentamente.
"Grazie Renata"la abbracciò ed entrò in camera.

[...]
Aveva bisogno di stare con Christian,la sua compagna la tranquillizzava.
Lui era l'unico ragazzo che non la mettevo a disagio,insomma la trattava bene.
Anche quella sera Matilde aveva deciso di uscire,lontana qualche metro da casa sua aspettava l'arrivo del moro.
Si sedette su un muretto e per scacciare via l'attesa,accese una sigaretta.
Per un secondo si ricordò la sera in cui si stavano quasi per baciare,sorrise d'istinto.

Doveva ammetterlo,durante quel momento le farfalle nel suo stomaco stavano facendo un macello assurdo.
Ecco,doveva capire se era innamorata di Christian o semplicemente,come pensava da sempre, un'attrazione sessuale.

Passarono ben quaranta minuti,il suo sedere si era letteralmente raffreddato per colpa del muretto.
Aveva appena acceso la sua seconda sigaretta.
Di Christian non c'era ancora nessuna traccia.
"Ha una fidanzata,cosa pretendo io?"disse tra se e se, alzandosi dal muretto.
"Sono stupida"fece un lungo tiro per poi ritornare a casa.

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora