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Christian Prestato aprì lentamente gli occhi,la prima cosa che vide fu la chioma bionda di Matilde poggiata sulla sua spalla.
In pochi secondi si rese conto che aveva dormito in spiaggia,insieme alla ventenne.
Sorrise, ripensando al bacio avvenuto la sera prima.
Era stato il suo primo bacio,Mida ancora non ci poteva credere.
La mano della ragazza stringeva la sua maglia,come se non volesse perderlo.
Lentamente il moro si mise seduto e guardò l'orizzonte,colorato dall'alba.

Sbadigliò e con dolcezza accarezzò la guancia di Matilde,ancora dormiente.
Presto il suo sorriso scomparve,la sua fidanzata lo stava aspettando con ansia.
Probabilmente lo aveva dato per disperso.
Sospirò.
Doveva assolutamente parlarle,per terminare la sua relazione con lei.
Ormai non c'era più niente tra di loro,che senso aveva rimanere ancora insieme?
"Quella ragazzina ti ha fottuto il cervello"
Lucrezia aveva ragione.

"Mati io vado a casa,devo risolvere la situazione con Lucrezia"le sussurrò all'orecchio.
La biondina aprì gli occhi e guardò il moro,senza dire una parola.
"La voglio lasciare"precisò Christian,come se volesse tranquillizzare la ragazza.
Lei sorrise flebilmente e annuì.
Mollò la presa dalla maglia del milanese e si mise seduta, dopodiché si stiracchiò.
"Andiamo a casa insieme?"le propose Mida,mentre si alzava da sopra i sassolini.
"Rimango ancora un po' qui"disse per poi accendersi la prima sigaretta della giornata.
"Ci vediamo stasera,allora?"inclinò di poco la testa, cercando il suo sguardo.
Fece di sì con la testa,intanto si accese una sigaretta mettendo le mani a coppa.

Appena Mida si allontanò,Matilde rise.
Era una risata di felicità,piena di gioia.
"Ho dato il mio primo bacio...wow"sorrise ampiamente.
"Wohooo!"urlò a pieni polmoni,rivolta verso il mare.
Qualche gabbiano, spaventato dall'urlo,volò via da sopra lo scoglio.
Fece un tiro e il fumo uscì dalle sue narici.
Toccò le labbra e sorrise,voleva ricordarsi a fondo quel momento.
Christian era stato così delicato ed era preoccupato se le potesse piacere o no,insomma era incentrato su di lei il pensiero.

La bionda si alzò da terra e si stiracchiò,aveva dormito benissimo soprattutto grazie alla presenza di Mida.
Si era sentita,in un certo senso,protetta e amata.
La parola amore era ancora un po' precoce per definire la loro relazione.
Grazie a quel bacio aveva anche 'dimenticato' la probabile malattia di Nina.
Dopo qualche minuto la ragazza decise di girare i tacchi e di dirigersi verso casa.

Christian Prestato era appena rientrato.
La casa era immersa in un totale silenzio,a dir poco inquietante.
Salì le scale per raggiungere la camera da letto.
Il moro vide la sua fidanzata(se così si poteva definire)preparare le valigie.
"Lucrezia..."disse il ventiquattrenne con un filo di voce.
"Ti stavo dando per disperso"ironizzò la bionda,piegando le ultime cose per infilarle nel bagaglio.
"Lu ti devo parlare... perfavore non arrabbiarti"si avvicinò lentamente per prenderle la mano,ma lei la scostò.
"Ho già capito tutto Christian,ormai il tuo cuore è per un'altra ragazza"

Lucrezia aveva centrato ed era per questo che Mida rimase in silenzio.
"Me lo immaginavo che ti saresti innamorato di lei.
Dolce, silenziosa,gentile e probabilmente con un lato lussurioso nascosto"chiuse la valigia e indossò la felpa,visto che faceva abbastanza fresco di mattina a Capri.
"Non è ancora amore però provo dei sentimenti forti"il moro riuscì ad aprire bocca.
La bionda annuì lentamente.
"Si sapeva che sarebbe finita tra noi due,era da un po' che tu non mi davi più quelle attenzioni speciali"
"Addio Christian"la ragazza lo sorpassò.
"Ciao Lucrezia"sospirò pesantemente.

Si passò una mano tra i suoi ricci e sbuffò.
Aveva passato dei bellissimi momenti con lei,che ovviamente non si potevano dimenticare.
Si sentì più leggero,in quelle ultime settimane era stato pesante stare con la sua ex.
Nella sua testa era presente unicamente Matilde.

Anche la ventenne era tornata a casa, camminò in punta di piedi cercando di non svegliare gli altri oppure allarmare Renata.
Fece per salire le scale ma proprio la voce della donna in carne,la fermò.
"Matilde!Si può sapere dov'eri?Ero entrata in camera tua e non ti avevo visto"mise le mani a mo di preghiera.
"Renata non puoi capire cosa è successo"la ragazza saltellò,con un gran sorriso stampato sul volto.
Cercò di tenere il tono di voce abbastanza basso,ma era parecchio difficile.
"Shhh andiamo a parlarne in camera tua, sennò rischiamo di svegliare gli altri"le intimò la domestica.

Alla velocità della luce Matilde salì le scale,seguita da Renata distrutta cercando di tenere il passo della bionda.
"Forza entra!Entra!"esclamò.
A passo lento la donna entrò in camera e chiuse la porta.
"Tesoro io non sono giovane come te"poggiò una mano sulla spalle e sorrise dolcemente.
La ragazza si andò a sedere sul suo letto.
"Ho baciato Christian e abbiamo dormito sulla spiaggia"
"Mati ma è bellissimo,hai appena dato il tuo primo bacio..."osservò lei, inclinando di poco la testa mentre si sedeva accanto alla napoletana.
Matilde annuì.
"È stato meraviglioso,lui è stato così delicato ma deciso allo stesso momento."raccontò il tutto con sguardo trasognante.
"Quindi se ti ha baciato,vuol dire che ha lasciato la sua fidanzata"suppose la donna in carne.

"Credo che l'abbia lasciata... comunque credo che stasera usciamo di nuovo"la informò.
"Basta che zia Deborah non crei strani appuntamenti con Diego"aggiunse Matilde facendo una leggera espressione schifata, pensando al rosso.
"Nel caso mi inventerò qualcosa"
"Grazie Renata,sei la mia partner in crime"
Le due si abbracciarono.



Capitolo abbastanza corto,se descrivevo la loro uscita veniva troppo lungo.
Comunque ho pubblicato dopo 3 giorni,mi stupisco di me stessa.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Giulia🖤🍓

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Where stories live. Discover now