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19/06/2024

Gli occhi di Matilde Massaro erano fissi sul suo poster per sensibilizzare il mutismo selettivo.
Regnava un silenzio a dir poco inquietante,mentre la sua psicologa la guardava con il taccuino in mano in attesa che la bionda aprisse bocca per parlare.
Nilde De Sanctis, così si chiamava,era la psicologa di Matilde da quando era piccola.
Era un aiuto in più,che si aggiungeva alla terapia.
Il suo studio era situato a Napoli però Zia Deborah la pagava profumatamente per farla venire a Capri,senza che loro si muovessero.
Nilde non si lamentava più di tanto.

"Allora Matilde,come sta andando l'estate?Stai cercando di parlare?"le domandò, rompendo quel silenzio che sicuramente la ventenne non avrebbe rotto.
La biondina la guardò.
Prese un gran respiro e non sapendo come,iniziò a parlare.
Non rispose alla sua domanda, aprì un altro argomento che solamente Renata era a conoscenza.
"Di fronte a casa mia alloggia un ragazzo...non è di qui,la prima volta l'ho visto l'otto giugno."i suoi occhi si illuminarono,parlare di Christian la faceva stare bene.
"Mhm allora ti sei innamorata? È un grande passo..."scribacchiò velocemente qualcosa sul quadernetto,Matilde alzò il capo dal cuscino per leggere ma non ci riuscì.

Scosse il capo.
"Provo solo attrazione sessuale per lui...credo"si morse il labbro inferiore, imbarazzata.
"Non ne sei sicura?"inclinò la testa e guardò la paziente con dolcezza.
"Dottoressa...con gli altri ragazzi mi sento a disagio,con lui la situazione è diversa.
Sono rilassata e mi sento al sicuro"sorrise leggermente, ripensando al momento in cui si sono incontrati fuori alla pizzeria e alla festa in spiaggia.
"Matilde cara,ti sei presa una bella cotta"
"Non lo so... è complicata la situazione"
La bionda si sorprese di sé stessa,stava parlando molto.

"Poi lui è fidanzato e non creda sia tipo da tradire la propria ragazza"sospirò pesantemente per poi guardare fuori.
"E poi,mi sento in colpa anche per un'altra cosa che ho fatto"si morse l'interno guancia,poi si battè una mano sulla fronte.
"E cosa hai fatto?"accavallò le gambe s si sistemò gli occhiali.
"Mi promette che non lo dirà a nessuno della mia famiglia?"Matilde congiunse le mani.
"Ho il segreto professionale,Mati"poggiò una mano sul cuore,per farle capire che non lo avrebbe detto a nessuno.
La biondina annuì e prese un profondo respiro.
"Una sera io...ehm,mi sono data piacere da sola pensando a lui.
Ecco,mi sento uno schifo a ripensarci"si guardò le sue unghie laccate dallo smalto rosa,come se fossero la cosa più interessante del mondo.

"Matilde, è una cosa naturale...non bisogna vergognarsi"scrisse velocemente quello che aveva pronunciato la biondina,poi rialzò lo sguardo.
"Dottoressa ma lui è fidanzato...non crede che sia irrispettoso?"
"Cara,noi non possiamo comandare la nostra mente e ripeto è tutto naturale.
Tutte le ragazze della tua età lo fanno,in fondo è un modo per sentirsi amate"sorrise dolcemente.
Matilde annuì lentamente e prese un gran sospiro.
Poi guardò fuori alla finestra,il riccio stava fumando.
Alla sua vista,si formò un gran sorriso sul volto.
Nilde si accorse del comportamento della sua paziente.
"Io ti consiglio di provarlo a conoscere,magari diventerete amici."si alzò dalla sedia e mise il tutto nella borsa di pelle.

Matilde annuì, mettendosi seduta sul letto.
"Questo mutismo pian piano lo stai risolvendo e per fortuna direi.
Hai venti anni e stai raggiungendo la fase adulta.
Risolvere questo problema negli adulti è più complicato nel risolverlo nei bambini e adolescenti"
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
"Sono Deborah,posso entrare?"
"Entra pure,cara"disse Nilde, mettendosi la borsa in spalla.

La porta si aprì e sua zia entrò in camera,con un gran sorriso stampato in volto.
"Avete fatto una bella chiacchierata?"domandò alle due.
"Direi proprio di sì, ovviamente è tutto top secret"la psicologa guardò Matilde e le rivolse un dolce sorriso,facendole capire che non dirà niente a nessuno.
"Ok ok...Nilde vuoi qualcosa da bere?"
"Un bicchiere d'acqua mi farebbe piacere"rispose lei.
"Mati vieni?"Deborah si girò verso sua nipote.
"Un attimo e arrivo"
Sua zia annuì e insieme alla psicologa uscì dalla sua cameretta.

Sospirò e guardò fuori dalla finestra,il ragazzo non c'era più.
Pensò alle parole della psicologa,doveva provare a conoscerlo.
Quando stava a lui doveva cercare di mettere da parte il suo dannato problema,per iniziare una conversazione.
Potrebbero essere dei semplici amici o qualcosa in più.





Scusatemi tanto se sto letteralmente lasciando alla deriva questa storia,ma non ho avuto ispirazione.
Scusate anche per il capitolo corto e noioso,ma non volevo lasciarvi senza.
Diciamo che è anche abbastanza di passaggio.
Spero che il prossimo arrivi presto.

Giulia🖤🍓

MISTERY OF LOVE-𝐦𝐢𝐝𝐚Where stories live. Discover now