Capitolo 6

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'Viviamo due vite troppo diverse' mi è uscito come un 'è tutto impossibile, viviamo due vite diverse che non potranno mai combaciare', analizzando il fatto arrivo alla conclusione che non è piacevole sentirselo dire e proprio per questo giustifico il suo atteggiamento. Non siamo una coppia ma se mi immedesimassi in lui avrei reagito comunque alla stessa maniera, sentirmi dire da Carlos che viviamo due vite completamente diverse sarebbe come sentirsi impossibile. Essere la 'povera' della situazione non significa che a Carlos non importi di tutto ciò, anche lui nella sua versione da 'ricco sfondato' soffre. Quando entro raggiungo subito il bagno per farmi una doccia calda, rituale post lavoro. Mi privo dei vestiti e quado l'acqua raggiunge la temperatura da me gradita mi infilo sotto al getto, una scarica piacevole di brividi pervade il mio corpo e subito sento i muscoli rilassarsi. Alla fine mi viene da pensare che questa strana amicizia che c'è tra me e il pilota, che in questa settimana di relax si trova insieme alla sua famiglia a Madrid, sia completamente impossibile, insomma, vivo in un medio appartamento a Fiorano, lavoro in un club da tre anni guadagnando se tutto va bene un sufficiente stipendio, al contempo me la cavo di rado con i servizi fotografici che però non sono continui. Mi mantengo solo grazie quel misero club che da tempo ho cominciato ad odiare, si, ci vengono persone di un certo livello non regna di certo l'ignoranza ma non è quello che voglio, la piena realizzazione di me stessa l'avrò soltanto quando come lavoro avrò quello di girare il mondo con il mi kit fotografico. Ora lavoro per sopravvivere, non lavoro vivendo, lavoro sperando che prima o poi il mio sogno si realizzi. Quelle poche volte che vengo chiamata da un personaggio pubblico mi dico 'da oggi avverrà la svolta' e poi? Poi mi ritrovo nello stesso ciclo di tutti giorni qui a Fiorano. E' come se fossero soltanto piccole illusioni, quella mostra a Madrid mi ha fatto sognare ma sembra tutto destinato a fallire, non sono più stata contattata come di comune accordo per ulteriori informazioni sul gradimento delle foto, non mi importa dei soldi ma non ho ricevuto ne questi ne informazioni sul mio lavoro. Seguire Carlos porterà solo più problemi nella mia vita, tutto questo casino non può affiancare uno come lui. Io non posso affiancare uno come lui. Siamo distanti, è la verità, forse non è stato nient'altro che parte di quelle piccole illusioni che compaiono nella mia vita. Esco dalla doccia dopo svariato tempo, la testa è pesante a causa della bassa pressione qui presente, afferro il telefono e non esito a scrivere 'ho riflettuto, siamo due poli opposti Carlos. Uno come te non può affiancare una come me, a prescindere dal rapporto. Lavoro per sopravvivere, sperando che un giorno il mio sogno di girare il mondo insieme al mio kit fotografico diventi realtà, solo quando manderò a fanculo quel club vivrò la mia vita. Tu lavori vivendo, ogni giorno ti svegli sapendo che la tua monoposto quando vuoi è li pronta ad ospitarti, la pista è pronta per essere usata, l'adrenalina, il sogno pronti ad essere vissuti sulla tua pelle. Tu vivi nella certezza che quella è la tua vita, cosa ce di meglio? Mi dispiace, ho provato per la prima volta una fantastica sensazione nel vivere il tuo lavoro, è stato straordinario, potrò almeno dire di esserci stata una volta ma oltre non posso, rischierei di perdere il lavoro se dovessi venire per tre giorni con te. Non ho l'intenzione di sparire, quando vorrai potrai mandarmi un messaggio, come io farò con te ma finisce tutto quello che è successo e che forse si stava andando a creare, perchè ripeto è davvero impossibile.'

Concludo il messaggio con un pizzicore nella gola, mi convinco che non sia un mandare tutto a puttane ma una semplice presa di coscienza. Nonostante passi del tempo tra l'asciugare i capelli, indossare il pigiama, farmi una skin care e infilarmi a letto non ottengo risposta. L'unica cosa che mi resta da fare è chiudere gli occhi, facendo rimbombare volontariamente nella mia testa una frase che mi disse in Bahrain 'sognami esta noche'.

[...]

<<Va tutto bene?>> domanda Alexa vedendomi sola in balcone con lo sguardo probabilmente perso, sono le sette di mattina e l'umidità si ferma sulla mia felpa

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now