Capitolo 11

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Pov Carlos

Oggi vorrei non scendere mai dalla mia monoposto. Girare per tutta la giornata in pista. Sfogare quello che provo schiacciando sull'acceleratore arrivando a 360km/h. Ieri sera sono crollato per la stanchezza, quando alle sei di questa mattina mi sono svegliato, ho acceso il telefono e ho letto il messaggio di Cloe, mi aveva infastidito immaginarmela lì senza di me. Poi un messaggio da Lando. Apro la chat, aveva condiviso un video, credevo fosse uno dei suoi soliti e invece, tutto ha cominciato a girare. La persona a me più cara, con cui condivido metà della mia vita e la persona che avevo iniziato a frequentare, quella che aveva risvegliato in me determinate emozioni, si stavano baciando. Ho sentito il mio stomaco bruciare. Ho lanciato il telefono e mi sono fiondato in pista senza fare colazione. Ho girato per poco più di un'ora da solo, sulla pista di Jeddah. E' l'unica cosa che sapevo non mi avrebbe fatto mettere sotto sopra l'hotel, spaccato la faccia a Charles o fatto urlare contro Cloe. Non volevo scendere ma alle undici sarebbe iniziata la terza prova libera e la macchina doveva essere pronta. Così sono tornato al box e ci ho trovato lei. Ha fatto più male di vedere quel video, l'avevo la davanti sapendo ciò che aveva fatto la sera prima. Ho deciso di chiudere tutto, sia con Charles che con lei, una come le altre, più può meglio è, prima me e poi Charles. Ora sono le otto e questa sera quasi tutti i piloti sono voluti andare a cena insieme nel ristorante dell'hotel, troppo stanchi a causa delle qualifiche con il caldo dell'Arabia per poterci spostare. Riguardo quest'ultime sono arrivato quinto, quindi domani partirò da questa posizione, non mi lamento anche se sapevo di poter far meglio ma un problema alle gomme mi ha fatto rallentare. Davanti avrò Perez in pole, Charles in seconda e poi Alonso e Russell <<come va?>> ci troviamo tutti seduti sui divanetti d'ingresso per aspettare chi manca alla cena ma io sono seduto più in disparte che mi 'diverto' a scrollare il feed di Instagram

<<tutto bene Landino>> spengo il telefono per poter prestare attenzione al mio grande amico

<<i tuoi occhi non dicono lo stesso però>> accenno un sorriso <avanti, dimmi la verità>>

<<mi sento preso in giro, deluso. Pensavo fosse diversa>>

<<capisco, a uno come te passerà a breve. Mi dispiace che lei abbia fatto questo, mi ci stavo affezionando ma mi dispiace anche per il tuo rapporto con Charles>>

<<parleremo solo quando si tratterà di lavoro, anche lui lo ritenevo un fratello, passiamo insieme praticamente mesi interi ma evidentemente non era importante questo per lui>>

<<lo sai che puoi contare sempre su di me? Non ti lascerò mai>> amo questo ragazzino, amo la sua premura, amo il suo modo di starmi accanto 

<<Lando ti odio>> sbuffo alzando gli occhi al cielo così da reprimere le lacrime

<<Carlos Sainz si è commosso ragazzi!>> esclama tra noi due strappandomi una vera risata

<<cabrón>> lo spintono ma continuiamo a punzecchiarci fino a quando non sento quel nome

<<Cloe>>  fuoriesce dalla bocca di Daniel visibilmente serio e confuso, tutti portano lo sguardo su di lei interrompendo qualsiasi cosa stessero facendo, me e Lando compresi <<dove vai?>> indica la sua valigia, lei sorride e abbassa la testa, non è imbarazzata, cerca di trattenersi da qualcosa

<<me ne vado>> un dolore si scaglia sul mio petto proprio come una freccia, cosa vuol dire che se ne va?

<<cosa significa perchè?>> a fare domande è Daniel, quello con cui ha legato di più ma gli altri sembrano seguire interessati il discorso

<<penso abbiate visto tutti il video>> ed ecco che poggia lo sguardo su di me, come per scusarsi ma non riesco, lo distolgo <<ho sbagliato>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora