Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz

Capitolo 26

Pov Carlos

La serata oltre a chiacchierare con i due e qualcuno aggiuntosi, la sto passando ad osservare Cloe ballare con la figlia di Kelly. Ballano tenendosi per mano ed anche la ventiquattrenne sembra tornare piccola. Per un attimo la immagino nelle vesti di mamma ma poi cancello subito questo pensiero forse eccessivamente affrettato. A raggiungerla è ovviamente l'australiano e solo Dio conosce la forza nel mio autocontrollo che sto applicando, poco dopo viene affiancata da Kika. Il suo corpo che si muove a ritmo delle canzoni spagnole mi sta ipnotizzando. Le sue curve creano onde perfette, immagino le mie mani scorrere su quelle forme, le mie labbra baciare ogni centimetro della sua pelle. A differenza di altre ragazze, sa essere sensuale, attraente, essendo semplicemente lei stessa e probabilmente neanche se ne accorgerà di questa cosa <<mate, te la stai sbranando con gli occhi>> mi avverte Charles riportandomi alla realtà, Lando ha affiancato il DJ, sapevo che prima o poi avrebbe ceduto

<<Alexandra? Come mai non è venuta a questo Gran Premio?>> cerco di spostare l'attenzione su altro, dato che cominciavo a sentire un certo calore all'altezza della tappa dei pantaloni

<<doveva svolgere un servizio a New York>>

<< en general como va tra di voi? Insomma, sono diversi anni che state insieme ormai>>

<<quattro>> abbozza un sorriso rigirandosi gli anelli sulle dita <<come è normale che sia ci sono degli alti e dei bassi ma si superano tranquillamente se lo si vuole. Spesso litighiamo o stiamo male a causa della lontananza ma quando poi capita di riuscire a stare a casa da soli mi sento il ragazzo più felice di questo mondo>>

<<e lei che ne pensa davvero di questa amicizia con Cloe?>>

<<agli inizi era un pò scettica, Cloe era una perfetta sconosciuta ma poi dalla prima volta che si sono viste le ha fatto una buona impressione. Il periodo di crisi c'è stato da dopo l'Arabia Saudita, non credeva davvero ci fosse soltanto dell'amicizia tra noi, soltanto in seguito lunghi discorsi e il chiarimento tra di loro è tutto tornato alla normalità. Conosce me meglio di chiunque altro e ha cominciato a conoscere Cloe, perciò sa del rapporto che abbiamo e ne è soltanto che felice>> porta lo sguardo sulla mia ragazza ma poi lo distoglie <<le voglio un gran bene, non so precisamente perchè ma è una persona così semplice che ti entra subito nel cuore. Diciamo che la vedo come una piccola sorellina mancante>>

<<si, anche lei ti vede come un fratello che ha sempre voluto. Mi piace la vostra amicizia, so che per qualsiasi cosa posso contare su di te>>

<<puoi starne certo>>

Sono ormai le due di notte, per non buttare questa serata ho improvvisato anche io qualche passo insieme ai miei amici ma ora sono di nuovo sul divanetto che agito la gamba: non vedo Cloe da dieci minuti e l'ansia comincia a impossessarsi del mio corpo. Se stanno tutti qui lei con chi è? Le sarà successo qualcosa? E se qualcuno la stesse importunando? E' sola? <<non riesco più a vedere dove sta Cloe>> avviso preoccupato Charles guardandomi per la centesima volta, nell'arco di dieci minuti, attorno

<<rilassati Carlos, è abbastanza grande per cavarsela da sola>>

<<no devo trovarla, di lei mi fido ma degli altri no>> così dicendo mi alzo. Non voglio chiedere al gruppo con cui è stata tutta la serata perchè andrebbe a finire male per qualcuno, perciò comincio a vagare inutilmente tra la folla. Non avendola trovata opto per andare fuori. Quando mi trovo all'aria aperta automaticamente prendo un boccone d'aria, erano ore che stavo chiuso la dentro senza respirare aria pulita. Non la trovo neanche all'entrata, non mi arrendo e traccio il perimetro del locale fino a quando noto la sua figura illuminata dallo schermo del telefono. Sentendo dei passi solleva allarmata la testa e quando mi riconosce si rilassa ma al contempo si irrigidisce <<non ti vedevo più, mi ero preoccupato>> dico a bassa voce mentre fingo di sistemarmi il bordo della maglietta con lo sguardo rivolto a terra, come ho detto prima, per paura di parlarle