Then: Twenty one.

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Quando cala la notte e il cielo e fin troppo scuro per permettermi di cercare ulteriori scuse per non tornare da lui, ci penso, e ci ripenso, lottando contro me stessa, premendomi i palmi delle mani sugli occhi.

Dopo il suo comportamento di questo pomeriggio non sono sicura di voler andare da lui, ma non sono sicura di riuscire a stargli lontana.

Così, Con un coltello conficcato nello stomaco e un incontrollabile bisogno nel cuore, mi ritrovo ancora una volta a percorrere quella scalinata che mi avvicina dopo ogni gradino un po' di più a lui, anche se molto più tardi di quanto fossimo soliti incontrarci.

Sulla soglia della sua porta però, mi blocco, sentendo delle voci provenire dall'interno.

"Dov'è? Trovala e portala immediatamente qui!" Sbraita il Principe.

"non ho nessuna intenzione di farlo, mio Signore. Lei non avrebbe dovuto diventare un'amante."

Chiudo gli occhi, premendo la schiena contro la pietra fredda del corridoio alle mie spalle.

"Bhe, lo è diventata." Afferma il principe, il tono fermo e deciso, degno di un vero Re.

"Non avrebbe mai dovuto essere lei," lo sento rispondere in tono pacato, e lo immagino camminare con le mani legate dietro la schiena a fissare il pavimento. "Avrebbe dovuto essere un'altra , qualsiasi altra! Voi avreste semplicemente dovuto imparare a stare con una donna!"

"Sei stato tu a portarla qui, Douglas! tu sapevi che sarebbe stata in grado di fare ciò che le altre -tutte le altre- non erano state in grado di fare!"

"Ma forse adesso che lei è riuscito a stare con Cathryn, un'altra non farebbe nessuna differenza."

"Sei geloso, Douglas?" La voce velata da un tono minaccioso."È così, non è vero?"

"Prego Signore, non confonda i miei doveri con qualche confidenza che io posso averle fatto."

"Non voglio una delle tue donnine nel mio letto, Douglas," esplose all'improvviso, e dal suo tono potei capire che non ci sarebbe stata una risposta dall'altra parte."Non ho intenzione di discuterne più!"

Qualcosa all'improvviso, una lama appuntita, affondò dentro di me.

E un'altra andò ancora più a fondo al pensiero di un'altra donna nel suo letto, a condividere ciò che è sempre stato nostro.

"Mio Signore," cercò di parlare "vostro padre non vorrebbe che questa storia continuass..."

"Adesso va, Douglas."

Dopo una lunga pausa, balzai al rumore provocato dal grande portone che veniva aperto, il peso della tensione che era stata racchiusa in quelle spesse quattro mura sfiatò nell'aria circostante, potevo percepirlo.

Douglas puntò dritto verso di me, guardandomi come se fosse un cane pronto a sbranare la proprio preda.

La mia vita andava bene prima che tutto ciò accadesse. Non era perfetta, ma andava bene. La birreria, mamma e papà, Mary e il mio futuro con Liam. I miei amici, la mia famiglia.

Ho amato il principe già molto tempo prima di tutto questo. Non potrebbe essere stato altrimenti.

Ma lui mi ha cambiato. E io non posso negare che regalerei la mia innocenza a lui alre mille volte se significasse avere le sue mani su di me ancora e ancora. È stato con quello che mi ha rovinato. Non sarò mai più la stessa.

Ma nello stesso posto in cui il principe aveva imparato a toccarmi con tenerezza, Sir Douglas mi aveva stretto, forte, per potermi trascinare qui con lui,  gettandomi sul suo letto come fossi un animale.

Come fossi carne da macello. Mi aveva portato quin affinché diventassi un passatempo, qualcosa con cui far pratica. Mi aveva portato qui affinché io servissi al principe per imparare ad usare il suo corpo, per una futura moglie.

Lo odio!

Quando si ferma vicino, troppo vicino, tanto da poter sentire la puzza di vino nel suo alito, mi blocca le mani, strattonandomi con violenza contro di lui. Con un ghigno sul volto mi tira su la gonna, scendendo con le mani nelle mie mutande, fermandosi proprio sulla mia pelle fresca e appena lavata; con le labbra appena sotto il lobo del mio orecchio, comincia a mordermi, leccarmi, scendendo con la lingua fino al mio collo.

Trattengo il respiro, facendo del mio meglio per non scoppiare a piangere, per non allontanarlo da me.

"Non sedurlo mai più con la tua lussuria," ansima. "Il suo desiderio di te è solo passeggero. Non provare a mostrargli quanto lo desideri. Non permettergli di farti tutto ciò che gli passa per la testa, e non fare ciò che ti richiede. Io l'ho visto. Ti ho visto eccitarti sotto di lui. Come fossi una puttana." 

A queste parole la mia testa scatta di lato, lontano dai suoi occhi, per evitare di mostrargli le lacrime che oramai incontrollate rigano il mio viso, le mani cercano di liberarsi dalla sua presa.

"Semmai sentissi il bisogno di stare con un uomo, di sentirti desiderata e di desiderare, o di soddisfare un tuo bisogno... Puoi venire da me. La sua futura moglie sarà una principessa, e una principessa non potrà mai dargli ciò che gli stai dando tu, non sarebbe in grado di spingerlo al limite tanto come fai tu, come farebbe una puttana. In più..." Mi costringe a guardarlo neglio occhi. "se gli permetterai di innamorarsi di te, se rovinerai lui, o il regno, io ti uccideró."

No Fury/ Harry Styles/ Italian Translation. Where stories live. Discover now