17. A volte la pioggia esprime esattamente ciò che provo

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« Vorrei che diluviasse. » afferma Kayden, guardando con aria pensosa il cielo.

« Anche io. » rispondo con un sorriso.

« Quando diluvia mi sento dannatamente bene. » il suo sorriso è così strano; non è né felice e né triste.

« Se ti rispondo con "anche io" di nuovo, non penserai mica che lo dico tanto per, vero? » chiedo, abbassando lo sguardo sulla punta delle mie scarpe.

« Soltanto se dicessi una cosa del tipo "il latte è verde", penserei che sia una cazzata detta tanto per. » le sue labbra si distendono in un sorriso, nonostante sia durato pochi secondi.

« Cosa ne pensi della pioggia? » mi chiede, appoggiando il gomito su uno scalino, distendendo le gambe in avanti e lo sguardo puntato verso il cielo.
Siamo seduti sulle scale della sua abitazione, a contemplare il cielo ricoperto da nuvole grigie.

« A volte la pioggia esprime esattamente ciò che provo. Vedi? Non c'è bisogno di dare spiegazioni. La guardi ed è come se lei sapesse esattamente come ti senti. » dico, guardandolo di sottecchi. Lui non osa girare lo sguardo verso di me.

« È un bellissimo stato d'animo, la pioggia. E ci pensi, Hayra? Anzi, ci hai mai pensato? » chiede, mordendosi il labbro. « Hai mai pensato a quanto siamo simili alla pioggia, noi? »

« Sì. Siamo molto simili, per certi versi. »

« Ovviamente non cadiamo dalle nuvole, eh. » solleva le sopracciglia, serio.

« Mi sembra ovvio. Non sono così idiota da pensare a questo. » alzo gli occhi al cielo, non riuscendo a reprimere la risata.
Gli angoli della sua bocca si sollevano per un attimo, poi assume nuovamente quell'aria pensosa.

« Certo, sciocca, cercavo di essere ironico. » smuove una mano davanti al viso in modo teatrale.

« Lascio a te l'onore di esprimerti. » dico, avvicinandomi un po' di più a lui.

« Mia sposa cadavere, quando la pioggia ti piace così tanto, il freddo nemmeno lo senti più; perché il freddo sei tu. Hai presente, vero? » increspa le labbra in una smorfia buffa, poi si spinge in avanti, appoggiando gli avambracci sulle ginocchia. « Perché secondo te siamo simili alla pioggia? »

Non serve nemmeno soffermarmi a pensare troppo. Ho sempre amato la pioggia, proprio perché mi fa stare bene. « Perché spesso precipitiamo giù esattamente come gocce di pioggia, ci schiantiamo a terra, senza nessuno pronto ad afferrarci. Noi siamo pioggia, Kayden. E spesso la gente la odia. »

« E ci si ripara spesso dalla pioggia, no? Perché non si vuole essere bagnati. Perché non si vuole prendere freddo. La gente odia la pioggia. Spesso odia il freddo. Non pensi anche tu che sia messa un po' da parte, tipo... sempre? Dimmi che hai capito a cosa mi riferisco. »  dice Kayden, contraendo la mascella. Non so perché ha cambiato espressione, ma evidentemente è per qualcosa che gli fa male.

« La gente preferisce quasi sempre il sole. Chi vorrebbe del buio nella propria giornata? »

« Io sono solo pioggia da un po' a questa parte. Tu, invece, non proprio. Sei tante cose. » si alza in piedi, guardando un punto indefinito tra le persone disseminate nel suo giardino.

« A volte sei sole coperto da nuvole grigie, altre volte sei come pioggia triste autunnale. » dice, abbassandosi poi sulle ginocchia, guardandomi negli occhi. « E a volte sei un uragano, ma questo teniamolo nascosto, sì? » si rialza, mettendo le mani dentro le tasche dei jeans. Ho un nodo alla gola. Perché trovare qualcuno in grado di capirti così bene, soltanto perché lui prova le stesse cose, non so se sia un sollievo o se faccia paura.

Fade To GreyWhere stories live. Discover now