Epilogo

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I giorni passano, ma sono più lunghi del solito. Ricordo le giornate che trascorrevo con te, quando pregavo Dio di non farle passare mai, quando pregavo che non arrivasse mai la notte.
Ricordo che quelle giornate erano troppo corte perché volevo più tempo da passare con te, Cristel.
Qui le stanze sono gelate anche d'estate, o forse le vedo io così. Il mondo è freddo senza di te. A volte abbraccio quel vecchio cuscino della mia camera che mi hanno permesso di portare in questo orribile posto, sperando di sentire ancora il tuo profumo. Cazzo, quanto vorrei accarezzare ancora i tuoi capelli. Ormai passo le mie giornate seduto su una fottuta panchina di metallo, con le braccia appoggiate sulle ginocchia a pensare: almeno la mia mente può andare oltre queste mura grigie. Penso a Mogi, che forse sarà più tranquilla senza il crimine di prima, senza me e Marc. Penso alla nostra relazione, così unica e speciale, che faceva invidia a tutti. Penso a me da piccolo, quando dicevo a mia madre che sarei diventato presidente degli Stati Uniti, o astronauta, o calciatore. Lei annuiva felice, non si sarebbe mai aspettata che la mia vita avrebbe preso questa brutta piega. Se fosse ancora in vita, soffrirebbe più di me. Penso a Marc e Alec, che ogni tanto vengono a trovarmi. Parliamo, piangiamo insieme, e ti ricordiamo ogni volta. Non riesco più a pronunciare il tuo nome senza scoppiare a piangere, Cristel. È più forte di me, scusami. Sai, Alec è incinta: due gemelli. Penso sia al quinto mese, o forse al sesto. Sono felice per Marc, è fuori da tutti i guai e ora è felice.
Qualche giorno fa è arrivato un nuovo compagno di cella, un colombiano. Traffico di droga, penso. È un bastardo, si vede dalla faccia, e non so come cazzo abbia fatto a portare un coltello in cella. L'ho rubato. Sono bravo in questo genere di cose, Cristel, e lo sapevi. Oggi non sono seduto su quella brutta panca di metallo, sono in bagno, a terra, con le lacrime agli occhi mentre sussurro il tuo nome. Ho il coltello in una mano e il polso dell'altra alzato. Avvicinerò la punta tagliente alla pelle, pensando al tuo sorriso, e al modo in cui pronunciavi dolcemente il mio nome. Ci rivedremo presto, amore mio

Used || neymar jr & marc bartraWhere stories live. Discover now