Capitolo 7 - Domani che fai?

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Cristel tornò a casa verso le otto, e fu accolta dalle grida dei genitori che stavano litigando per l'ennesima volta. Alzò gli occhi al cielo e salì in camera chiudendo la porta a chiave. Aveva bisogno di un po' di serenità, e voleva assolutamente dimenticare 'l'appuntamento' con l'amica e i due ragazzi. "Neymar è così scontroso" pensò mentre indossava il pigiama "dovrebbe andare a farsi fottere"

-L'hai trattata di merda- Marc rimproverò Neymar entrando nel cortile della grande villa dei genitori. Era pieno di pilastri romanici che sorreggevano un tetto in marmo. Il padre li aveva acquistati in un viaggio in Europa.
-Cazzate- si lamentò l'altro, buttando gli occhiali da sole sul divano. Non so preoccupò se si fossero scheggiati, aveva abbastanza soldi per comprarne altri cento.
-Non mi chiedi come è andata?- lo incalzò Marc sorridendo.
-Certo- rispose l'altro con tono scocciato -come è andata?-
-L'ho baciata-
-Auguri, vuoi scoparla?-
-Sai, non sono tutti come te, Neymar. Alec mi interessa e non voglio portarmela a letto per divertimento-
-Buon per te- disse Neymar entrando in camera sua, ma Marc voleva saperne di più. Entrò nella stanza mentre il fratellastro sbruffava.
-Vi ho visti vicini, vi siete baciati?-
-No, non l'ho baciata-
-Oh avanti- continuò Marc -hai passato tutto il tempo a guardarla-
-Sei più fastidioso di una zanzara. Ti schiaccerei con una mano se potessi- Marc lo guardò male.
-Perchè non parliamo di affari- continuò il ragazzo con serietà -a quando il prossimo colpo?-
-Facciamo calmare le acque, è la seconda rapina ad una banca in un mese-
Neymar annuì e giocherellò con una pallina di gomma fissando il soffitto bianco immacolato.
Quando finalmente Marc uscì dalla stanza, Neymar preso subito il telefono. Sentiva il bisogno di scrivere a Cristel, di chiederle un altro appuntamento. Non era innamorato, non gli interessava neanche più di tanto, voleva solo divertirsi.
-Domani che fai?- scrisse alla ragazza sorridendo tra se e se.

-Domani che fai?- il messaggio di Neymar illuminò lo schermo e Cristel prese subito il telefono in mano. Chiuse gli occhi per un secondo e cercò di placare l'istinto di rispondergli. Cancellò il messaggio e continuò ad ascoltare musica.
-Non fingere di ignorarmi- un altro messaggio. Cristel cancellò anche quello, e per un momento si sentì desiderata. Immaginò un Neymar dolce, sorridente che le ripeteva quanto la amava.
"Che cazzo stai pensando" di rimproverò Cristel nella mente. Scosse la testa e fu distratta dalla suoneria del telefono.
Neymar. Ancora.
Alzò gli occhi al cielo e decise di rispondere una volta per tutte.
-Cristel- disse lui con tono fermo.
-Neymar- rispose a tono.
-Non mi hai risposto- puntualizzò Neymar aggrottando la fronte.
-Già...te ne sei accorto-
-Allora domani che fai?-
-Ti interessa tanto?- chiese la ragazza.
-Vediamoci- le impose il ragazzo con tono duro -per favore- aggiunse.
-Per farmi trattare ancora male?- Cristel era scettica, e giocherellava con il caricabatterie del telefono a causa del nervosismo.
-Mi farò perdonare, te lo prometto-
-Va bene, va bene. Ma ora smettila di importunarmi-
Neymar rise, ma non era la risata cattiva che aveva usato a pranzo, era una risata sincera.
-Okay, non ti importunerò più. Passo a prenderti a casa, alle due-
-Va bene, vuoi l'indirizzo?-
-Lo so già, dolcezza- Cristel si innervosì per quel 'dolcezza' detto in modo strafottente.
-Come fai a saperlo?- era curiosa.
-Ho le mie conoscenze, dolcezza-
Neymar chiuse la chiamata e Cristel rimase ferma, quasi imbambolata col telefono in mano. Sorrise, poggiò l'apparecchio telefonico sul letto e si abbandonò sulla poltrona nella stanza. Era felice, ma non ne capiva il perché. Odiava Neymar, l'aveva trattata male, ma non riusciva a non sorridere.

Used || neymar jr & marc bartraWhere stories live. Discover now