Capitolo 8 - Fuga

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*mattina seguente*
-Neymar! Marc! Svegliatevi immediatamente-
L'uomo dai lineamenti duri entrò nella stanza dei due aprendo le finestre. I capelli brizzolati erano tirati indietro con una quantità di gel indefinita, e le basette lunghe sottolineavano il mento rigido. Portava un abito da sera, come fosse una comoda tuta da rovinare...
La luce del sole baciò la pelle abbronzata dei due ragazzi, ma in quel momento era tutto tranne che piacevole.
-Cosa succede?- si lamentò Marc rigirandosi tra le coperte. Neymar, invece, era seduto sul letto. Sapeva che c'era una ragione per la quale il padre li aveva svegliati senza preavviso.
-Dovete andarvene. Subito-
-Cosa?!- esclamò Neymar alzandosi dal letto.
-Dovete andarvene dalla città, la polizia presto scoprirà i colpevoli della rapina. Mentre voi vi rifugerete altrove, io cercherò di calmare le acque. Conosco due o tre persone che potrebbero aiutarci-
-Ma perchè?! Non ci scopriranno, ne sono sicuro!- urlò Marc. Era arrabbiato e spaventato, non voleva abbandonare la città.. E Alec...
-Le sicurezze possono andarsene a fanculo, Marc! Quando hai deciso di metterti in mezzo a questa situazione sapevi anche la vita che ti aspettava, e ora tu e tuo fratello dovete andarvene. Fate le valigie-
-Fratellastro- puntualizzò Neymar è bassa voce senza farsi sentire dal padre. Controvoglia aprì l'armadio e tirò fuori due grandi borsoni militari, in cui infilò sgarbatamente tutto ciò che poteva servirgli in questo suo "viaggio".
Non appena il padre dei due uscì dalla porta, Neymar tirò un pugno contro il muro.
-Cazzo!- esclamò attirando l'attenzione di Marc.
-Ci prenderanno?- chiese quest'ultimo con un filo di voce.
-No, mio padre sistemerà tutto. Ma cazzo, io non voglio andarmene. Dovevo vedermi con Cristel!-
-Tu cosa?!- Marc era sconvolto, aveva notato un comportamento diverso di Neymar nei confronti della ragazza, ma ne ignorava le ragioni.
-Ney...- iniziò lui.
-Non chiamarmi Ney!- urlò l'altro buttando i vestiti a caso nel borsone. Gli venne il mente la sera della rapina, e vide migliaia di banconote al posto dei vestiti. Scosse la testa e fece un gran respiro. Doveva calmarsi.
-Neymar- si corresse Marc -portiamole con noi, inventiamoci una scusa-
-Cosa? No-
-Avanti, cazzo! Esprimi i tuoi sentimenti una volta per tutte! Ti interessa, non so in che modo ma ti interessa, e io teoricamente sto con Alec! Portiamole con noi. Diremo loro che faremo un viaggetto a quattro-
-Non lo so...- Neymar era pensieroso. Gli piaceva l'idea che Cristel andasse via con lui, ma non voleva coinvolgerla in questo casino. Non a caso, tutto iniziò così con sua sorella Rafaella...
-So a cosa stai pensando- lo interruppe Marc -non succederà di nuovo, okay?-
-Si, okay- Neymar respirò a fondo e chiuse gli occhi, e tirò su la zip dei due borsoni strapieni.
-Vado da mio padre, mi farò dare più informazioni- avvisò Marc e uscì dalla stanza.
Dal canto suo, Marc era a metà tra la disperazione e la preoccupazione. Si fece coraggio e digitò il numero di Alec al telefono.

-Avanti Macchia vieni a fare la pappa!- la ragazza dai lunghi capelli rossi pregava il gattino da quasi mezz'ora, ma il felino non osava muoversi dalla comoda poltrona in salotto.
-Oh! Fa come vuoi!- esclamò prendendo il grande libro universitario sfogliandone le pagine. I prossimi esami si sarebbero tenuti dopo le vacanze natalizie, ma Alec voleva prepararsi perfettamente. Gli studi stavano andando alla grande ma, non avendo un sostegno economico, era decisa a concludere l'università il prima possibile.
Dopo alcuni istanti il telefono le vibrò in tasca.
-Accidenti- si lamentò, ma quando vide il nome di Marc scritto sullo schermo sorrise dolcemente.
-Ehi- lo salutò col sorriso stampato sul volto.
-Tesoro- la voce di Marc era delicata, ma decisa allo stesso tempo -ho una proposta da farti-
-Sentiamo- lo incitò la ragazza.
-Io e Neymar stiamo... organizzando una specie di vacanza- inventò il giovane -tu e Cristel volete venire?-
-Io... beh... per me non ci sono problemi. Dovreste chiedere a Cristel. Quanto durerà questa vacanza?- chiese curiosa. Era entusiasta dell'idea dei ragazzi.
-Sorpresa- rise Marc, ma in realtà neanche lui sapeva per quanto tempo sarebbero rimasti fuori città. Era una situazione abbastanza difficile.
-Okay, okay- rise anche Alec, prendendo in braccio Macchia per poi lasciarlo davanti alla ciotola dei croccantini.
-Mi fido...- rideva -Posso portare anche il mio gattino?-
-Certo, prepara le valigie e metti dentro tutto quello che riesci a far entrare, ti veniamo a prendere all'una-
-Va bene, e Cristel?-
-Ci penserà Neymar- rispose Marc cercando di apparire sereno nonostante il cuore pulsante in petto.
-A dopo, Alec-
-A dopo-
Chiusa la chiamata la ragazza saltò per tutta la casa sotto gli occhi attenti del felino, e dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua per calmarsi iniziò a preparare le valigie.

Used || neymar jr & marc bartraWhere stories live. Discover now