𝐞𝐢𝐠𝐡𝐭𝐞𝐞𝐧

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Capitolo
18

In un angolo del mondo

E proprio quando hai bisogno di un segno dalla vita, lei ti si mette contro, mandando in cortocircuito tutti i tuoi ideali; rubandoti ottimismo, sogni e qualcosa a cui aggrapparti

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E proprio quando hai bisogno di un segno dalla vita, lei ti si mette contro, mandando in cortocircuito tutti i tuoi ideali; rubandoti ottimismo, sogni e qualcosa a cui aggrapparti.

Le mani vuote, il cuore carente e speranza inesistente.
Ashygirl.

🥀

WARNING: verso la metà del capitolo
si trattano argomenti sensibili come:
- violenza fisica
- manipolazione
Se può recarvi fastidio,
sofferenza o altro, sentitevi liber*
di saltare il paragrafo che parte dalla scritta "tre anni prima"
fino alla classica emoji della rosa.

Se non avete nessuno con cui parlarne e volete liberare il dolore,
io ci sono.
Vi basta scrivermi un messaggio
ed io sarò disponibile ad
accogliere il peso che vi portate
sulle spalle e sul cuore.
In qualsiasi momento.

🥀

«E' sempre piacevole condividere il silenzio con te».

«Non è mai solo silenzio».

Si dice che alcuni silenzi siano assordati, che l'assenza di rumori e la pace, siano comunque intrisi di qualcosa che all'apparenza, non disturba l'udito. Il loro, era esattamente così. Esso infatti strabordava di parole non dette, di pensieri muti, di gesti, di quel bianco o di nero che fosse, che non spaventava. Quel discorso portato avanti da occhi parlanti e labbra serrate.

Egli si limitò ad annuire concordante, lasciando defluire la conversazione. Lei credeva fermamente che i suoi occhi potessero davvero leggere i pensieri della sua mente così, li trattenne in un angolo qualunque della casa, attendendo che fosse lui a spiegare cosa fosse successo qualche attimo prima. Sul divano, i due ragazzi, stavamo condividendo una tazza di latte e miele, per placare le turbolenze tra loro.

Lei era rimasta impietrita da ciò che vide. La scenata di liberazione che ebbe il ricciolino, le lasciò quella sensazione di terreno nello stomaco. La colpì in un posto, che fu impossibile da prevedere, da cui fu improbabile ripararsi. Prestò attenzione ai suoi movimenti irrefrenabili, e agitati. Osservò come il suo sguardo sbatteva su ogni superficie, non avendo un posto preciso dove appoggiarsi.
I suoi piedi sparivano per la velocità dei passi.

Ma poi, lui era crollato ai suoi piedi. Ricorda come la sua voce scese in picchiata, di come venne risucchiata dal nodo in gola e come la stringevano mentre le lacrime venivano fuori.

Non scegliere. Non scegliere lui.

Ripeteva incessantemente, in preghiera. Ricordò di quando, anche lei, si era accovacciata alla sua altezza e l'aveva stretto a sé. E sussurrandogli all'orecchio, provò a calmarlo, dicendo: "Se proprio devo prendere una decisione nella mia vita, la scelta sarai sempre e solo tu, ricciolino."

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