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Alis

Mercoledì

"Ti ha detto veramente così?" chiese strabuzzando gli occhi dallo stupore.

"Sì... Vorrei che tu fossi la mia Bellatrix" recitai nuovamente le parole di Matthew di due giorni prima ad Ashley. Voleva parlare con me e aveva deciso di venire a casa quel pomeriggio. Le stavo raccontando della notte passata sotto alle stelle, non era la prima, ma era stata speciale. "Cosa significa secondo te?"

"Se gli ha dato quel significato, allora vuole che tu sia la sua ragazza."

"Non essere così precipitosa."

"L'apparenza è questa, cos'altro dovrebbe significare? Che sei l'amica perfetta?" rise. Non potei fare a meno di sorridere anch'io senza condividere il suo pensiero, era ancora troppo strano.

"E cosa dovrei fare?"

"Aspettare. Ci saranno altri momenti dove saprai come comportarti e dargli una risposta."

"Magari il destino saprà farmi venire le parole giuste..." e alzai gli occhi al cielo come per far vedere agli dei che avevo bisogno di aiuto.

In casa c'eravamo noi due e nonno che dormiva. Papà era a lavoro, mentre nonna e Carol erano appena uscite a fare una passeggiata, non sarebbero tornate presto.

Quei giorni mi sentivo particolarmente felice, nonostante mi fossi allontanata da Nathan, forse era l'unico frammento di tristezza che mi rimaneva. Matthew sapeva farmi stare bene, era così semplice e perfetto. Bastava un suo sorriso per alimentare il mio umore, proprio come l'effetto della cioccolata. Il giorno prima mi aveva chiesto di uscire ed eravamo andati in un locale, non c'era stato imbarazzo tra di noi, nonostante non sapessi cosa significasse la frase di quella notte. Ma non mi ci faceva pensare, i momenti con lui non mi pesavano, al contrario davano leggerezza alle mie giornate. Quella stessa leggerezza che avevo in quel momento in compagnia di mia cugina, ero serena e tranquilla. Pensare che facesse parte dei Kings era strano, non aveva un'aria minacciosa o maliziosa. Quando mi guardava avevo i brividi, nessuno lo faceva con quell'intensità.

"Potrà sembrare stupido, ma mi fa sentire importante" continuai. "E quando lui sorride, lo faccio anche io... proprio come aveva detto lui."

"Già, è così anche con Michael. Sono stata fortunata... una volta abbiamo parlato di quando ci siamo innamorati dell'altro e ne è uscito fuori che io mi sono innamorata di lui per prima, di qualche mese. Ho fatto bene a non fare la prima mossa, avrei rovinato tutto, addirittura la nostra amicizia."

"Non penso, Mike è ragionevole, si sarebbe dispiaciuto o sentito in colpa probabilmente" ipotizzai.

Affamata, decisi di preparare del porridge per la prima volta sotto consiglio di Ashley. Serviva qualcosa di caldo e non volevo riscaldarmi con della cioccolata o il tè. La frutta scarseggiava, le fragole non erano di stagione; avrei usato degli spicchi di mela e delle gocce di cioccolato. Non era una grande combinazione, ma era qualcosa. Misi lei ai fornelli limitandomi a passarle gli ingredienti: fiocchi d'avena, acqua, noccioline e mela.

Volevo parlarle di Justin, chiederle se gli mancava, ma al contempo non era mia intenzione farle venire nostalgia di lui. La sua spensieratezza si sarebbe trasformata in dubbi, riflessioni e mancanza. Lo conoscevo da poco, eppure mi ero affezionata, invece lei era la sua migliore amica e lo conosceva bene. L'episodio a scuola di Michael e Justin mi era sembrato strano, ma avevo deciso di tenerlo segreto per non creare problemi senza sapere la verità.

𝐊𝐈𝐍𝐆Where stories live. Discover now