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Alis

Domenica

L'agitazione non aveva intenzione di abbandonarmi. Giocavo con le dita, guardavo fuori dal finestrino, muovevo i piedi velocemente come per scaricare l'ansia, ma sembrava quasi che questa fosse aumentata.

"Stai calma, non ti porto mica in un posto deserto per ucciderti..." disse Dan con un ghigno. Non era quella la mia preoccupazione, in verità non avevo nessun timore a riguardo. Ero forse un po' agitata per come sarebbe andata con Lena, la sorella di Nathan. Avevamo gia parlato, ma senza sapere chi fosse realmente l'altra.

E poi non avevo raccontato nulla a lui, di quell'incontro. Insomma, facevo uno sbaglio dopo l'altro da quando avevo iniziato a conoscere meglio i Kings. Tenergli nascosto anche un piccolo dettaglio che lo riguardava mi metteva a disagio.

In macchina eravamo solo io e Dan, qualcuno dei Kings era con Lena. Passavano le domeniche insieme, o almeno così aveva sostenuto. Speravo solo che Matthew non ci fosse. Ero consapevole di star scappando dai problemi, non riuscivo a farne a meno, ma aspettavo il momento giusto per parlargli se mai ne avrei trovato il coraggio.

Percorse una stradina con i sassolini, intorno potevo ammirare la natura. Campi verdi, distese di alberi e delle case in mezzo al nulla, lontane dalla città e circondate dal silenzio.

"Siamo arrivati" esclamò portandomi alla realtà. La mia concentrazione passò dall'ambiente esterno a dove mi trovavo. La macchina si era fermata, così uscimmo ritrovandoci a pochi metri una villa.

"È questa la casa?" domandai.

"Sì" rispose indifferente e avviandosi verso la dimora. Non riuscivo a credere che quella fosse la loro casa, era perfetta. Fuori il giardino era magnifico, ben curato. A zia sarebbero brillati gli occhi al pensiero di inserire qualche fiore in più.
Riuscii a intravedere dei tavoli e ancora più in là una piccola piscina.

Thomas era proprio seduto su una sedia e guardava il telefono, o almeno finché non ci vide. Venne verso la nostra direzione salutandomi con un sorriso e ci fece entrare.

"Come ti sembra?" fece Thomas una volta dentro. Le pareti avevano le stesse tonalità e tutti i mobili erano perfettamente abbinati, la casa dei sogni, quella che costruivo nella mente quando progettavo il mio futuro.

"È... stupenda." Girai lo sguardo ancora sulla sala fino a incontrare gli occhi di Lena e rimanere bloccata per qualche secondo senza sapere come comportarmi.

Fu lei a fare il primo passo e darmi il benvenuto con una stretta di mano. "Ci siamo gia viste un po' di tempo fa..."

Notai il nervosismo da parte sua, lo stesso che avevo io. Forse non sapeva che sarei venuta. Annuii debolmente. Ricordavo bene il giorno in cui l'avevo vista, avevo delle scene impresse nella mente che si ripetevano.

"Lena," iniziò Dan, "lei è Alis. Ti spiegherò perché è qui così poi potete parlare."

Annuì anche lei. In quel momento entrò Lucas. Invece di salutarmi, si limitò a dire: "Due sono meglio di una."
Prese un pacco di patatine dalla dispensa e tornò indietro abbandonando la sala. Lena alzò gli occhi al cielo, segno che quel commento le sembrava fuori luogo e sicuramente non era il primo.

Thomas appoggiò una mano sulla sua spalla sussurrandole: "Lascialo perdere."

"Allora," continuò Dan, "Alis è amica di Nathan e non credeva che tu fossi viva, così l'ho portata qui."

𝐊𝐈𝐍𝐆Donde viven las historias. Descúbrelo ahora