Dalila Esposito, 24 anni, Napoli.
Fabio Quartararo, 22 anni, Andorra.
Dalila e Fabio si conoscono a gennaio 2021 tramite amicizie in comune. I due legano molto presto, passano del tempo insieme e capita anche di dormire nello stesso letto. Non sono...
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⤵️ @emmaslife ha risposto alla tua storia.
emmaslife Allora, parti?
dalilaesp Si amo, devo lavorare
emmaslife Ti accompagna Fabio?
dalilaesp Mi ha costretta ad accettare, quindi si hahah
emmaslife Ma... che succede? Ieri sera ho visto un po' di momenti tra voi due
dalilaesp Personalmente non sto capendo nulla... ha detto che voleva darmi un bacio ieri
dalilaesp Se l'avesse fatto, probabilmente avrei ricambiato, anzi sono sicura che l'avrei fatto
emmaslife Amore lo sai che con lui non può essere una cosa così e poi basta
emmaslife Non te l'ho mai detto, ma quando andammo via a gennaio, lui è stato male.. sopratutto per il tuo allontanamento senza un motivo preciso
dalilaesp Non voglio ferirlo
emmaslife Sono sicura che non lo permetterai
dalilaesp Vado, mi sta chiamando
dalilaesp Ti voglio bene, mi mancherai ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
emmaslife Ti voglio bene anch'io emmina del mio cuore ❤️❤️❤️❤️
✅ visualizzato
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VITA REALE
📍Aeroporto di Barcellona
«Non succederà di nuovo». Le disse, Fabio. Erano fuori l'aeroporto di Barcellona, l'uno di fronte all'altro, con Dalila che era poggiata alla fiancata della macchina del francese.
«Non può funzionare.. siamo troppo impegnati con i nostri lavori, Fabio. Non ci valorizzeremmo come dovrebbe essere». Dalila cercava di essere più razionale, dopotutto era la maggiore tra i due, a livello di età.
Lui, poteva tranquillamente sognare, ma lei sapeva che sarebbe stato davvero difficile far funzionare tutto. La lontananza non è qualcosa di poco conto, se all'inizio non può sembrare pesante, a lungo andare lo sarà.
«Ehy, guardami». Le prese il viso e la invitò a guardarlo bene, in viso. «Lo faremo funzionare. Voglio che funzioni, Lily». Le sussurrò, ad un soffio dalle sue labbra.
Dalila sentì la pelle d'oca. Non si sarebbe mai pensata di perdere la testa per un ragazzo più giovane di lei, eppure Fabio aveva quel qualcosa che la faceva sorridere, sospirare dalla contentezza. La faceva sentire bella ad ogni suo sguardo, ad ogni sua carezza.
Durante la cena, il giorno prima, Fabio non la lasciò un secondo da sola. Le andava dietro come un cagnolino, tranne quando lei chiacchierava in disparte con le sue amiche. Quando erano seduti al tavolo, lui le accarezzava perennemente la gamba e a lei andava bene, le mancava il loro contatto.
E si, Dalila doveva ammetterlo, avrebbe ricambiato il bacio se Fabio si fosse fatto avanti. Lo desiderava come non mai.
La napoletana si alzò sulle punte, spingendosi leggermente in avanti, così da far scontrare per pochi secondi le loro labbra.
Voglio baciarlo, pensa Dalila.
«Mi mancherai». Ammise, con il cuore pesante. Pensava che non le avrebbe fatto male lasciarlo andare, ma decisamente pensava male. Tutto le faceva pensare all'ultima volta che lei è andava via dalla Spagna.
Fabio, sorrise a labbra strette. «Ti stai rammollendo».
Dalila si lasciò andare e lo abbracciò, lo strinse forte, cercando di calmare le sue paure, le sue incertezze. Cercava di costringere se stesse a credere che aveva ragione Fabio, potevano farcela.
Il bacio non ci fu, ma quell'abbraccio fu qualcosa in più di un bacio. Fu una promessa.
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