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01/01/22




«Ti amo! Ti amo da morire, ti amo così tanto che alcune volte sento dolore al cuore». Dalila quelle parole le stava sussurrando all'orecchio di Fabio, ma le percepiva come se fossero urlate. Alle loro spalle c'era uno spettacolo pirotecnico al quale nessuno dei due prestava attenzione in quel momento. Erano stretti l'uno nelle braccia dell'altro, dondolavano come se ci fosse della musica che, in realtà, non c'era; dondolavano con sottofondo i battiti dei loro cuori. «Voglio viverti per sempre, Fabio!» La voce le si incrinò dall'emozione, che la costrinse a bloccarsi. Si allontanò di poco, in modo da poterlo guardare negli occhi e dirgli finalmente quello che le girava in testa da giorni. «Vorrei che tornassimo a vivere insieme, io, tu e Oli come una famiglia. Voglio dimenticare quello che è successo, voglio perdonartelo perché vivo peggio all'idea di non averti con me. Sei l'amore della mia vita, Fabio, e...». Scosse la testa, cercando di mandare indietro le lacrime. «E voglio essere presente ad ogni tuo successo e ad ogni fallimento, voglio essere presente per accogliere ogni tuo sorriso e ogni tua lacrima; insomma vorrei esserci per te, sempre. Spero che la tua offerta sia ancora valida».

Fabio aveva le mani sulla parte bassa della schiena della ragazza, precedentemente poggiate per scambiarsi il braccio allo scoccare della mezzanotte. Aveva ascoltato in silenzio tutto il suo discorso e aveva represso quella voglia di cancellare dal suo viso le uniche due lacrime che lei si era permessa di mostrare, bloccando le altre guardando per un secondo in alto. Voleva che si aprisse con lui, voleva davvero che gli dicesse tutto ciò che le passava per la mente perché non ce la faceva più a vivere nel limbo della sua confusione; la amava, questa era scontato, ma non sentirselo dire dall'altra parte era sempre una delusione enorme. Sognava di vivere così tanto quel momento da quel maledetto pomeriggio del ventiquattro ottobre che non riusciva a spiccicare parola, deglutiva semplicemente.

«Non so cosa dire...». Lasciò la frase in sospeso, facendo nascere nella ragazza una paura che non aveva mai provato in tutta la sua vita, era una paura diversa. Lasciò cadere le sue braccia ai lati del suo corpo, abbassò lo sguardo verso il basso e prese un lungo respiro, cercando di mantenere la calma ed evitare così un attacco di panico nel bel mezzo di una festa d'inizio anno. Dentro di se si incolpava per aver aspettato così tanto, ma al tempo spesso non poteva credere che Fabio non l'amasse più, cioè ultimamente glielo diceva più spesso di quanto facesse in precedenza.

Dalila cercò di allontanare le mani del ragazzo dal suo corpo, ma lui non glielo permise. Incontrò il suo sguardo umido che gli fece stringere lo stomaco, in seguito lei scosse la testa facendo oscillare i suoi capelli color rame da destra a sinistra. Non voleva scoppiare a piangere davanti a tutti gli invitati di quella serata, voleva seriamente andar via per potersi sfogare in solitudine, ma Fabio continuava a non permetterle di andar via in alcun modo.

«Lasciami andare, Fabio». Gli chiese, pregandolo.

Fu il turno del francese a scuotere il capo, in quel momento. «Non ti lascio andare, Dalila». Le disse, stringendo la presa, facendola finire a pochi millimetri di distanza da lui. «Perché dovrei lasciarti andare adesso che finalmente mi stai dando quello che desidero da due mesi? Il tuo perdono». I tratti del viso del ragazzo si rilassarono in un sorriso. «Insomma, dammi due minuti che chiamo i ragazzi per costruire il nuovo bagno a casa nostra. Con tanto di led viola, ovviamente». La prese in giro, sperando di farle nascere un sorriso, ma ebbe la reazione opposta perché Dalila si coprì il viso con entrambe le mani, lasciandosi andare in un pianto liberatorio, subito dopo venne intrappolata in un forte abbraccio da parte di Fabio. «Ti amo alla follia, piccola. Sei sempre stata solo tu, il mio cuore è sempre e sarà sempre solo tuo. Di nessun altro».

I fuochi ormai erano terminati e gli invitati alla serata avevano abbandonato la terrazza per scappare all'interno dove, chiaramente, si stava decisamente più caldi. Ma i due ragazzi avevano così tana adrenalina nel corpo che non riuscivano a percepire l'aria gelida che di lì a poco avrebbero avvertito. Intanto, si scambiarono uno di quei baci che chiunque ricorderebbe per tutta la vita, un bacio che non aveva traccia di malizia, di attrazione fisica, ma aveva sentimento, amore, dolore, serenità. Dalila lo avrebbe definito un cocktail di emozioni che entrambi stavano provando in quel momento.

«Allora... quando prenotiamo il viaggio per casa?» Chiese Fabio, facendo scoppiare a ridere la ragazza che, intanto, cercava di pulire il disastro che aveva combinato piangendo.





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UN ANNO DOPO

01/01/23

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📍 Andorra

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fabioquartararo20 capodanno a casa con la mia famiglia... mi bastate voi 💘🏡

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dalilaesp ti amiamo 💘
fabioquartararo20 ed io amo voi, alla follia ❤️
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quartararoanthony ❤️❤️❤️❤️

emmaslife uffaaa 🥺🥺 siete troppo belli

alejandragarrolopez es una escena maravillosa❤️

tonyesposito ❤️

valeyellow46 siete una coppia veramente bella, vi auguro il meglio 😘

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dalilaesp dolcissimo Vale, grazie ❤️

domitiacastagnini quanta dolcezza in una sola foto 🥺

madds cute










Buon viaggio Dali e Fabio 💘

Onde Del Mare | Fabio Quartararo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora