Cap. 5 ~ È uno scherzo giusto?

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Prima di iniziare con la storia vorrei chiedervi se vi andrebbe di lasciare qualche commento, perché ci tengo che la apprezziate e mi farebbe molto piacere se condivideste le vostre idee con me (anche critiche non mi importa).
Ok, buona lettura <333.

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La corvina gli sorrise maliziosamente.
Spostò il suo peso alle mani che appoggiò sul materasso. Si avvicinò al suo viso fino a poter sentirsi il suo respiro addosso. Bagnò le labbra con la saliva e si morse quello inferiore.
<<Quando hai sonno sei adorabile>> Affermò.

Adrien cercò di resistere voltandosi per evitare di rimanere ipnotizzato dalle sue iridi blu.
<<Marinette sono serio.>>
<<Amo quando fai così!>>
Esclamò, portando le loro facce l'una contro l'altra.

<<S-smettila...>>
Balbettò serrando la bocca.
<<Se ti do fastidio puoi dirmelo...>>
Disse sensualmente mettendosi petto avverso petto.
<<I-io v-veramente>>
Barbugliò deglutendo a vuoto.

<<Non l'abbiamo mai fatto al levar del sole...e guarda caso fra meno mezz'ora sarà l'alba.>>
<<N-non c-cambiare a-argomento, t-ti s-st-sta...>>
<<Ohh ma come?? Ti ho già ammutolito?? È un vero peccato...>> Gli rispose seducente.
<<C-c-co-co-com-come?>>

<<Questo pigiama mi fa sentire troppo caldo!>>
Chiese iniziando a sganciarsi uno a uno i bottoni posti al seno.
<<V-v-vo-vol-vole-volevo...>>
Continuò evitando ogni possibile contatto visivo con la figura femminile sopra di lui.
<<Adesso posso stare finalmente libera! Anche se questo reggiseno è fastidioso>>
<<M-M-Ma-Mar-...>>

Lo zittì lei buttandolo tra le lenzuola gelide, facendogli risentire un brivido lungo la spina dorsale.
<<Mi dispiace se ti ho fatto soffrire, ma credo che non sia mai tardi per rimediare...condividi la mia stessa opinione?>>
Gli sussurrò toccandogli le labbra con i polpastrelli, mentre lui continuava a fissarla estasiato.
<<Sai come si dice?>>
<<Chi tace acconsente.>>
Continuò lei.

<<A-a-as-asp-aspetta>>
Disse rompendo il silenzio. 
<<N-n-non d-dovremo a-accendere l-la c-ca-candela p-pro-profumata?>>

<<Che si andasse a fottere quella candela del cazzo. Non voglio perdere altro tempo.>>
Gli sussurrò fino a provocargli un tenore in tutto il corpo.

Marinette sfiorò con le sue snelle e fredde dita contro il petto marmoreo del ragazzo, per poi rimuovergli la maglia in cotone e godersi gli addominali perfettamente scolpiti. Lo prese per il collo arruffandogli i capelli d'orati mentre le labbra erano completamente congiunte. Nel contempo il biondo passò le sue mani lungo il pizzo che reggeva il seno, sempre senza mai dare una pausa alle loro povere lingue.

I loro corpi si fondevano perfettamente, come il biondo e il nero dei capelli, come i colori dei loro occhi o come miraculous della fortuna e sfortuna, tutto questo richiuso in una semplice camera da letto, a Parigi in uno splendido panorama che accompagnava i loro gesti erotici.

Quando la mora "si stava spingendo oltre", il biondino si alzò di scatto.
<<C-cosa?? Perché l'hai fatto?!>>
Gli chiese turbata, coprendosi col lenzuolo.

<<N-non lo trovo corretto nei tuoi confronti>>
<<Ma di che parli??>>
<<Non fare finta di nulla, lo sai benissimo->>
<<E TI VIENE IN MENTE ADESSO QUESTA STRONZATA??>> Domandò più nervosa di prima.

<<Sei arrabbiata?->>
<<NO!! DA COSA LO DENOTI??>>
Urlò puntandogli il dito contro sempre più impertinente.

<<Amore io->>
<<AMORE CHE??>>
<<Puoi abbassare la voce->>
<<SE TI DAVO FASTIDIO POTEVI DIRMELO FIN DALL'INIZIO!!>>
<<Fastidio?? Di che parli? Non me ne dai affatto->>
<<AH NO??>>
<<Mi lasci parlare?!>> Le urlò superando il suo tono di voce.

<<Sai benissimo che odio litigare e tantomeno strillare, però ti prego, ascoltami, per davvero stavolta.>>
Lei incrociò le braccia guardando altrove, rispondendogli scontrosa: <<Che vuoi parla!>>

Sì portò indietro i ciuffi biondi che gli oscuravano la vista, sospirò e cercando di tenerle la mano iniziò:
<<Senti Marinette io non voglio apparire come il ragazzo a cui piace solo andare a letto o scomparsi la propria fidanzata, mi piacerebbe comprenderti, scoprire i tuoi problemi; e non azzardarti a negarli. Per carità amo ogni tipo di contatto fisico con te! Ma non in questo modo, cercandola come scusa per aggirare le mie domande->>
Si liberò dalla stretta di mano e obbiettò:
<<È QUESTO CHE PENSI?! CHE VOGLIO ANDARE A LETTO CON TE SOLO PER NON RISPONDERTI?!>>
<<Sì so che mi ami, ma è quello che hai appena fatto->>

<<NON MI DIRAI SUL SERIO?!>>
<<Allora avanti, rispondimi! Cosa ti costa?? Visto che non hai nulla da nascondermi non dovresti trovarti in difficoltà!>>

<<M-ma...cosa ti preoccupi tanto?? Te l'ho già detto! DIO MIO! STO BENE!!>>
<<E possibile che riesci a parlare con tutti tranne che con il diretto interessato??>>
<<E rieccoci di nuovo!>>
<<Magari ti ho visto accanto a Luka, ma qui non si parla di gelosia! Voglio solo capire che hai! Marinette mi interessi solo tu!!>>

<<Adesso controlli anche ogni mia mossa??>>
<<Ma per favore!! La smetti di cambiare argomento?! Vedi! È questo il problema! Io vorrei parlare seriamente con te! Ma ogni scusa è buona per inventarsi qualcosa di diverso! O perché devi andare "urgentemente in bagno" o che ne so "una chiamata urgente" hai pronta sempre una tergiversazione diversa! So benissimo che ognuno deve avere la propria vita privata, ma pensavo che una relazione avesse come principio fondamentale la fiducia reciproca! CON TE, PERÒ NON ESISTE NEMMENO QUESTO!>>
<<AH IO?? DEVO PARLARE DI TE?! "Scusa amore mi hanno chiamato a lavoro" DI DOMENICA! Oh aspetta ne ho altre! "Si è rotta l'auto e ci metterò mezz'ora o di più a tornare"! COME TI GIUSTIFICHI ADESSO??>>
<<In ogni caso, la maggior parte delle volte scompariamo nello stesso momento!>>

<<Sai una cosa??>>
Disse con un sorriso bilioso.

<<HAI PERFETTAMENTE RAGIONE ADRIEN!! NON SIAMO FATTI PER ESSERE UNA COPPIA!! NOI DUE NON SIAMO DESTINATI PER STARE INSIEME! E VISTO CHE NON SIAMO COMPATIBILI, NON TROVO RAGIONE PER CUI TU DOVRESTI CONTINUARE A STARE QUI. LASCIA QUESTA CASA, ALL'ISTANTE!>>

<<O-o-ok...>>

La sua espressione era tremendamente seria, ma con infinita tristezza dietro essa, come mai prima d'ora. Le sue labbra socchiuse, gli occhi lucidi e arrossati ne erano la dimostrazione. Non si sarebbe mai aspettato tali affermazioni da parte di colei che considerava la propria anima gemella. Si vide frantumarsi il mondo dirimpetto a lui per la seconda volta nella sua vita.

<<QUA HAI I VESTITI, LÌ C'È LA PORTA! E NON TI AZZARDARE A CHIAMARMI!>> Continuò lei.

Non aveva forze per urlargli contro o piangersi addosso.
Con estrema freddezza e indifferenza raggruppò l'occorrente. Lasciò la stanza socchiudendo lentamente la porta, prima di lanciare un ultimo sguardo distaccato alla donna sul letto.

Era la fine?

~ Sondaggio

Che sia chiaro a tutti, IO AMO L'ADRIENETTE, ma vederli litigare mi gasa troppo, specialmente pensare ad un continuo che non sia monotono o ripetitivo.
Mi auguro che questi capitoli li state amando almeno una metà di quanto ne vado pazza io.

Al capitolo 6, E DAVVERO DOVRETE ESSERCI.

Soulmates? Where stories live. Discover now