Cap. 12 ~ Deja vu

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Che strano come mai la porta è aperta...? Sono tanto rincoglionita da essermi dimenticata di chiuderla!? Ah no, grazie a dio.
<<Alya, non sapevo saresti venuta...se mi avessi avvisata prima->>
<<Bene bene bene...>>
La fisso perplessa sbattendo le palpebre più volte.
<<Da quanto tempo?>>
<<Cosa?>> poso il cappotto.

<<DA QUANTO VI SIETE LASCIATI MARINETTE?!>>
<<Ehm... non so una settimana forse(?)>>
<<E NON MI HAI DETTO NULLA?! VEDI COSA TI FA FARE LA MIA ASSENZA!!>>
<<Non ho avuto il tempo per avvisarti->>
<<AH NO?! CI CHIAMIAMO 3 VOLTE AL GIORNO, CI SCRIVIAMO FINO ALLE 5 DEL MATTINO E NON HAI AVUTO IL TEMPO?!>>

<<Puoi abbassare la voce...per favore>> la imploro con un sorriso frustrato.
<<MA PERCHÉ?! Davvero io non capisco! Ci sei andata dietro da brava sottona, per non so quanti anni! E ora?! Almeno sii più altruista. Mi spaccavo sempre il culo per organizzare quegli assurdi piani, che tu mandavi a monte!! Dovresti essermi debitrice a vita.>>
<<È-è una lunga storia Alya...>>
<<Bene.>> Si siede al bancone della penisola in cucina, incrocia le braccia e attende in silenzio.
La fisso perplessa.
<<Sono disposta a passare tutta la notte se sarà necessario, purché tu mi dica com'è andata.>>

***

<<Non dirai sul serio? Mi stai di nuovo prendendo per il culo, giusto?>>
<<No, te lo giuro.>> ammetto riscaldandomi con la tazza di tisana tenuta stretta fra le mani.
<<Cioè, se ho capito bene...lui ha interrotto un momento di sesso fra voi, per parlare dei tuoi fottuti problemi (il che è abbastanza comprensibile visto che fra sei mesi sarà padre), in compenso tu l'hai sbattuto fuori dalla sua casa CHE STA PAGANDO IN RATE.>> Posa la ciotola di popcorn sul bancone, si pulisce le mani ed esprime in tutta sincerità: <<Non ho mai sentito commedie migliori della vostra vita.>>

<<D-detto con questo tono suona abbastanza comico...>> ammetto con accenni di ghigni, per poi scoppiare a ridere.
<<Aspetta un secondo...HAI FATTO TUTTO STO MACELLO SOLO PERCHÉ NON VOLEVI DIRGLI DELLA TUA GRAVIDANZA?!>>
Il mio umore è mutato in pochi secondi. Non sapendo che fare distolgo il contatto visivo e do qualche colpo di tosse.
<<MARINETTE IO POTREI UCCIDERTI!!>> Esclama infuriata alzandosi di scatto, pronta a mettermi le mani addosso.

<<In mia difesa>> alzo le mani in segno di resa <<se posso dirlo, senza di lui è tutto molto più strano->>
<<OVVIO!>>
<<È come se all' appartamento mancasse qualcosa...>>

Improvvisamente non è più ira a sovrastare le sue emozioni, addolcisce lo sguardo e puntando il suo dito alla mia parte sinistra del petto (ti prego non uccidermi) afferma: <<Non è all'appartamento a mancare qualcosa.>>
<<Ma cosa posso fare adesso?>>
<<Si ritorna ai vecchi tempi?>>
<<E secondo te sarebbero tutte disposte ad aiutarmi come prima?>>
<<Non per questo avevamo inventato il segnale d'emergenza.>>

***

Ding dong*
Mi sembra di tornare ai 14 anni...ma con qualche novità stavolta, la presenza di Zoe e Kagami.
<<Alix! Sei riuscita a venire!...Ma sei sicura sia la scelta migliore?>> sussurro portandola in disparte.
<<Certo, Marinette non preoccuparti! Tanto io so già come andrà a finire.>> Conclude ammiccando un occhiolino.
<<Ehi Kagami e tu con Felix? Come siete messi?>>
<<Ci siamo lasciati.>>
<<OHHH PER MILLE UNICORNI!! SCUSAMI, SCUSAMI, SCUSAMI!! NON LO SAPEVOOO MI DISPIACE COSÌ TANTO!!>>
<<Non importa. L'ho superata, anche perché non sono la protagonista nella vita di nessuno...>>
<<Perché dici così?->>

Soulmates? Where stories live. Discover now