Cap. 25 ~ Amore perverso

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<<E proprio al momento della nostra inaugurazione, Marinette si è versata il margherita addosso!>>
<<Adoro quella ragazza.>>
<<Mamma non puoi capire, Il vestito bagnato era diventato trasparente. E in quella sala c'erano i più ricchi di tutta parigi.>>
<<Avrei voluto esserci. Ma adesso voglio che tu mi racconti di com'eri alle medie. Anche con papà facevi questo genere di conversazioni?>>

<<Scherzi?>> Quasi mi strozzai, per ridere. <<Non avevo nemmeno il diritto di chiamarlo papà. A ma la pena lo vedevo per cena->>
<<Come mai non me l'hai mai detto?>> Mi chiese prendendo il mio viso con le mani.
<<Non pensavo nemmeno che potesse interessarti. Dopo la sua morte, hai ripreso il tuo lavoro e continuato la sua attività. Non avevi tempo per sentire i miei drammi adolescenziali.>> Le sorrisi per poi ritornare a fissare la tazza.

<<Hai vissuto una terribile infanzia. Che razza di genitori hai avuto?>>
<<Invece siete stati incredibili, mio padre mi ha insegnato cosa significa non avere un minimo di sostegno paterno e tu, hai creato il mio carattere.>>
<<Se solo lo potessi avere qui di fronte, lo prenderei a pugni.>> Si alzò per sedersi alla mia sinistra e stringermi. <<Vorrei recuperare gli anni persi insieme. Io ti amo infinitamente amore mio, per questo devi ricordarti che con me non esiste nessun appellativo formale. Chiamami come meglio preferisci, presentati a casa quando vuoi, non mi perderò una sola cena distante da te. A me no che tu non abbia a che fare con Marinette! Solo in quel caso potrei accettare il tuo rifiuto.>>
<<Non preoccuparti, pensa a te stessa->>

<<Ti va se prenoto un massaggio insieme? O magari potrei instaurare un rapporto con la tua ragazza. Che ne dici se la chiamo per farmi compagnia? A proposito...hai già pensato alla fede?>>
<<Mamma è ancora iscritta all'università, penso che non sia necessario distrarla in questo momento particolare.>>
<<Ti voglio bene, ma sei troppo noioso figlio mio.
So che non sono affari miei. Ma com'è la vostra vita sessuale?>>
<<MAMMA!>>

<<Credevi seriamente che con te volessi parlare solo di come si stirino le camicie? Anche perché ora che ci penso, nemmeno io so farlo...>>
<<Non potresti sforzarti un po' di più ad essere come le altre?>>
<<Se il contratto pretende venire ai met gala senza scollatura al seno, allora scordatelo.>>
<<Cosa? No. Dicevo di fare domande più pertinenti.>>
<<Comunque non mi hai risposto.>>
<<Parliamo d'altro?>>

<<Io so tutti i segreti su come fare eccitare una donna, per cui se hai bisogno->>
<<Ti prego smettila.>>
<<Hai idea di quanti uomini ho avuto prima di tuo padre?>>
<<Penso di sì.>>

<<Anche gli Italiani ci sanno fare, e i coreani, tanto timidini alla fine si dimostrano dei veri->>
<<Capito.>>
<<Stai evitando l'argomento, perché vi seccate? Ti ha detto di non aver provato nessun orgasmo?->>
<<Stai dubitando delle mie doti, per caso?>>
<<Eheh "doti".>> Lo disse con aria da prendermi in giro. <<Cucciolo mio, so quanto tu sia carino e docile. Ma sei un agnellino, mentre Marinette una tigre.>>
<<COSA?>>

<<Il bacio più spinto che le avrai mai dato, sarà stato al collo. E probabilmente senza nemmeno lasciarle il segno. Senti non è un male che tu sia così. Forse la cavalleria sotto le lenzuola sta tornando di moda.>>
<<Puoi finirla di umiliarmi?>>
<<Mi sbaglio forse? Tesoro tu da bambino ti facevi bullizzare dalle bimbe più piccole di te. Ed i tuoi atteggiamenti ci facevano ricondurre alla possibilità che fossi omosessuale.>>
<<O MIO DIO. PERCHÉ PENSARE CHE FOSSI GAY?>>
<<Prediligevi, la compagnia maschile.>>
<<E tu quante amiche hai femmine? Significa che sei lesbica?>>
<<Per me non ci sarebbe stato nulla di male.>> Disse strappandomi un bacio alla fronte. <<Ti avrei amato sempre allo stesso modo.>>

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