Cap. 6 ~ Ancora un'altra litigata?

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17 settembre, 9:23
Siamo sempre nello stesso giorno. Erano passate alcune ore dal fatidico litigio e fortunatamente la giovane non aveva avuto alcun problema a ritrovare sonno, abbandonata al calore delle soffici coperte.
Per qualcun altro d'altronde non era stato affatto facile chiudere occhio, tanto che preferì dirigersi e massacrarmi di lavoro fin dalle 6 del mattino.

I ripetuti tentativi della povera divinità di svegliare la padrona pigrona non furono del tutto invano. E destarono Marinette dal suo sonno rigenerante che, infastidita, si girò dalla parte opposta del letto, coprendosi la faccia con il cuscino. La ragazza strizzò le palpebre chiuse, credendo di star ancora dormendo, ma le grida diventavano ogni secondo più forte e, facendosi forza, aprì gli occhi. Erano già le 10.
Di scatto si alzò dal letto, chiedendo alla coccinella il perché ci fosse lei a svegliarla e non il ragazzo. Il kwami cercò di rinfrescarle la memoria, ricordandole di quanto fosse successo alle sei della stessa mattinata, ma soprattutto evidenziando la stupidità della portatrice.

Il primo risveglio le sembrò alquanto strano; non vedere nessuno aggirarsi per casa (che non fosse il suo animaletto magico), non trovare la colazione già pronta, era tutto alquanto straziante, per non parlare della sensazione di vuoto perenne. E pensare che questo era solo l'inizio!
Terminato il primo pasto della giornata, ancora assonnata camminò a passo flemmatico verso il bagno per darsi una sistemata.

Si vestì e iniziò a studiare, ciò che capiva, per l'esame di geometria. Ahh se solo ci fosse stato Adrien!
Che noiaaa (pensava)!!

L'orologio le sembrava quasi bloccato. D'altronde il suo piccolo segreto le permetteva un modo per sfuggire alla monotonia, alla quale bastavano due semplici paroline.

<<Tikki trasformami!>> Esclamò, gettandosi tra un tetto e l'altro, balzando di qua e di la per mezzo del suo magico yo-yo.
Le gelide braccia dell'autunno si facevano sentire. La sua capigliatura era abbandonata al vento, che pensava a farle oscillarle i lucidi capelli neri, raccolti da un codino ben saldo al nastro rosso.
In pochi minuti si ritrovò sopra l'arco di trionfo, mentre l'aria ghiacciata le tagliava le guance rosee.

Sforzò meglio gli occhi per scrutare e sperare in qualche akumizzato o cittadino in pericolo. Ma niente! Rassegnata si sedette sopra il monumento, aspettando con ansia un prossimo attacco da parte del possessore del miraculous della farfalla.

<<È inutile che aspetti, oggi sono tutti felici.>>
Disse una voce familiare seduta alle sue spalle.

Codesta frase la costrinse ad alzarsi ed andare in contro alla curiosità.

<<Non è quello che sembra dal tuo tono di voce. Eh chat noir?>>
<<Hai ragione>> Disse il biondo freddamente.

<<Allora ti va di passare un po' di tempo insieme?? Non abbiamo nemmeno bisogno di carte o giochi da tavolo! Ci basta internet! Potremo fare qualche test online!>>
Non rispose.

<<HEYY!! GATTINO MI RICEVI?? Sto parlando con teee! Per caso durante la trasformazione hai perso la lingua? Capita?? La lingua...il gatto->>

<<Scusami ladybug, ma non sono dell'umore adatto...>>

<<Daiii!! Non fare così! Sono sicura che starai morendo dalla voglia di chiamarmi insettina o fare qualche battuta su Lady scarlet!>>
Esclamò sempre più impaziente, avvicinandosi maggiormente al micio.
<<Ti prego non tenermi il broncio tutto il tempo! Di solito sei sempre tu il raggio di sole che illumina le mie giornate! Mi dai sempre la giusta carica per iniziare! Ed è ora che ricambi! Quindi qual'è il problema?? Latte troppo caldo?>> Domandò sempre scherzosa.
<<Chat noir!! Prontoo!! Sei connesso?! Mi ricevi? Hai qualche tasto per riaccenderti? Stai facendo il gioco del silenzio?? Ehii mi rispondi??>>

<<Vorrei solo che mi lasciassi in pace, grazie.>>

<<Oh mio dio sei così freddo!! Non è che il signor ratto ti ha trasmesso un pizzico della sua follia? In ogni caso, io continuerò a disturbarti finché non mi dirai che hai!>>

<<Ho solo bisogno di riflettere, IN SILENZIO!>>
Le strillò balzando su entrambe le zampe.
<<Nooo! Dai voglio parlare con qualcuno!! Non mi va di stare tutto il tempo zitta!! PER FAVOREEE!!>>

<<TI STO SOLO CHIEDENDO DI CHIUDERE LA TUA CAZZO DI BOCCA!! NON CREDO SIA TANTO DIFFICILE!>>
Le urlò prima di afferrare il suo bastone e sparire nella nebbia creata dalle fabbriche.

<<Mi sa che oggi qualcuno aveva la luna storta...>>
Disse sottovoce, per poi fare la stessa fine del partner.

Appena tornata a casa si concedette nuovamente sullo studio di quei strani simboli e problemi.

Nella testolina della creatura rossa a pois neri continuavano a frastornarla sempre le solite domande. Come poteva Marinette non risentire di sensi di colpa? A stare tanto tranquilla! L'aveva letteralmente buttato fuori! Poteva spiegarsi molte cose, ma di una cosa ne era certa, la mente umana era un vero e proprio mistero del tutto inesplorato.

<<Basta non ne posso più!! NON CI CAPISCO NIENTE!! NESSUNO PUÒ AIUTARMI?!>>

Propio in quel momento capì l'importanza del fidanzato. Lui era sempre lì per lei, pronto ad aiutarla in continuazione, a mettere da parte le riunioni che avrebbero scelto la sorte della sua carriera, solo per assistere alle sue prove orali. Eppure chiamarlo per una cazzata simile avrebbe significato che lei lo cercava solo nei momenti di bisogno...e se fosse veramente così?

Le mancava, ma per cosa?

In effetti l'appartamento senza di lui era vuoto, ma vuoto in che senso? Forse questa pausa le serviva veramente, per mettere in chiaro una volta per tutte i suoi sentimenti. Quando lo guardava provava veramente il desiderio di baciarlo? O lo stava usando? No, non era possibile! Perché lei lo amava, giusto?

Piuttosto astrusa come significato la parola amore, non credete?

~ Sondaggio
Adrien tornerà da Marinette?? Quale sarà la sua reazione?

Non ho voluto sbizzarrirmi troppo in questo capitolo, perché ricordo che questo è ancora solo un piccolo assaggio...
Intanto, come al solito, vi invito a commentare la mia storia, o almeno specificarmi le parti che vi hanno colpito di più e quale tra queste 6 soprattutto.

Alla prossima! <333

Soulmates? Where stories live. Discover now