2

118 18 49
                                    

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.




Occhi grandi, azzurri, limpidi come il cielo del mattino, immensi come le vie che conducono dritte all'infinito.
Frammenti, screziature verdi brillano, gli accendono di una rara luce che sfiora il surreale.
Essi sono smeraldi, o forse zaffiri che destinati a illuminare il cammino di tutti coloro a cui fanno affidamento.
Capelli rossi, lunghe fiammeggianti onde paiono danzatr libere, vivaci, mosse dal più selvaggio dei venti.

Nessuno lo sa, chi lei sia. Nessuno ne possiede la più pallida idea.
Ella è un volto mai incontrato prima, una sagoma ben lontana dai ricordi dei volti di persone che si è soliti incontrare.

È reale, o forse un miraggio, una dannata tentazione, una gabbia tanto buia quanto il nero cuore che le batte nel petto.

Sorride di quella risata come poche ne esistono, autentica, genuina. La rende quasi una bambina, fragile e spaventata dal grande mondo che la circonda.

Quel corpo, quel sorriso, tutto di lei mi risulta tanto familiare. L'ho già vista altre volte, quel viso ho imparato a imprimerlo bene nella memoria mia, non mi abbandona. Eppure, al tempo stesso, non possiedo la più pallida idea di che essa sia.

Siamo distanti, anche troppo, ma non riesco a spiegarmi come sia possibile ritrovarmela tanto vicina.

È il diavolo incarnato, la sirena in cui ci si imbatte durante naufragio.

Cosa mi sta succedendo?

Non posso consentirle di invadere, a quella figlia delle tenebre, la mia via. Non ho intenzione di trasformarmi nella serva di quella creatura tanto ammaliante quanto superba, pronta a riceve tra le sue braccia i poveri e sventurati marinai.

Ho un dovere da compiere, piani, progetti che attendono il mio futuro.

Lei è una distrazione inutile, non richiesta, non voluta. È paragonabile a un errore tanto dolce, puro da entrarti dentro senza chiederti il permesso, venire assorbito dalla tua anima e restarci. Lei è ossigeno, la mia personale fonte senza la quale vivere diventa improponibile.

Calore, ovunque.

Una fiamma si propaga per la stanza vuota, una scintilla fuoriesce da quel delicato corpo apparso dinnanzi ai miei occhi.
Una nebbia fitta, grige nubi tossiche invadono la stanza.

Non respiro, non per mancanza d'aria però.

Gli occhi dell'innocente creatura, i suoi, i miei, si tingono di rosso come i suoi capelli, più del fuoco vivo. Le alte fiamme hanno preso ad avvorlgermi, stritolarmi in una morsa ferrea. Essi sono iniettati di sangue, provano un' ira tale che mai avrei pensato qualcuno potesse provare, una furia devastante da spezzare via ogni cosa, se solo avesse voluto.

Sudo, ne sono quasi impregnata interamente di quell'odore nauseabondo. Non fuggo, non tremo. La paura ancora non mi ha catturato interamente tra le sue affilate grinfie.

LIGHT DEMON - Il Rumore Della Rinascita Where stories live. Discover now