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Il vento, il mio unico e leggiadro amico d'infanzia corre libero, scorre lungo il mio fianco, senza lasciarmi andare nemmeno per un secondo, avvolgendo la mia mano nella più dolce delle carezze

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Il vento, il mio unico e leggiadro amico d'infanzia corre libero, scorre lungo il mio fianco, senza lasciarmi andare nemmeno per un secondo, avvolgendo la mia mano nella più dolce delle carezze.

La grigia città nel quale sono cresciuta pare solo un lontano ricordo, parte di un passato che non mi è mai appartenuto, di una vita che non è mai stata pienamente la mia.

Se solo non fossi così maledettamente io, tanto sbagliata da sentirmi un abominio non sarei costretta a queste condizioni, in perenne transito in direzione di una meta che possa fornirmi libertà, protezione, sicurezza contro me stessa.

Di sicuro, se mai fossi beccata dalle autorità, me ne andrei dritta verso la prigione di massima sicurezza, nemmeno fossi tra i peggiori serial killer del tempo. Probabilmente riuscirei a evitare questa sorte soltanto per imbattermi in qualcosa di gran lunga peggiore.

«Penelope»

Una voce, forse un'eco, profonda e irraggiungibile mi chiama nel vento. Sussurra, eppure al mio orecchio giunge forte come un urlo.

Non un muscolo si muove all'interno del mio corpo. Non un suono, neanche il più sottile dei sussulti, emette la mia voce.

Niente, è questo quello che sono.

Sono sempre io, o almeno è questo l'aspetto che viene messo in risalto dai miei occhi.
Non un mutamento ha preso possesso di me, di chi sono e del mio modo di pensare. Eppure non posso negare di sentirmi tanto trasparente, cristallina.

Ho come il sospetto di essere diventata parte di quella luce che mi tende la mano, di aver subito una fusione con quella stessa corrente che mi travolge, trascindomi via da tutte quelle certezze che hanno iniziato a sgretolarsi nel corso del tempo, fino a tramutarsi in dubbi.

Ogni cosa sfiora il grottesco. La realtà ha incontrato la fantasia, la mia mente smette di essere intrappolata da quel mondo costruito interamente dai sogni, travolta da un sonno talmente tanto profondo da non trovare più una via di fuga.

Non so chi sia, cosa possa volere da me.

A quanto pare, per lei è parecchio diverso. Come fa a sapere il mio nome? Nessuno di certo l'ha annunciato, spiattellando quella in giro. Da tutta la vita mi sono sempre occupata di mantenere un basso profilo.

Sono da sola, nel bel mezzo del nulla, oramai da anni lontana da tutti coloro che sono stata solita definire come miei amici.

«Penelope. Penelope. Vieni da me»

Quell'amichevole, familiare suono sconosciuto insiste, preme affinché io lo trovi. Vuole essere solo seguito, non è disposto a cedere.

Non so, però, se fidarmi o meno. E se mi conducesse dritta verso un vicolo cieco, una trappola che aspetta solo me? Eppure so di non aver nulla da perdere, che a tornare indietro non ho più niente rimasto ad attendermi.

LIGHT DEMON - Il Rumore Della Rinascita Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu