5

76 10 39
                                    

La grigia città sfuma alle mie spalle

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

La grigia città sfuma alle mie spalle. I profili delle case, le sagome dei palazzi diventano man mano sempre più indistinguibili, confusi nell'oscurità della notte, oltre la nebbia dell'ignoto.

Questa è la mia prima volta a bordo di un due ruote, non ho mai realmente guidato completamente sola, senza nessuno al mio fianco. Ho sempre avuto persone pagate per svolgere questo compito al posto mio, disponibili in qualsiasi momento della giornata, pronte a scorrazzarmi ovunque volessi.

Questo è il primo atto di libertà che riesco a percepire interamente mio. Seguita dal vento, lasciarmi condurre in ogni dove egli voglia.

Posso volare, riesco a sentirne la fresca brezza della sera a stretto contatto con la mia bianca pelle.

«Ti prego, non andare via» la sua voce mi accarezza i timpani, provoca ancora in me gli stessi brividi che mandano in confusione le mie funzioni celebrali.

È distante, lui, destinato a trasformarsi in un puntino fisso sullo sfondo, un dolce ricordo che sono pronta a lasciar andare, abbandonarmi alle spalle, in quello stesso passato che vorrei non potesse mai donarmi un futuro.

«Io ti amo» urla, ancorato al ciglio della strada, paralizzato nella pioggia battente che riga il suo volto.

Amore, che parola decisamente bizzarra. Così maledettamente ordinaria, pronunciata al giorno d'oggi. Di quel sentimento tanto potente, insegnato nelle favole, non è rimasto più neanche l'ombra.

È soltanto un'esperimento, quel di cui sento tanto parlare. Una parola spoglia del suo significato, priva di senso per le bocche da cui è nominato.

Non esiste più il per sempre, io e te contro il mondo altri non è che una patetica frase da cioccolatini, così come il mondo non è davvero evoluto. Più che altro si vive nella costante paura di restare soli, si convive nel rifiuto perenne di affrontare se stessi e conoscersi ogni giorno un po'di più.

Come posso io sperare di amare lui? Di motivi non riesco proprio ad intravederne, non uno che ne valga effettivamente la pena.

Ho bisogno di uscire dagli schemi, devo allontanarmi da questa soffocante esistenza che consuma l'aria nei polmoni.

Non voglio vivere di aspettative, costretta a eseguire per filo e per segno ciò che la società chiede di fare.

D'istinto, le mani si stringono ancora di più al manubrio di questa moto, il motore aumenta la sua potenza. Mi ritrovo a sfrecciare a una tale rapidità mai avuta prima, mi sento immobile circondata da un mondo in continuo movimento.

Voci, suoni, ombre. Tutto è troppo distante. Nulla mi appartiene, ormai più. Smetto di pensare a quanto possa rivelarsi un disastro la vita, una tavola piatta e priva di strade, una gabbia monotona nel quale si rischia soltanto di abbracciare la pazzia.

LIGHT DEMON - Il Rumore Della Rinascita Where stories live. Discover now