~12~

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°•Kou •°

Ero seduto su quella scrivania da ore e ore ormai. Mitduba insipirava e espirava lentamente. Ormai sta dormendo da circa un giorno.

Chissà che sta passando.
Chissà che sta vivendo.
Chissà che sta sognando ormai da ore.
Chissà se...sta rispondendo a quelle domande...

Stavo guardando un bambino dormire con un sorriso stampato in faccia.
Un bambino che ha sofferto...e non so il motivo.
Un bambino che sta vivendo di fotografia e inconscio.
Un bambino forte ma debole.

Un bambino che ha sofferto...ma che non soffrirà più.
Un bambino che vivrà di abbracci e felicità.
Un bambino che non si fa abbattere dalle avversità.

Un bambino...che starà...al sicuro...tra le mie braccia...

Non lo lascerei mai andare.
Non lo caccierei mai di casa come ha fatto Lei...

Voglio che rimanga sempre con me, in questa dimora.
Voglio stargli accanto e dagli la mia spalla per piangere.
Voglio farlo sentire al sicuro.

Guiderei tutta la notte per tenerlo al caldo quando fa freddo...

In quel momento l'angelo aprì gli occhi strofinandoseli leggermente.

"Ciao Mitsuba, finalmente sei sveglio"
Gli dissi mentre stavo scrivendo di spalle a lui.

"Che fai?" Chise con tono assonnato.

"Mi portò avanti per il prossimo concerto"
"E PERCHÉ NON MI HAI CHIAMATO? non le scriviamo insieme le canzoni?.."
Disse alzandosi frettolosamente dal letto con le braccia incrociate e in broncio.

Sorrisi.
Proprio un angelo.

"È difficile da dire ma...per i prossimi due concerti ho deciso di scrivere le parole da solo per farti una sorpresa e dimostrarti le mie doti da poeta...ti prego perdonami..."
Mi misi in ginocchio.

Mi dispiaceva avergli dato quella risposta...ma le cose per ora devono andare in questo modo...

"Mmm...va bene ci sto. Ma tra quanto è il concerto?"
"Tra una settimana circa"

"COOOSAAA?! E TU INIZI ORA A SCRIVERE LE CANZONI?!"
"In realtà hai dormito per un giorno intero, quindi nel mentre ho buttato giù delle idee per delle canzoni. Le canzoni usciranno subito dopo il concerto. Poi sono abbastanza veloce a trovare il ritmo e improvvisare qualcosa con la chitarra"

"TI PREGO FAMMI SENTIRE COME SUONIII"
Si mise seduto con le gambe incrociate come un bambino della materna. Bei ricordi quelli.

Presi la chitarra e iniziai a suonare la canzone che mi aveva aiutato a scrivere.

I suoi occhi brillavano a ogni nota.
Mo guardava con stupore.
Ciò mi rese felice...

Quando passata l'ultima nota mi fece un piccolo abbraccio seguito da una risata a dir poco pucciosa.

"Guarda, ho già fatto stampare la copertina del mio nuovo album"

"Guarda, ho già fatto stampare la copertina del mio nuovo album"

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"WOOW I GIRASOLIII"

Guardai fuori dalla finestra.
"Guarda Mitsuba sta nevicando!"

"Ma è il 15 settembre..."
"Non lo do neanche io ma...USCIAMO ORA"

Il modo in cui cade la neve è una delle cose più affascinanti che ho visto nella mia vita.

Il suono dei passi sulla neve è semplicemente stupendo.

Portai un giaccione a Mitsuba perché so che lui è un tipo moolto freddoloso.
Con quel cappotto gigante sembrava un marshmallow.

Uscimmo di casa correndo e andammo nel retro.
Mi buttai immediatamente nell'ammasso di neve mentre Mitsuba si stringeva al giaccone.

Lo convinsi a fare l'angelo di neve, era un qualcosa adorabile.

Rimasi sdraiato quando lui mi chiamò
"Ragazzino con un orecchino da sfigato di merda guarda"
E mi lanciò una palla di neve.
Mi alzai di scatto e iniziai ad appallottolare un po' neve.
Ridevamo ma nello stesso tempo ci stavamo ammazzando.
La neve entrava dentro la mia felpa e agli stivali da neve.

Stavo per lanciare l'ennesima palla si neve addosso a Mitsuba quando persi l'equilibrio e feci cadere Mitsuba.
Gli ero caduto addosso e ero sopra di lui.

A quel punto visto che eravamo molto vicini lo abbracciai stritolandolo mentre rotolando ridendo ancora.

Mi sentì leggero e spensierato mentre sorridevamo in quell'abbraccio, in quel soffice contatto.
La neve cominciò a cadere silenziosa.
Un venticello leggero soffiava tra le fronde degli alberi, che emettevano un allegro frusciare.

Ad un certo punto sentii un brivido di Mitsuba. Mi staccai immediatamente.
"Hai troppo freddo? Vuoi che rientriamo? Ti è entrata troppa neve nella giacca? Non dovevo farti rotolare?"
"No no tranquillo è tutto ok...ho solo freddo"
"Se vuoi possiamo tornare dentro...non voglio che tu muoia di freddo"

"In realtà...se mi abbracci...non ho poi così tanto freddo"

"Allora se la metti così..."
Mi lanciai addosso a lui per abbracciarlo e stritolarlo con tutta la forza che avevo.

Continuammo a ridere, buttarci per terra, fare pupazzi di neve giganti assomiglianti a Nene, fare angeli di neve e...abbracciarsi sulla neve.
Mi sentivo come davanti a un falò durante una tempesta.
Mi sentivo completo ma allo stesso tempo vuoto.
Mi sentivo felice e spensierato tra le sue braccia.

"Sei felice Mitsuba?"
"Tanto..."

Restammo sdraiati sulla neve fino al tramonto. Era uno spettacolo. Sembrava un quadro per quanto era bello.
Poi arrivò la notte.
Le stelle erano troppe per contarle e io volevo rimanere lì ad ammirarle.

"Mitsuba, perché non ammiriamo le stelle mentre esprimiamo i nostri desideri?"
Mi annuì.
Rimase un attimo a pensarci e poi iniziò a parlare con lo sguardo fisso sulle stelle.

"Io desidero vivere tra le tue braccia per sempre Kou..."

"Io...desidero scrivere canzoni con te per tutta la vita Mitsuba"

"Desidero essere felice"
"Desidero essere felice con te Mitsuba.."

Rimanemmo in silenzio dopo aver controbattuto con i nostri desideri.

"Dai ora è l'ora di rientrare"
Disse lui alzandosi.

Aprì la porta di casa e si precipitò in bagno.

Tornò da me con un flaconcino di una crema. La aprì e me ne spruzzò un po' sulla mano.
"È crema per le mani, spalmatela e poi sentì l'odore"

Feci come mi ha detto e passai il mio naso in mezzo alle mani.
"ODDIO ODORE DI PAN DI ZENZERO! QUANTO È NATALIZIOO!!"

"Un giorno prepareremo i biscotti natalizi di pan di zenzero insieme ti va?"
"Ovvio che si Mitsuba"

Lui aveva le sue mani incrociate dietro e un sorriso stampato sulla faccia a dir poco adorabile.
Sembra un mini-Mitsubino così.

Era settembre e ha nevicato.
Anche quando le stagioni cambieranno...spero di stare per sempre tra le sue braccia.

Quel giorno abbiamo dormito con il piumone. Per noi era già inverno.

Sarei rimasto in eterno lì fuori a rotolare tra le braccia di Mitsuba.
Sarei rimasto in eterno in quella casa per me divina.
Sarei rimasto in eterno su quell'album come qualcosa di importante.

Proteggerò sempre Mitsuba.
Oggi è stato il freddo.
Domani potrà essere qualcos'altro.

°•SPAZIO AUTRICE•°

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^^

°•♡~Sulle note di felicità~♡•° ♤*Mitsuko ff*♧Where stories live. Discover now